Non potevo credere ai miei occhi, e a quanto pare il destino voleva davvero giocarmi brutti scherzi. Non lo avevo sopportato fin dall'inizio, con la sua spavalderia, la sua arroganza. Nel momento in cui avevo incrociato il suo sguardo, sapevo che mi avrebbe resa nervosa. E' il classico ragazzo dalla quale bisogna stare lontani, il classico ragazzo con tanto di scritta "guai" in faccia. Ero tranquilla del fatto che probabilmente non lo avrei rivisto, o magari mi sarei tenuta semplicemente alla larga. Ero qui per raggiungere il mio obiettivo e non per farmi distrarre dal playboy dell'intero campus.
"Ciao Melody" mi saluta il suo amico sorpassandolo per entrare, ma sono ancora sotto shock per la scena appena vista "Sembra che tu abbia appena visto un fantasma" mi guarda divertito, e in quel momento riprendo il controllo di me stessa.
"Peggio..."rispondo acida guardando male il ragazzo alle sue spalle.
Noto un lieve sorrisino sul suo volto, e mi verrebbe voglia di prenderlo a schiaffi.
"Voi due vi conoscete?" Evelyn mi guarda perplessa.
"Diciamo che ho avuto modo di fare la sua sgradevole conoscenza" incrocio le braccia e vedo lo sguardo perplesso della mia amica.
"Liam...perché non me lo hai detto?" gli chiede quasi arrabbiata.
"Se lo avessi saputo, te lo avrei detto sorellina" dice, calcando molto bene l'ultima parola.
Non lo sopporto, ma chi si crede di essere?
"Ehi..ragazzi, finalmente siete arrivati" Andrew mi arriva alle spalle facendomi sobbalzare. In questi ultimi periodi sono tutti intenti a farmi saltare in aria.
I ragazzi entrano ed Evelyn chiude la porta fermandomi per un braccio "Scusalo per prima Melody" Evelyn sembra dispiaciuta, ma non ha motivo si essere triste. Non è di certo colpa sua se ha un fratello che si sente il Dio della terra.
"Non preoccuparti" le porgo subito un sorriso facendola tranquillizzare, e quando vedo comparire sul suo volto un leggero sorriso, decidiamo di raggiungere gli altri nel soggiorno.
Noto già alcuni ragazzi bere qualche bottiglia di birra, e mentre gli altri si sono tranquillamente seduti sul divano e sul tappeto, Liam è rimasto alzato, appoggiato ad una parete del soggiorno, mentre sorseggia la sua birra in tutta tranquillità.
Vado in cucina con l'intento di prendere alcuni sgabelli, così da stare tutti più comodi. Prevedo un lungo pomeriggio.
"E così sei tu la coinquilina di mia sorella!"
Mi volto di scatto notandolo appoggiato sull'isola della cucina con la sua aria da duro.
"Cosa vuoi?"
"Sei sempre così acida?"
"E tu sei sempre così rompiscatole?"
"Non ti hanno insegnato che non si risponde a una domanda con un'altra domanda?" sorride sicuro di se.
Lo sorpasso portando gli sgabelli nel soggiorno, ma vengo fermata dalla sua mano intorno al mio braccio. Mi fermo di soprassalto guardandolo con aria di sfida.
"Lasciali a me" mi strappa gli sgabelli dalle mani tornandosene di là.
Rimango immobile a fissarlo, e non posso fare a meno di notare le sue spalle larghe e i muscoli contrarsi al solo movimento delle braccia. La sua pelle è macchiata da quell'inchiostro scuro, in contrasto perfetto con la sua carnagione.
Si volta verso di me e mi guarda sicuro di se "Stai sbavando ragazzina"
E in questo momento manderei a quel paese tutta la mia buona educazione...chi cavolo si crede di essere? Un Dio greco?
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Light blue
RomanceQuando la vita ti pone davanti a delle scelte, non puoi farci nulla. Devi chiudere gli occhi e affrontare la realtà. A volte è facile, a volte ci sono degli ostacoli da superare. E tra tutti gli ostacoli che Melody si è ritrovata ad affrontare, non...