Completamente Stravolta.||teen Wolf~ Shadowhunters

49 Dreams.

Sofia pov
Sono seduta a capotavola con Alec. Indosso un abito dorato, i miei genitori sono fieri di me, maryse e Robert sembrano felici e guardano loro figlio con uno sguardo sognante. Isabelle e Simon che si scambiano teneri sguardi. Jace e Clary che tengono per mano un bimbo dai capelli rossi e una bambina bionda.
Magnus che ride con qualcuno che non conosco.
Tessa e will che si tengono le mani e hanno un bambino con la pelle blu che gli sorride.
-mamma! Papà!- mi volto a quel suono ormai famigliare per me, non so perché, ma è così.
-hey principessa!- Alec che prende in braccio una bambina dai capelli neri e gli occhi azzurri, come i miei.
Ha le mie labbra rosse, e sorride come Alec. Ha il viso e i lineamenti da lightwood.
-mamma, che hai?- mi chiede la bambina.
-co...come?- chiedo stupita dal modo in cui mi ha chiamata.
-stai bene mamma? Oggi dovresti essere super felice, ma sembri preoccupata.- dice come preoccupata. Questa è una cosa che ha preso da me.
-hey! Non valeva nascondersi da mamma e papà!- dice un ragazzo, non avrà più di 17 anni. Capelli nero chiaro, occhi azzurri e occhiali che gli incorniciano il viso.
-max...- sussurro prima di lasciarmi fuggire una lacrima  e poi buttarmi al suo collo.
-hey, va tutto bene. Guarda che così mio fratello poi è geloso, cioè, so che sono stato sempre il più bello, ma un po' di contegno insomma!- dice ridendo. Quella risata da bambino. Quella che ho sentito prima che il bambino di dieci anni a cui ero tanto affezionata morisse.
-tu, tu non dovresti essere qui. Tu, tu sei morto a dieci anni.- dico io mettendogli le mani sulle guance e guardandolo con gli occhi pieni di lacrime.
-si, ma tu mi hai salvato, insieme ad Alec. Ricordi?-
Mi dice posando le sue mani sui miei polsi e fissandomi negli occhi.
Io scuoto la testa in segno di no e sussurro -no. Avrei voluto che fosse così, ma non è andata così.- dico piangendo come una bambina.
Alec mi prende la mano, si alza, e tutto intorno a noi scompare.
Poggia

una mano sul mio viso e parla.
-non è reale. Niente di tutto ciò è reale.-
-e allora perché sembra tutto così vero?-
-Sebastian ti ha pugnalata con un pugnale cosparso di sangue demoniaco. È un particolare tipo di demone che ci fa vedere quello che vogliamo, però attraverso uno specchio deformante.
Non siamo ancora riusciti a levare il pugnale, per questo provi tutto questo dolore.
Tu resisti, e promettimi che torni da me, da tutti noi. Voglio baciarti ancora, voglio che quello che hai visto diventi reale, ma questo dipende tutto da te.-
Poi mi ritrovo nel buio più totale, cado sulle ginocchia. Sulla pelle sento la senzazione piacevole e famigliare del tessuto della tenuta. Sento un dolore allucinante alle costole, dove avevo il pugnale infilato prima di cadere nell'oblio. Mi alzo e vedo una luce. Ci vado incontro, cammino sempre più veloce fino ad arrivare a correre.
Alec pov
-allora, questo le farà male. Piangerà, voi dovete raccogliere le sue lacrime in modo che io possa usarle per curarla. Il pugnale è cosparso di un veleno di demone che provoca allucinazioni diciamo.
Serviranno garze, un coltello bollente e qualcuno che le tracci una runa di guarigione più potente possibile.
Theresa, William, voi sapete cosa dovete fare.- dice magnus.
Tessa e will guardano magnus preoccupati, lui in risposta dice -si, come avevamo fatto con James prima che morisse.-
Loro due annuiscono. Tutti fanno qualcosa e si mettono al lavoro.
-Alexander.-mi chiama magnus.
-si?- dico abbastanza teso.
-soffrirà molto. Sentire la tua voce la aiuterà. Spiegale ciò che è successo, dille cose che potrebbero farle piacere. È molto importante.- mi dice con sguardo dolce e premuroso.
Ha i capelli spettinati, gli occhi stanchi. Tutti sono distrutti. Lei è un punto fermo per tutti. È la più piccola di tutti. È la sorellina di tutti. È quella che tutti vogliamo proteggere.
È la nostra Sofia.
-Clary, potresti darmi qualcosa di tua sorella, qualcosa a cui è molto legata.- chiede tessa a Clary.
-io, non saprei cosa darti...- inizia a dire Clary.
-la ho io.- dico -ho una collana che mi aveva dato la sera prima di andarsene.- dico sfilandomi la collana formata da tre spirali e dandola a tessa.