Parte senza titolo 16

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Ho sempre adorato stare in compagnia, specialmente di persone che sanno rendere le mie giornate intense e sorridenti. Questi ragazzi fanno di tutto per farmi integrare all'interno del gruppo, e devo ammettere di esserne contenta. Sono sempre allegri e simpatici. Eppure, si sa, in ogni gruppo ce né sempre uno che come si dice: l'eccezione alla regola.

Ognuno di noi, porta dentro di se un piccolo segreto...i famosi scheletri nell'armadio,chi non ne ha? Anche piccole marachelle fatte da bambini, o una piccola bugia proseguita nel tempo.

E poi, ci sono quegli scheletri che ti rimangono mummificati. E di quelli non riesci proprio a sbarazzartene.

Sospiro pensando a quello che è successo poche ore fa in spiaggia. Non capisco il suo atteggiamento a cosa sia dovuto. Cosa gliene importa a lui di dove vado e con chi sono. Sono abbastanza adulta da potermeli scegliere da sola le compagnie. Mi è dispiaciuto per quel ragazzo, in fin dei conti voleva solo scambiare quattro chiacchere.

Mason..

E' impossibile non pensarlo. Immagino già la sua sfuriata se mi avesse vista con un altro. Sorrido ai ricordi ancora ben impressi nella mia mente. Il suo viso è ancora nitido e chiaro, e credo che niente e nessuno potrà cancellarlo. Lui non c'è più, ma lo sento sempre vicino a me.

Ora che ci penso...la sua reazione sarebbe stata uguale identica a quella di Liam ,con la semplice differenza che Liam è un completo estraneo, mentre Mason.Mason era il mio tutto...il mio universo.

E ancora una volta, una piccola lacrima bagna il mio viso. Non voglio piangere, non voglio rovinarmi l'ultimo giorno di vacanza.

Fremo all'idea di cominciare il mio nuovo percorso, mantenendo sempre in primo piano i miei obiettivi.

Sospiro e comincio a riporre la mia roba nel borsone.

"Mel posso entrare?"

"Certo" sorrido a quella ragazza che in poco tempo è riuscita a farmi sorridere di nuovo.

"Stai cominciando a sistemare le tue cose?" mi chiede sedendosi sul letto.

Non voglio che veda i miei occhi arrossati...so che mi riempirebbe di domande, ed io non voglio rispondere a nessuna di queste.

"Si, così non dovrò pensarci dopo" spiego velocemente mantenendomi di spalle.

"Volevo chiederti scusa per prima. Non so cosa gli sia preso...di solito non reagisce mai a quella maniera"

"Non preoccuparti Evy.in effetti la sua reazione stata alquanto strana. Ma, da quello che ho potuto capire, tuo fratello è tutto strano" le dico cercando di tranquillizzarla, e la sua reazione mi lascia del tutto senza parole. Scoppia a ridere.e la vedo ridere di cuore. Si mantiene con le sue braccia cadendo all'indietro sul letto, e sto ferma, cercando di capire il motivo di questa sua risata improvvisa.

"Hai proprio ragione Mel." e continua a ridere, fino a quando Julia e Nancy entrano in camera annunciandoci che è ora di andare.

Ripongo le mie ultime cose e prendo il borsone, seguita da Evelyn ancora tutta sorridente. Appena ne avrò l'occasione, dovrò chiederle il motivo di quella risata.

Arriviamo al piano terreno, e troviamo i ragazzi in preda a sistemare i bagagli in macchina. Mi spiace dover andare via, mi piaceva proprio questo posto. Thomas prende i nostri borsoni riponendoli n macchina, e Andrew carica il resto nell'altra macchina.

Finalmente siamo pronti.o quasi.

"Dov'è finito Liam?" chiede Evelyn guardandosi intorno.

Improvvisamente cala il silenzio...Mi sono persa qualcosa?

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