46 Sebby Caro.

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Narratore esterno
-porgo le mie scuse per l'incantesimo di costrizione- dice  Sebastian in tono retorico.
Sofia si sente come in apnea,vuole parlare,ma ha paura che le parole le escano "deformate".
Sebastian sdraiato sul letto di lei,mentre sul letto di fronte sua sorella,trattenuta con la bocca tappata da un ottenebrato,gli shadowhunters oscuri di Sebastian.
Sebastian si poggia all'indietro sui cuscini e allunga le braccia per toccare la testiera,formando con il corpo una curva felina.
La maglia sale lasciando scoperto un addome bianco, segnato dalle linee delle rune.
C'è qualcosa in quella posa che voleva chiaramente risultare affascinante, qualcosa che fece contorcere alle due rosse le viscere per la nausea.
-ci ho messo un po' per organizzarmi,però sai com'è, non si possono correre rischi.-
-Sebastian- sofia è sorpresa di sentire che ha parlato con voce ferma. È altamente consapevole di ogni centimetro della propria pelle: si sente esposta e vulnerabile come sotto pioggia di vetri rotti senza la tenuta da combattimento addosso. -perché sei qui?-
Il viso affilato di lui è pensieroso,inquisitorio, come un serpente non ancora realmente pericoloso.
-Perché mi siete mancate sorelline. E io? Vi sono mancato?-
Pensa di mettersi a urlare,ma Sebastian le avrebbe conficcato un pugnale in gola prima di lasciarle emettere qualsiasi suono.
Le due sorelle cercano di rallentare il batticuore: erano già sopravvissute a lui,potevano farcela ancora.
-l'ultima volta che ti ho visto mi hai presa a pugni e stavi per violentarmi,quindi la risposta sarebbe un no.-
-bugiarda-
-come te. Non sei venuto qui perché sentivi la mia mancanza,o quella di Clary. Sei venuto perché vuoi qualcosa. E sarebbe?-
In un attimo lui era già in piedi,i capelli candidi gli ricaddero negli occhi. La più giovane delle sorelle si ricordò di essersi chiesta se anche Valentine avesse avuto il suo stesso aspetto ,da giovane.
-forse voglio giungere a una tregua-
-il Conclave non vorrà giungere a una tregua con te-
-davvero? Anche dopoché gli ho mostrato la mia forza? Avevo solo 60 dei miei, e c'è stata una battaglia, se non fosse stato per il fidanzatino di tua sorella avrei anche vinto.-
Fa un passo verso Sofia. Lei viene travolta dalla consapevolezza di non potersi muovere, e si morde un labbro per non gridare.
-stiamo su due fronti diversi. Abbiamo eserciti contrapposti. Non è quello che fate? Contrattare per trovare un accordo? Quello,oppure lottare finché uno di voi perde abbastanza gente da arrendersi? Forse,però, non sono interessato a una tregua con loro. Forse mi importa solo di una tregua con voi.-
-perché? Tu non perdoni,ti conosco. Quello che abbiamo fatto...no,non lo perdoneresti.-
Lui si muove ancora,uno scatto fulmineo,e all'improvviso è premuto contro di lei,le dita avviluppate al suo polso sinistro per immobilizzarglielo sopra la testa.
-fatto cosa? Aver distrutto casa mia? Avermi tradito e mentito e tu,Clary, aver spezzato il mio legame con jace?-
Le ragazze vedono la scintilla d'odio dentro i suoi occhi,e Sofia sente il suo cuore pulsare.
Lei non desidera altro che tirargli un calcio,ma ha le gambe irrimediabilmente paralizzate. Le trema la voce.
-tutto-
Le sta così vicino che ,quando rilassa il corpo,lei se ne accorge.
È snello,forte e muscoloso,lei sente gli spigoli del suo corpo premere contro il proprio.
-forse mi avete fatto un favore, a volte devi perdere tutto per riconquistarlo,e la ricompensa è più dolce del dolore della perdita. Solo,ho unito gli shadowhunters oscuri. Solo,ho forgiato alleanze. Solo,ho occupato gli istituti di Buenos Aires, Bangkok, Los Angeles...-
Sofia ha la faccia sconvolta.
-non glielo avevate detto?- dice rivolto a Clary.
-dove sono Emma e julian?-
Chiede Sofia.
Nessuno risponde.
-solo,hai assassinato persone e distrutti famiglie.- dice Sofia più arrabbiata di prima, con la voglia di sbattere la faccia di Sebastian a terra e calpestarla con i tacchi a spillo.
-c'era un guardiano in servizio davanti a questa casa. Era qui per proteggere me e Sofia. Cosa gli hai fatto- domanda Clary
-gli ho ricordato che dovrebbe fare meglio il suo lavoro. Proteggere le mie sorelle.- solleva la mano che non sta inchiodando il polso della più giovane alla parete e le tocca un ricciolo,sfregandoselo fra le dita.
-rosso- dice con voce sonnolenta .
-rosso come il tramonto,il sangue, il fuoco. Come il fronte di una stella cadente che brucia quando incontra l'atmosfera. Noi siamo Morgenstren.-
-no.- dice decisa Sofia.
-tu sei un Morgenstren. Noi siamo Fray,Fairchild. Siamo angeli, non demoni. Portiamo luce e speranza,non buoio,malessere e schifo. Al contrario tuo. I morgenstren erano una famiglia nobile,prima di Valentine, prima di te.- sputa quelle parole come acido.
-guardami.- disse Sebastian senza staccarsi da lei,anzi,se possibile, avvicinandosi di più.
-guardami Sofia.- lei alza lo sguardo con aria di sfida,mettendo la mano destra dentro la giacca,impugnando saldamente una spada angelica.
-tu,non puoi uccidermi,nessuno di voi può farlo.- dice guardando con aria di sfida a pochi centimetri di distanza dal suo volto.
-potrei tagliati a metà e vedere che succede,o magari potrei tagliarti la testa,sarebbe divertente vedere il tuo corpo che la cerca- dice Sofia con uno sguardo beffardo,di sfida e un sorriso quasi divertito.
-ha detto le stesse cose jace,prima che si buttasse in quella missione suicida per salvare il suo parabatai,quando abbiamo combattuto alla città di diamante. Non mi stupirei a scoprire che siete parenti.-
Dice quasi divertito.
-siamo cresciuti insieme,lui è mio fratello.- dice seria.
-come lo era max.- dice ancora più seria,con sguardo duro e voglioso di uccidere.
Dopo pochi istanti estrae la sua lama angelica,che brilla più del normale,e prova a colpire Sebastian.
Lui,veloce si sposta,ma non abbastanza in fretta. La lama di lei gli rompe la camicia,velocemente prende un pugnale e glielo tira, facendolo conficcare nel costato.
-non dovevi farmi questo.- dice lui sicuro estraendosi il pugnale dalle costole,ma prima che possa essere lanciato un suono metallico lo fa balzare via.
Tutti si voltano verso la finestra dove c'è Alec con l'arco in posizione,e la corda che vibra ancora,e al fianco di Alec, il suo immancabile parabatai, jace.
-è qui la festa sebby caro?-
Dice jace prendendolo in giro.

Completamente Stravolta.||teen Wolf~ ShadowhuntersDove le storie prendono vita. Scoprilo ora