"Questo è per tutte le volte che mi fai diventare matto"
Le sue parole mi rimbombano ancora nella mia testa, e non solo quelle. Mi sento come se avessi commesso un terribile errore, ma allo stesso tempo non posso che ripensare a quel momento. Spesso, mi sono ritrovata a toccarmi le labbra, come se stessi rivivendo quel momento. Ho cercato di essere indifferente, come se non me ne importasse nulla, ma la verità è un'altra...la verità è che in quei pochi secondi con le sue labbra sulle mie, mi sono sentita viva. E forse tutto ciò è sbagliato.
Sono passati due giorni da quel momento. Me ne sono stata sulle mie, ho perfino evitato Evelyn. Mi sentivo troppo in colpa nei suoi confronti. Non so perché, ma non ho avuto il coraggio di raccontarle ciò che è successo. Non riesco ancora io a farmene una ragione, figuriamoci doverlo spiegare a lei. E poi sono sicura che andrebbe su tutte le furie. So che mi proteggerebbe e difenderebbe da tutto e tutti. Nonostante siano fratelli, ho come l'impressione che sia successo qualcosa nella loro famiglia. Agli occhi degli altri, Liam non è solo un semplice amico, ma qualcosa di più.
"Mel" mi sento chiamare mentre percorro i corridoi della UCLA, e riconoscerei la voce della mia amica ovunque.
"Mel, aspetta, fermati" mi blocca con un braccio.
Mi volto a guardarla, ed ecco che ricompaiono di nuovo i sensi di colpa.
"Evy.ciao" la saluto fredda.
"Sei uscita presto stamattina. Volevo fare colazione con te" i suoi occhi sembrano tristi.
Non voglio ferirla, ma non voglio nemmeno confidarle quanto è successo. Non solo mi vergogno, ma mi sento in colpa. Mi sento come se avessi violato la nostra amicizia. Ho notato in questi ultimi giorni, che molte ragazze hanno preso a parlarle soprattutto mirando all'attenzione di Liam, e non voglio che lei pensi questo di me.
"Scusami...ma sono molto impegnata. Devo preparare una relazione per il professore Fhuler" mento
"Ah, capisco.beh, possiamo pranzare insieme" mi volge un sorriso sperando in una mia risposta.
"Non credo di farcela Evelyn. Scusami, ma sono in ritardo per la lezione" e me ne vado, scappando via.
Sono una vigliacca, lo so. Eppure sono sempre stata una ragazza coraggiosa, una ragazza che non si è mai posta troppi perché, ma da quando Mason non c'è più, è come se avessi perso una parte di me stessa.
La sto trascurando, lo so...probabilmente penserà tante cose, quando invece è ben lontana dalla verità che mi devasta in questo momento.
Ora che ci penso, non ho nemmeno incrociato Liam.non lo vedo proprio da quel giorno e quel momento. Sono sicura che per lui è stato un semplice bacio.ne darà almeno cento al giorno, cosa conta uno in più o uno in meno. Nulla.Entro nell'aula del professor Fhuler e non trovo ancora nessuno. Guardo l'orologio e vedo che sono in anticipo di un quarto d'ora. Così mi siedo sempre al solito posto, e attendo che la lezione abbia inizio.
"Ama, ama follemente, ama più che puoi, e se ti dicono che è peccato ama il tuo peccato, e sarai innocente.William Shakespeare"
Sento la voce di qualcuno, mi guardo attorno, e quando la vedo resto immobile.
"Professor Fhuler"
Si alza e mi raggiunge a passo lento. Resto ferma a guardarlo.
Non posso negare che sia veramente un bell'uomo.quanti anni avrà? 30, o forse meno
"Non credevo ci fosse qualcuno" dico non appena si mette a sedere davanti a me.
"Vengo sempre un po' prima. Mi piace starmene da solo quei minuti prima che inizia la lezione. Ho anche il tempo di poter scegliere con calma l'argomento che tratterò."
Annuisco silenziosamente e abbasso lo sguardo, presa dall0imbarazzo dei suoi occhi che mi scrutano. Mi sento veramente inopportuna in questo momento. Non riesco a capire cosa voglia comunicare con me, e perché proprio a me.
"Ha già iniziato a scrivere qualcosa riguardo il tema che ho assegnato?" mi chiede senza togliermi gli occhi di dosso.
Sussulto un attimo e alzo il mio sguardo " S-si. Ho già buttato giù qualcosa"
" Io non voglio qualcosa da lei Melody.io voglio le tue emozioni, le tue paure, i tuoi pensieri. Voglio che la tua mente e il tuo cuore diventino un tutt'uno con la penna. Voglio le tue sensazioni più profonde, perché so che in te c'è molto molto di più di quello che vuoi far credere e vedere"
Rimango senza fiato mentre lo guardo, completamente stupita dalle sue parole e dalla sua voce.
"Pro-professor Fhuler, io-io cerch.."
"Ma che bel quadretto commovente"
E quando sento quella voce salto in aria. E solo in quel momento mi accorgo che il mio cuore riprende a battere di nuovo. Si, perché l'ultima volta che lo avevo sentito battere a quel modo, è stato quando le mie labbra hanno toccato le sue, e i suoi occhi i miei.
"O'Connell.." noto gli occhi del professore scrutare la figura che scende dagli scalini. E non ho il coraggio di guardarlo, troppo fifona per poter incontrare i suoi occhi. Stringo la penna più forte tra le mie mani, e credo di averla quasi rotta.
"Non sapevo che impartisse lezioni private professore!"
Non credo alle mie orecchie...ma che cavolo sta dicendo?
"Infatti non lo faccio. Ma non mi sembra di doverle dare spiegazioni O'Connell" si alza in piedi postandosi davanti a lui.
E mi faccio coraggio voltandomi a guardarlo. E mi si mozza il fiato non appena incontro i suoi occhi.
"Certo..." sorride di sbiego "Anche mangiarsela con gli occhi rientra nelle sue capacità professionali?" e per poco non mi strozzo con la mia stessa lingua. Ma è diventato completamente matto? Che cavolo sta dicendo?
Fhuler non arriva a rispondere alla provocazioni che sentiamo le voci degli altri entrare in aula. Nessuno si è accorto di noi, nessuno ha visto o capito qualcosa.
Vedo Fhuler scendere le scale di fretta e prendere posto in cattedra.
Non so dove sia andato Liam...probabilmente si sarà seduto altrove. Se ripenso alla discussione di prima, mi sale la palpitazione.
Ma perché ha reagito a quel modo, e poi senza motivo?
Rivederlo dopo due giorni specialmente dopo quello che è successo, mi ha fatto ricordare quel momento. Appoggio il mento sulle mie mani, e cerco di seguire la lezione, anche se mi è praticamente impossibile.
"Non riesci a stare attenta non è vero?"
Un brivido mi assale quando sento la sua voce. Mi volto dietro di me e lo vedo, con il suo sorrisino prepotente.
"Se magari evitassi di disturbarmi, riuscirei ad ascoltare ciò che dice"
Si avvicina al mio orecchio "Non sparare cazzate Melody.Se ti piace tanto il professorino potevi dirlo. E scommetto che neanche a lui dispiaci tanto"
"Ma cosa stai dicendo? Smettila di dire stupidaggini, e lasciami seguire la lezione" sussuro piano senza farmi sentire.
Sta sparando una cavolata dopo l'altra...e in questo momento lo prenderei volentieri a schiaffi
"Il modo in cui ti guardava dimostrava il contrario"
" Stai esagerando...e poi a te cosa importa?" gli chiedo sottovoce
Non passa nemmeno un secondo che sento la porta dell'aula sbattere violentemente. Ci voltiamo tutti, presi dal sopravvento, e mi accorgo che Liam non è più dietro di me, e che gli occhi del professore puntano solo su di me.
😉 Eccomi....
Scusate se sono stata assente in questo periodo. Sto revisionando gli altri due libri. Avrei dovuto farlo qualche tempo fa, ma non ne trovavo il tempo. E finalmente k i sono decisa. Per chi li avesse già letti, sappiate che non cambierò la trama della storia, ma avevano bisogno di essere modificati e corretti. Quindi mi sto dedicando anche a questo, e scusatemi se non riuscirò ad aggiornare con frequenza. Intanto vi regalo questo capitolo, e tanti altri avvenire nei prossimi giorni. 😘😘 Buon primo maggio a tutti
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Light blue
RomanceQuando la vita ti pone davanti a delle scelte, non puoi farci nulla. Devi chiudere gli occhi e affrontare la realtà. A volte è facile, a volte ci sono degli ostacoli da superare. E tra tutti gli ostacoli che Melody si è ritrovata ad affrontare, non...