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Accarezzo le mie labbra con il semplice movimento delle mani, perché sono le mie mani stesse a non fermare quel movimento circolare. Sento ancora le sue labbra imprecare sulle mie, sento ancora il suo sapore che invade le mie narici e i miei sensi. Mi sento avvolta dal soffice vento che si ripercuote sulla mia pelle facendomi salire quel lieve brivido. Ma sarà davvero il vento? O magari è qualcosa che non voglio ammettere a me stessa. Le lacrime minacciano di uscire, ma non ne vogliono sapere...reprimo dentro di me quel senso di vuoto che da poco mi ha lasciata. I miei occhi puntano verso un qualcosa di indefinito, anche subito dopo esser andato via, non sono riuscita a distogliere lo sguardo su un punto indefinito. Non riuscivo a guardarlo negli occhi, e non riesco tutt'ora ad alzare lo sguardo. Sono sola in questo giardino immenso da almeno..non so...venti minuti! So perfettamente di aver saltato una lezione, e in questo momento non ricordo nemmeno quale. Mi sto solo rendendo conto che tutti i miei propositi e avvertimenti sul non farmi distrarre, stanno andando letteralmente a rotoli. Si, perché oggi è successa la cosa più impossibile che poteva capitarmi. Mi ci sono voluti dieci minuti buoni per cercare di calmare i battiti del mio cuore..e quando finalmente il mio respiro di era regolarizzato, ecco che le immagini di qualche minuto fa facevano capolinea nella mia mente. E di nuovo il mio cuore impazziva, la respirazione cominciava ad accelerare e il panico si impossessava completamente di me. Ecco perché ho saltato la mia lezione. Non solo non sarei riuscita a seguire il corso, ma avrei dovuto perfino mentire sul mio stato d'animo davanti le mie nuove amiche.

Ma è anche vero che non posso stare per l'eternità qui ferma a contemplare ciò che è successo. E probabilmente non lo starà facendo nemmeno lui. Quindi decido finalmente di ritornare verso le aule, e prima di farlo controllo la mia prossima lezione. Filosofia.

Adoro quella materia, anche quando la studiavo al liceo, cercavo sempre di immedesimarmi in quei personaggi così fuori dal normale.

Non devo pensare a quello che è successo.non devo..Continuo a ripetermi sempre la stessa cosa, e percorrendo i corridoi cerco di trovare la mia aula.

"Melody" mi sento chiamare e quando capisco chi è mi fermo di colpo diventando di ghiaccio. Mi volto con la speranza che non sia insieme a lui, e prego tutti i santi affinché mi ascoltino.

"Ehi Mel...ti stavo cercando." dice Thomas ancora con il fiatone.

"Ehm....si....di...di cosa hai bisogno?" mi porto i capelli indietro e distolgo lo sguardo. Fortunatamente qualcuno lassù mi vuole davvero bene..e sorrido al pensiero appena fatto. Si, qualcuno lassù mi protegge.

"Ehi, Mel, ti senti bene?" mi chiede Thomas avvicinandosi preoccupato.

"S..si.cosa...cosa dovrei avere?" lo guardo e stringo a me i miei libri cercando in loro un lieve conforto.

"Sei pallida"

"No, ti sbagli. Sarà lo stress. Devo cominciare un progetto importante e non voglio perdere tempo"

"Capisco...." mi scruta assottigliando lo sguardo

"Dimmi...di cosa hai bisogno?" gli chiedo guardandolo e sorridendo. Spero solo che non si accorga di nulla. Non so perché ma in questo momento mi sento totalmente a disagio.

"Ah, già giusto. Questo fine settimana abbiamo deciso di tornare di nuovo nella mia casa al mare. Ho già informato Evelyn e gli altri. Mancavi solo tu" sorride felice all'idea di poter passare ancora del tempo tutti insieme.

E l'idea mi piace...davvero tanto.

"Credo che stavolta dovrò passare"

"Perché?" dal tono della sua voce sembra dispiaciuto, ma non voglio spiegare proprio a lui di avere avuto un incontro ravvicinato con il suo migliore amico. Non oso nemmeno pensare a come dovrei comportarmi.

"Te l'ho detto Thomas...ho un progetto importante e non posso distrarmi. Sarà per un'altra volta" e quando sto per andarmene dietro di lui compare l'oggetto dei miei pensieri.

E forse sarei stata indifferente, forse non ci avrei fatto caso...ma non fino a quel momento. Una ragazza gli circonda il collo mentre lo bacia con passione davanti a tutti. Rimango sconvolta dalla naturalezza con la quale si mostra...ma quel che è peggio rimango ancor più di sasso quando i suoi occhi incontrano i miei. E non lo fa per puro caso.lo fa esattamente con l'intenzione di colpirmi. A cosa gli è servito darmi un bacio, quando ne può avere a centinaia da qualsiasi donna? No, non doveva farlo.

Thomas si volta e quando li vede impreca come un dannato.

"E che cazzo Liam.è tutto la mattina che ti cerco. Si può sapere che cavolo di fine hai fatto?"

Me ne sto impalata stringendo a me i miei libri. Devo andarmene da qui...subito.

"Ho avuto da fare" gli sento dire "diciamo che volevo buttarmi su esperienze nuove.senza nessun risultato ovviamente" e mi blocco a pochi centimetri da lui.

E deve ringraziare il cielo se non ho con me niente di appuntito, perché gli avrei trafitto le sue palle molto volentieri. Mi volto e lo incenerisco con lo sguardo, ma da lui ottengo solo quel suo sorrisetto strafottente.

"Qualche problema Mel?" mi sta prendendo per il culo...nel vero senso della parola.

"No Liam.a parte la puzza di marcio che emani" le parole mi escono senza rendermene conto, e in quel momento noto lo sguardo preoccupato di Thomas. I suoi occhi viaggiano tra me e Liam

"Oh cazzo" Thomas si porta una mano sui capelli tirandoseli un po' indietro, segno che forse ha capito.

"Grazie per l'invito Thomas" e me ne vado il più velocemente possibile.

Non me la sento di restare ancora in giro per i corridoi. Oggi i professori faranno a meno di me.

Me ne torno nel mio appartamento il più in fretta possibile. So che probabilmente Evelyn e le altre mi aspettavano...ma non me la sento di rivederlo, e so per certa che lui starebbe insieme a noi.

Con quale faccia ha potuto dire certe cose? Se per lui, avermi baciata è stata un 'esperienza così disastrosa, allora che se ne vada a quel paese. E poi, che motivo c'era di colpirmi con quelle parole?

Vederlo baciare un'altra subito dopo aver toccato le mie labbra, mia ha fatto un certo effetto. Ma cosa posso pretendere? Non c'era che da aspettarselo. Per quel poco che ho capito di Liam non è un tipo da relazioni, anche se dietro i suoi occhi si nasconde qualcosa di molto più profondo.

Mi sono sentita umiliata, e anche Thomas credo abbia capito qualcosa. L'unica vera domanda è: devo dirlo a Evelyn? Non so proprio come la prenderà..Un bacio, è stato un semplice bacio.ma confidarlo ad Evelyn mi farebbe sentire in colpa. Non so proprio cosa fare.

Appena arrivo davanti all'appartamento, mi ci infilo dentro chiudendomi. Mi guardo intorno e ascolto solo un silenzio rilassante. Mi dirigo verso la mia camera appoggiando i miei libri sopra la scrivania.

Guardo la foto che ho appoggiato su di essa.e quando vedo il suo viso le lacrime cominciano a rigare il mio volto.

Mi manca, mi manca terribilmente. Mi manca la sua voce, il suo modo di consolarmi quando qualcosa andava male. Mi mancano le nostre litigate, le nostre uscite. il suo proteggermi da tutto e tutti.

Appoggio la foto e asciugo quella parte bagnata sulla mia guancia. Decido di sdraiarmi chiudendo gli occhi. E forse sarà stata la stanchezza, o magari lo stress della giornata.ma a poco a poco gli occhi cominciano a diventare pesanti, conducendomi in una dimensione dove due occhi mi stanno aspettando.

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