"Ognuno di noi s'innamora spontaneamente, ma sono ben poche le persone dal cuore tanto generoso da amare senza essere incoraggiate. In nove casi su dieci, a una donna conviene mostrare ancora più affetto di quello che prova". Non smetterò mai di leggerlo, e non smetterò mai di sognare i sentimenti che sconvolgevano Elisabeth Bennet e Mr Darcy.
Forse risulterò patetica, o magari troppo sentimentale ma credo che questo sia quello che sogna ogni ragazza di questo pianeta. Ma quello che si sogna è sempre ben lontano dalla realtà che circonda, e venendo qui in California ho scoperto molto bene le tante sfaccettature che si nascondono dietro a dei comportamenti dettati dall'istinto.
Me ne sto qui, seduta sotto il mio albero preferito, lontana dai rumori e dalle voci di corridoio... me ne sto qui a distanza di una settimana senza parlare o vedere qualcuno. Beh, nel vedere qualcuno direi proprio di no.
Quella stessa sera che ero tornata dalla festa, si era presentata una Evelyn in lacrime, e non appena aveva visto la mia faccia sconvolta, mi ha abbracciata come forse nessuno aveva mai fatto.
E come al solito ero rimasta spiazzata. Ma a volte non me ne rendo nemmeno conto.
Quella stessa sera, ho raccontato a Evelyn ancora una piccola parte della mia vita, escludendo naturalmente tutto il resto. E mi sento una vigliacca nel nascondere quei baci strappati dalle mie labbra dal suo stesso fratello. Ma non so perché, qualcosa o qualcuno dentro, mi dice di tenermeli ancora per me, e di non andare troppo peso alla cosa. Sbaglierò?
"Cosa è successo Mel? Perché sei scappata in quella maniera? E poi cosa voleva quel Nathan da te?"
Mi sono aperta...ancora una volta.
"Nathan era il mio migliore amico di mio fratello Mason. Sai..quando stavo a Sydney non ero esattamente la stessa persona che conosci adesso. La perdita di Mason mi ha profondamente cambiata, e con essa tutto ciò che mi stava attorno. Anche per questo ho deciso di venire qui in California, proprio per ricominciare a vivere. Ma a quanto pare, il destino mi gioca davvero dei brutti scherzi"
"Mel, mi dispiace" le lacrime minacciavano di scendere e mi dispiaceva vedere la mia amica in preda alla disperazione per me. Non era giusto farla entrare nei miei casini, ma dall'altra parte non aveva altra scelta.
"Nathan per me era come un fratello, anzi era qualcosa di più. Lui era il mio principe azzurro, quello che mi salvava dalle situazioni più incredibili. Insieme a Steve, il mio migliore amico, controllavano ogni spostamento che facevo insieme a Miriam, la mia migliore amica. Non erano soffocanti, anzi ci divertivamo nel farli impazzire. Nathan era sempre a casa nostra, e ormai anche i miei genitori si erano abituati alla sua presenza. Dormiva a casa nostra, mangiava con noi...veniva perfino in vacanza con noi" continuo a spiegare mentre un po' di nostalgia mi sale, ricordando quei tempi ormai lontani " ma poi...una sera, come ben sai, è successo la tragedia. Una macchina lo ha preso in pieno, e lui è praticamente morto sul colpo." e le mie lacrime non riescono a trattenersi " Da allora è cambiato tutto. Non abbiamo mai saputo i reali fatti di quella sera. Il conducente dell'altra macchina era riuscito a scappare, uccidendo l'unica cosa che amavo di più al mondo" Riprendo a respirare, decidendo di non entrare nei dettagli. "Nathan sparì completamente dicendo che per lui sarebbe stato troppo rimanere lì a Sidney, con i ricordi di mio fratello. Non seppi più sue notizie.fino a oggi" la guardo, e osservo i suoi occhi completamente rossi.
"Mi dispiace per tutto quello che hai passato Mel, ma non affrontarlo non ti porterà a niente di buono. Perché non provi a parlarci e cercate di chiarire le vostre divergenze?" chiede dolcemente
"No Evy. Nathan è cambiato. Lo leggo nei suoi occhi, nelle sue parole. Lui era la persona più responsabile di questo mondo, ma adesso sembra come un'animale uscito dalla sua gabbia per troppo tempo. Non voglio sapere il perché è andato via, non voglio rivivere quei momenti"
"Magari invece non vuoi scoprire se ancora c'è del sentimento dentro di te"
La guardo con un sorriso sulle labbra "No Evy...non c'è più spazio per quello, non per Nathan" le dico sottovoce, come se stessi rivelando chissà quale segreto. E comincio a chiedermelo anche io.
"E...e cosa è successo dopo che sei andata via? Insomma, ho visto mio fartello prendere le tue difese, e credimi non è da lui"
Rimango spiazzata da quelle parole. Come sarebbe a dire che non è da lui?
"Sono.....sono venuta a casa. Anzi, ringrazia tuo fratello da parte mia" cerco di sviare l'argomento. So che leggerebbe una bugia nei miei occhi, ma attualmente non riesco a farne a meno. "Vado a letto Evy"
Ed è da quella sera che non ho più voluto vedere nessuno, a parte Evelyn naturalmente. Con Nancy e Julia ci incontravamo sempre a lezione, e nessuna delle due mi ha mai chiesto qualcosa, e le ringrazio mentalmente per questo. I ragazzi li ho evitati come la peste, soprattutto Cole. Da quella sera non abbiamo più avuto modo di parlare di quello che stava per succedere, e non saprei nemmeno come affrontare l'argomento. So che non dovrei lasciare le cose così a mezz'aria, ma sento il bisogno di separarmi un attimo dalla realtà, e capire realmente quello che mi sta succedendo. Non lascerò in sospese questi fatti, ma ho bisogno anche di tempo. Nathan, ha cercato di fermarmi varie volte, senza ottenere nessun risultato. E Liam... Liam è il mio grande punto di domanda.
L'ho beccato varie volte tra i corridoi del campus sempre con una ragazza diversa, e ripensandoci mi sale un nodo allo stomaco. Magari la mia è solo una questione di orgoglio, forse dentro di me non riesco ad accettare il fatto che mi abbia baciata come uno stupido giocattolo. Si, dev'essere per forza così, altrimenti non mi sarei dare una spiegazione.
E anche lui a quanto pare ha cominciato ad evitarmi, non che prima andassimo d'amore e d'accordo.
Riposo il mio libro dentro la borsa e mi incammino verso la mia prossima lezione. Ma mentre la mia mente vaga tra ragione e sentimenti, mi sento chiamare forse dall'ultima persona che mi sarei aspettata.
"Signorina Prescott" alzo i miei occhi, e non appena incontro quelli del professore Fhuler, mi sale il panico. La mia tesi...la mia tesi è ancora immersa dai fogli bianchi.
"Professor Fhuler buongiorno" cerco di essere il più formale possibile, anche se a dir la verità, è quasi impossibile, data la bellezza di questo esemplerare.
Il professor Fhuler potrei classificarlo come il classico uomo distinto e ben educato, ma ho come l'impressione che dentro nasconda dei lati illeciti. Con la sua capigliatura sempre perfetta, e i suoi occhi colore come la pece, scruta attentamente tutto ciò che gli capita sotto tiro. E non so se definirlo un bene.
"Stava andando a lezione?" mi chiede mostrando un lieve sorriso.
"Si...ho lezione con la professoressa Brown"
"Filosofia....interessante....L'amore è composto da una singola anima che abita in due corpi.Se non sbaglio è una citazione di Aristotele, giusto?" mi chiede scrutandomi.
Riprendiamo a camminare verso le aule, e spero in cuor mio che non mi chieda della relazione.
"Si, esatto.conosce bene la filosofia" sorrido tenendo stretta i miei libri per la prossima lezione.
"Ricordo ancora qualcosa..E tu Melody? Ti piace la filosofia?" mi chiede fermandosi di colpo per guardarmi.
Rimango immobile a fissarlo, e penso che ancora una volta mia ha chiamata per nome.
"Si, si professor Fhuler."
"Molto bene. Sono sicuro che la tua relazione sarà eccellente. Non ho dubbi su questo" mette le mani dentro le tasche e si volta " ci vediamo a lezione signorina Prescott"
Dio santo.solo ora sto riprendendo a respirare. Ma che cavolo mi prende. Mi guardo intorno per vedere se qualcuno ci ha visti, e per fortuna non noto nulla. O magari apparentemente non noto nulla, fino a che intravedo la figura di qualcuno appoggiata a un albero, con una sigaretta tra le mani. E chiamatelo istinto, chiamatelo sesto senso, ma quando il mio cuore comincio a battere all'impazzata, allora ne riconosco i segnali. E in questo momento c'è solo una persona in grado di far impazzire così i miei battiti.
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Light blue
RomanceQuando la vita ti pone davanti a delle scelte, non puoi farci nulla. Devi chiudere gli occhi e affrontare la realtà. A volte è facile, a volte ci sono degli ostacoli da superare. E tra tutti gli ostacoli che Melody si è ritrovata ad affrontare, non...