SETTE

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TI TENGO D'OCCHIO

<< Allora, dove sei stata? >>, mi chiede vedendo che io non le rispondo

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<< Allora, dove sei stata? >>, mi chiede vedendo che io non le rispondo.
"  Oh, maledizione! ", penso mentre gioco con il bordo della felpa nera.
<< Ehm, io... >>, lascio la frase non completa, la mia mente che pensa ad altro in questo momento. Vago con lo sguardo dalla figura smilza di Arabella Taylor al corridoio semivuoto. Tutte le ragazze che si era riunite davanti alla porta per contemplare quel macabro spettacolo stanno sciamando verso le rispettive stanze, il tutto accompagnato da singhiozzi e gli scricchiolii dei listelli di legno.
<< Tu, cosa? >>, mi chiede alzando un sopracciglio curato. Porto l'indice della mano destra alla bocca e inizio a mordere l'unghia, in preda al panico.
<< Mmh? >>
<< Ti ho chiesto dove sei stata fino adesso, Williams >>, ribatte spazientita. Osservo la stretta delle mani contro le braccia. Stringe così tanto le braccia al petto che le nocche le sono diventate bianche. Immagino che mi prenderebbe a sberle se le lasciasse libere.
<< Williams >>, mi richiama. Sento la sua pazienza iniziare a scomparire a poco a poco. Nonché abbia mai avuto pazienza, questa ragazza.
Alzo lo sguardo sul suo viso e tolgo il dito dalla bocca.
<< Io ero... ero... >>, balbetto passando i polpastrelli sulla parte umidiccia e frastagliata dell'unghia. Questa situazione mi sta snervando!

Io non ho mai trovato difficoltà nel riferire qualche scusa, ma adesso con il cervello che non vuole collaborare e l'odore di sangue attaccato alle narici, mi impedisce di impegnarmi.
Porto una mano dietro la testa, per grattarmi il retro della nuca, e nel fare questo movimento sfioro le ciocche bagnate dei capelli.
<< Ero a farmi una doccia >>, butto fuori d'un fiato. Sento lo schiocco sonoro che provoca la mano di Derrick premuta sulla sua fronte. Sono del tutto consapevole che sia una pessima bugia.
<< Ero a farmi una doccia >>, mi scimmiotta il pixie con una voce più acuta del normale. << Pessimo esempio di bugia. >>
Non posso che essere d'accordo con lui.

Resto con lo sguardo fisso sul viso ovale di Arabella. Lei, in risposta, mi osserva per qualche secondo per poi ribattere : << Una doccia? >>
Annuisco e aggiungo : << Non riuscivo a prendere sonno >>
Lei, senza aggiungere nient'altro, alza il mento e fissa qualcosa sopra la mia testa. Osservo la sua figura chinarsi verso di me. Mi sfiora, con la punta delle dita, i capelli e poi fa un passo indietro. Ingoio a vuoto mentre osservo l'oggetto che ha tra l'indice e il pollice : una foglia secca.
<< Dove l'hai fatta questa doccia? Perché non credo che nei bagni ci siano alberi. >>
<< Ehm... >>
<< Ehm >>, ripete lei accartocciando la foglia nel palmo della mano. << Ti do un consiglio, Williams, accertati che le tue bugie hanno delle basi solide la prossima volta. >>, sussurra avvicinando il suo viso al mio. Fisso la punta abbronzata del suo naso, sentendo il sangue affluire velocemente alle guance per l'imbarazzo. << Ricorda, da ora in poi, ti tengo d'occhio >>, detto questo si volta e inizia ad ancheggiare verso le sue amiche.

THE FALCONER 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora