52 Bye Bye.

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Sofia pov
-SCOMPARSI?- urlo contro jace.
-calmati.- dice guardandomi dall'alto in basso. Sono ancora accasciata a terra per il dolore,lui chino su di me che mi sorregge.
-JACE, I MIEI GENITORI SONO SCOMPARSI E TU MI DICI DI CALMARMI?!- dico arrabbiandomi ancora di più e cercando di spingerlo via.

Odio quando mi dicono di calmarmi, mi infurio ancora di più.

-Sofia, controlla le emozioni. Pensa a qualcosa di bello. Pensa ad Alec.- mi dice jace cercando di salvarmi.

Immagino il volto di Alec.
Ripenso alla prima volta che lo ho visto.
Al nostro primo bacio.
Al bacio del suo compleanno.
Alla nostra prima volta.
Alla sua proposta di matrimonio.
Porto instivamente una mano alla collana.
Penso ad Alec e mi calmo.

È come con i lupi mannari. Devo trovare un'ancora e io la ho.

Clary pov
-ragazzi? Sono io o c'è caldo qua??- chiedo agli altri presenti nella sala.
Tutti si guardano e annuiscono. All'improvviso Alec si alza e sussurra qualcosa, prima di correre verso la biblioteca seguito da noi.
Alec pov
-ragazzi? Sono io o c'è caldo qua??- chiede Clary. Mi guardo intorno con gli altri e annuisco.
Mi alzo di scatto dalla poltrona.
-il fuoco celeste- sussurro prima di catapultarmi verso la biblioteca assieme gli altri.

Arrivo e apro subito la porta.

Sofia è accasciata a terra, con jace che la sorregge.
Emanano una luce angelica.
Una cosa bella ma pericolosa allo stesso tempo.
Sofia alza la testa, e vedendomi la sua smorfia di dolore sparisce, insieme alla luce.
Ricade sul petto di jace con gli occhi chiusi.
Jace la guarda e poi guarda me -è svenuta.- dice.
Gli vado incontro e la sollevo da terra poggiandola sopra una poltrona.
Dopo pochi minuti riprende conoscenza.
Mi vede e sorride.
Un sorriso che è più di incoraggiamento che altro.
-devi imparare a controllare le emozioni,o sarà pericoloso,sia per te che per gli altri.- dice jace.
Ha un'espressione un po' confusa, curiosa.
-ma lui- dice indicando me.
-lui chi è?-.
Sento un colpo al petto.
-jace,Isabelle, Clary, chi è lui?- dice alzando la voce.
Lei non si ricorda di me. È la cosa peggiore che possa accadere.
Abbassa lo sguardo alla collana e la guarda.
Posa lo sguardo sul mio bracciale.
-chi sei?- chiede con una smorfia di dolore.
Subito dopo lascia un verso di dolore e si accascia sulla poltrona, di nuovo senza conoscenza.
Mi siedo sulla poltrona di fronte con la testa fra le mani.
Batto il piede nervosamente a terra.
Isabelle poggia una mano sulla mia spalla e si abbassa fino ad essere alla mia stessa altezza.
-andiamo a chiamare magnus, saprà cosa fare- mi guarda proprio dispiaciuta, come se provasse pena per me.
Annuisco e con lei esco dalla biblioteca, dopo aver lasciato un ultimo sguardo a lei.

Isabee pov
-dove può essere magnus?- domando ad Alec mentre usciamo dalla casa di amatis.
Ha lo sguardo perso e lo capisco. Penso starei così anch'io se Simon mi dimenticasse. Lui è il mio mondo.
-sarà nella sala degli accordi- dice Alec sconsolato, e insieme ci dirigiamo lì.
Una volta arrivati entriamo e individuiamo subito magnus.
Ha un completo elegante viola, con ghirigori glitterai, i suoi capelli violetti, anch'essi glitterati e il suo trucco ben marcato. Tutta la sua persona è in contrasto con il resto della sala, e dei presenti.
-magnus- dico alzando la mano e chiamandolo.
Appena ci vede sorride e ci viene incontro.
-Alexander, Isabelle! Come state? E come sta Sofia?- chiede con un sorriso smagliante.
-siamo qui proprio per lei.- dice Alec.
-che succede?- chiede magnus diventando serio.
-ha perso la memoria. O meglio, ha perso la memoria su Alec. Non ricorda nulla su di lui.- dico io.
Ci guarda con uno sguardo preoccupato.
-ha sprigionato fuoco celeste prima?- chiede.
In risposta io e Alec annuiamo soltanto.
-va bene, andiamo.-
Dice uscendo dalla sala degli accordi seguito da noi.
Camminiamo fino a casa di amatis mentre spieghiamo a magnus cosa è successo.
Arriviamo finalmente davanti la casa ed entriamo.
Arriviamo davanti la biblioteca, apro la porta,ma di Sofia non c'è traccia.
C'è jace steso a terra, senza sensi, affiancato da Simon e il mondano.
Mi catapulto su Simon, Alec su jace e magnus sul mondano.
Jace inizia a prendere conoscenza insieme a Simon.
-cosa è successo?!- chiede  Alec visibilmente preoccupato.
-Sebastian è entrato con 5 ottenebrati, hanno preso Clary e Sofia ha voluto andare con loro.
Lo ha seguito di sua volontà. Non la ho mai vista più determinata.- dice Simon lentamente.
Alec fa alzare jace e insieme si dirigono verso l'uscita.
-dove state andando?- chiedo io.
-si farà uccidere in quello stato. Non è in grado di combattere. Dobbiamo salvarla prima che sia troppo tardi.-
Poi escono.
-ALEXANDER LIGHTWOOD E JACE HERONDALE FERMATEVI SUBITO.- urlo verso di loro.
Tornano indietro.
-pensate veramente che io vi lasci salvare la mia migliore amica senza di me?- dico alzandomi e uscendo seguita da Simon e i miei due fratelli.
Alec resta un momento in dietro.
-proteggilo, se si facesse male la vera Sofia ci ucciderebbe.-
Dice a magnus prima di raggiungerci.
-bene, la prima cosa da capire è dove si trova.- dico io.
-potrei provare a usare una runa per localizzarla- dice Alec.
-se è con Sebastian la avrà portata con se,saranno nel regno delle fate.- dice jace in risposta.
-stanotte partiamo per andare dalla nostra amica regina, l'una in punto davanti la guardia. Prendete provviste, armi e tutto ciò che può servirci nel caso succedesse qualcosa. Tu Simon porterai l'arco di Sofia, quando la vedremo ne avrà bisogno.- dice jace autoritario.
Tutti annuiamo e ci spariamo prima  missione.
Jocelyn pov
Mi fa male la testa, non so dove io sia. L'ultima cosa che ricordo è Jonathan che rideva.

Flashback
Stavo camminando nella foresta di brocelind con Luke, volevo rivedere la tenuta dei Fairchild.
Che desiderio stupido.
Luke si era allontanato un attimo.
Un rumore dietro un cespuglio, pensavo fosse Luke, allora mi sono messa a ridere.
Mi sono voltata e in battibaleno ero circondata da ottenebrati.
Tutti vestiti di rosso, tranne uno.
-Jonathan...- il mio bambino.
-io sono Sebastian. Non Jonathan. Quel bambino è morto tanto tempo fa.-
Ha parlato con voce fredda e sprezzante.
Mi ricorda tanto suo padre.
Bello e pericoloso.
Impossibile.
-che c'è madre?- chiese con un ghigno.
Mentre si avvicinava a me presi un ramo e glielo sbattei violentemente sul viso.
Lui rise.
-non dovevi.-  disse prima di farmi cadere a terra con un ceffone.

L'ultima cosa che ricordo è la sua risata.
Sento dei rumori fuori dalla porta, mi alzo subito in piedi.
La porta si spalanca e vedo Jonathan entrare.
-ben svegliata madre.-
Dice con un sorrisetto furbo.
Proprio come faceva suo padre.
-Jonathan.- dico con voce fredda.
-non sono Jonathan, io sono Sebastian. Come ti ho già detto Jonathan era un bambino, morto.- mi guarda duramente.
Chiudo gli occhi e sospiro.
-è stato davvero una peccato non essere riuscito a trovare il lupo mannaro che ha tradito mio padre.- dice girandomi intorno.
-è stato tuo padre a tradire  lui.- dico aprendo gli occhi.
-sicura? Non è stato mio padre a portare via la moglie al parabatai.-
-non è stata colpa di Luke, tuo padre era pazzo. Io non lo amavo, luke era sempre stato vicino a Valentine, lui lo ha tradito, io ho scelto la parte migliore.-
-è facile credere di avere fatto la cosa giusta. Ora lascia che ti domandi una cosa. È stato giusto abbandonarmi?-
-non ti ho abbandonato-
-mi hai lasciato solo, ero appena nato e tu mi hai reputato un mostro. Mi hai lasciato solo a morire, se non fosse stato per mio padre ora non sari qua. È stata tutta colpa tua.-
-pensavo tu fossi morto.-
-se non avessi pensato che ero morto. Mi avresti preso con te? Cresciuto come se fossi un bambino normale. Come Clary. O come Sofia. Cosa avresti fatto di me? Mi avresti voluto bene?-
Faccio un grosso sospiro.
-se fossi cresciuto con me si, o almeno avrei provato.-
-mi avresti cresciuto come Clary o come Sofia?-
-non lo so. Come Clary credo.-
-perché? Perché non mi avresti lasciato essere quello che sono realmente? Perché non lo hai fatto nemmeno per Clary?-
-Valentine l'avrebbe trovata. Non potevo permetterlo.- dico con voce strozzata.
-perché lo hai fatto fare a Sofia?-
-lei è un angelo. Luke mi aveva detto di farlo. Mi sono fidata di lui. Dove è andata era al sicuro.-
-ho una sorpresa per te madre.-
Mi dice facendomi spaventare, non so cosa aspettarmi da lui.
La porta si riapre e pochi secondi dopo vedo sulla soglia una ragazza con un abito bianco, che lascia intravedere i marchi scuri, capelli bianchi lunghi fino alla vita e boccolosi.
Guardo il viso.
Cado sulle ginocchia.
-salve madre.-
-Sofia...- il mondo mi cade addosso.
Dietro di lei Clary, tenuta da un ottenebrato.
Mi alzo e provo ad andare contro le mie figlie.

Due guardie mi fermano e Sebastian si mette davanti a me.
Ride.
Gli sputo in faccia.
Si pulisce e alza lo sguardo su di me.
Mi tira uno schiaffo facendomi cadere a terra.
-LURIDA PUTTANA! COSA CREDEVI DI FARE? EH?-
sento Clary urlare, e implorarlo di smettere.
Alzo lo sguardo e vedo Sofia.
La mia bambina.
Mi guarda impassibile.
Anzi un'emozione c'è.
Divertimento.

Completamente Stravolta.||teen Wolf~ ShadowhuntersDove le storie prendono vita. Scoprilo ora