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Resto incollata alle sue labbra, mentre sento la porta chiudersi con uno scatto. Mi sento trascinare in casa, mentre indietreggiamo sempre di più, fino a che la mia schiena tocca il tessuto del divano. E non sento solo quello.Dentro di me ogni cosa arde, e un fuoco avvampa nella mia pelle. Non so nemmeno io cosa sto facendo, so solo che non voglio staccarmi da lui, dalle sue labbra, dalle sue mani che senza pietà scoprono quello strato sottile di pelle che ho tra la canottiera e i pantaloncini.

Ci stacchiamo solo un attimo per riprendere a respirare, ma solo ora mi rendo conto che il respiro dipende dal suo contatto.si, perché quelle labbra sono come aria per me.

Si avventa di nuovo su di me, e solo quando sento la sua mano avvicinarsi ai miei pantaloncini la blocco.

Mi guarda negli occhi come per chiedere spiegazioni, ma non ho una spiegazione in questo momento. Devo ancora capire cosa mi sta succedendo, figuriamoci tutto il resto. E solo in quel momento vedo i suoi occhi cambiare, come se si stesse riprendendo da uno stato di trans, e solo ora riesce a capire quello che realmente sta succedendo.

Si stacca bruscamente da me, e si porta una mano tra i capelli tirandoli indietro. E il suo distacco non so come interpretarlo, so solo che ricomincerei. E mi pento subito dei miei pensieri, rimproverandomi di aver perso il controllo come una ragazzina.

"Cosa hai fatto alle mani?" gli guardo le mai ancora sporche, segno di uno scontro, e vorrei tanto sapere cosa diavolo è successo

"Non sono cazzi tuoi" mi risponde scontroso

Che cosa ha detto?

Mi alzo dal divano e vedo percorrere le sue pupille sul mio corpo. So di non essergli indifferente, così come non lo è a me.

"Si che sono cazzi miei Liam. Sei arrivato a casa mia, fiondandoti dentro e baciandomi. Come minimo, ho diritto a una spiegazione" gli dico andandogli davanti

"Questa è anche casa di mia sorella, nel caso tu l'avessi dimenticato" sfila una sigaretta portandosela alla bocca.

E Dio, non ci vedo più..gli sfilo la sigaretta dalla bocca buttandola dalla finestra, e lo vedo immobile a fissarmi come se non credesse nemmeno a lui a quello che ho appena fatto.

"Ma che cazzo fai?" urla verso di me.

"No Liam...che cazzo fai tu?" e il mio urlo è decisamente più elevato dal suo. E solo in quel momento rimaniamo in silenzio guardandoci truci.

Si porta di nuovo una mano tra i capelli, e quel gesto mi fa capire che è decisamente nervoso. Non solo lui sta imparando a conoscere l'altro.

Mi avvicino lentamente e gli prendo le mani girandole verso di me. Lo guardo, e per un attimo mi sento mancare la terra sotto i piedi.

I suoi occhi si spostano velocemente sulle mie labbra, e non lo fermerei se dovesse riprendere a baciarmi di nuovo.

"Vieni...hai bisogno di disinfettare queste ferite" gli dico piano abbassando lo sguardo.

"Vuoi giocare al dottore e paziente?" sorride di sbieco

"Si...cioè no.... " mi manda completamente in tilt...dannato lui "Non fare lo scemo, dai vieni" gli prendo la mano e lo trascino con me verso l'isola della cucina. Sono completamente in imbarazzo, e quando mi volto per cercare del disinfettante negli sportelli della cucina, mi sento come se mi stesse spogliando con il suo sguardo. E forse è quello che sta facendo...visto che lo sorprendo a guardarmi il fondo schiena.

Gli prendo entrambi le mani e comincio a tamponare con del cotone. Guardo le sue mani, e solo ora mi rendo conto di quanto siano grandi e muscolose. Ogni sua vena contorna le sue dita che ne risalta la forza, fino a legarsi con il braccio come se fossero delle corde solide e robuste. Non mi accorgo che oltre a disinfettarlo, tocco quelle vene, e ne sento la sporgenza che mi procura un brivido su tutta la schiena.

E so che se ne è accorto

"Come te le sei procurate?" gli chiedo, sperando di ottenere una risposta questa volta

"Non vuoi veramente saperlo" dice con voce roca.

Respiro a malapena, e quando gli guardo quelle labbra, un calore invade il mio corpo.

Dio Mio... ma che mi sta succedendo?

Decido di staccarmi subito, altrimenti qui finisce male. Questo non è un uomo qualunque, questo è un animale.

È solo quando sento la porta aprirsi bruscamente che mi allontano definitivamente.

E vedo Thomas insieme a Evelyn.

Cazzo!

"Evy... " e spero che non giudichi quello che vede. O meglio...non ci sarebbe nulla di male nel disinfettare delle mani a un ragazzo, non che sia il fratello della mia migliore amica, che ho baciato per ben tre volte. Mi sento veramente uno schifo.

"Mel...tutto bene?" chiede guardandoci entrambi.

"Che cazzo hai combinato Liam?" tuona Thomas guardandolo torvo.

Balzo in aria nel sentire quella voce...Non è il Thomas che ho conosciuto.

Liam si alza dallo sgabello uscendo veloce dalla casa. E guardo la scena che ha dell'incredibile, quando Thomas lo ferma con la forza cercando di bloccarlo.

"Dove cazzo credi di andare? Ti rendi conto di quello che hai fatto?" gli urla addosso

"Lasciami subito Thomas...non è giornata" e la sua sembra proprio una minaccia...anzi lo è

"Altrimenti cosa fai? Picchi anche a me? Dai amico...forza, abbi le palle di prendermi a pugni"

Ma che cosa sta succedendo?

E quando vedo arrivare anche tutti gli altri, capisco che la situazione è più grave di quello che penso.

"Evy...ma che sta succedendo?" chiedo

Evelyn sta in silenzio guardando il fratello,e nei suoi occhi  posso giurare di intravedere delle lacrime.

E più li guardo, più mi convinco che qualcosa è successo nella loro famiglia.

"Dai...Liam...dì cosa è successo?" sputa fuori Thomas.

Non lo avevo mai visto così incazzato, e devo ammettere che comincia a farmi un po' paura.

"Ti vuoi beccare un altra denuncia Liam? Dimmelo cazzo se vuoi finire di nuovo dentro"

Che cosa?

Rimango immobile, ferma come un blocco di ghiaccio. Cosa significa questo? Liam è stato in galera? E perché?

Sono pietrificata. Avrei mille domande da chiedergli, ma in questo momento riesco solo a guardare i suoi occhi che si incastrano nei miei.

Cosa nascondi Liam?

"Fatti i cazzi tuoi Thomas." e sento la sua voce che rimbomba

"Ragazzi finitela...non serve a niente picchiarvi l'uno con l'altro." e solo in quel momento interviene Andrew guardandoli torvi.

"Forse non ci siamo capiti... non me ne frega un cazzo se prende a pugni qualcuno...non se questo qualcuno è uno dei nostri"

Chi? Chi ha preso a pugni?

"Non può beccarsi un'altra denuncia, e lo sappiamo tutti molto bene. E non voglio vedere il mio migliore amico sbattuto dentro" gli punta un dito contro.

Mi volto a guardare Evelyn, che a sua volta incrocia il mio sguardo. E mi sento in colpa per non averle confidato nulla

"Mi dispiace Mel"

Ma di cosa si dispiace? Dovrei essere io quella a chiederle scusa, e poi sono troppo concentrata a capire con chi ha fatto a pugni.

"Ragazze state bene?" ci chiede Julia sorridendo.

"Si" rispondiamo entrambe

"Ci ha raccontato tutto Cole."

Cole? No, non è possibile

Lo guardo e quando noto un ghigno sul suo volto allora capisco tutto. E' Cole, ha picchiato Cole.

Ma perché? Perché l'ha fatto?

Lo vedo allontanarsi sbattendo forte la porta, e rimango ferma sul posto, e quando gli occhi di Thomas puntano su di me, allora tutto mi è più chiaro.

E, si... adesso le spiegazioni le pretendo.

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