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"Sono il professor Fhuler, e vi seguirò durante questo percorso letterario"

Ora capisco le voci che giravano riguardo queste lezioni. L'uomo che ho davanti a me tutto sembra, tranne che un professore...se poi vogliamo anche metterci che insegna letteratura, allora è proprio il top. Noto gli sguardi assolti delle mie compagne, e mi chiedo quale sia il reale scopo della loro iscrizione a questo corso. Non credo siano interessate alla materia...credo piuttosto vogliano sfoggiare le loro intenzioni sul personaggio di fronte a me.

Non posso di certo pensare il contrario.è veramente un bel ragazzo. Ma per quanto mi riguarda sono qui per il corso e non per un bel visino.

"Vi prego di rimanere concentrate durante la mia lezione. Deduco dai vostri sguardi che l'interesse verso la mia materia vada ben oltre alle lezioni, ma vi informo fin dal principio che chiunque a fine anno non passi l'esame, non riceverà nessun credito. Quindi vi consiglio di applicarvi" il suo discorso non fa una piega. "Molto bene. E per fare la vostra conoscenza vi chiedo fin da subito una relazione. Il tema principale saranno le emozioni. Voglio sapere ogni cosa...ciò che pensate, ciò che provate, ciò che vi rende felice e ciò che probabilmente vi logora dentro" cammina tra i nostri banchi, scendendo e salendo con estrema cauta i gradini che ci separano dalla sua cattedra. Ci scruta con lo sguardo, ad alcune noto pure mandare un'occhiata per il loro ansimare davanti a lui.

Il tema che ha scelto è veramente importante. Tutti noi abbiamo delle emozioni, e ognuno di noi le manifesta in maniera diversa. Non sarà facile affrontare questo tema, ma non vedo l'ora di cominciarlo.

"I ricordi, sono quelle le maggiori emozioni che abbiamo." e quando dice questa frase mi blocco, sentendo i suoi occhi su di me.

I ricordi...io vivo solo di quelli.

Perché mi sta guardando? Perché mi fissa in quel modo come se volesse conoscere i miei pensieri più nascosti.

"Per oggi può bastare.voglio la relazione qui sulla mia scrivania tra un mese. Arrivederci a tutti" e mentre prende la sua cartellina lo vedo dirigersi fuori dall'aula, e solo all'ora riprendo a respirare.

"Ehi...hai visto come ti guardava il professore'" mi sorride la ragazza di poco fa " scusami, non mi sono ancora presentata. Mi chiamo Karen"

"Io sono Melody.e riguardo alla tua affermazione di prima, credo sia stata solo una coincidenza. Ha guardato tutte" in effetti è stato così.

Mi alzo per raggiungere l'uscita e noto Karen saguirmi.

"Che lezioni hai adesso?" mi chiede affiancandosi a me.

"Credo di avere un'ora libera" le sorrido continuando a camminare.

So bene come passare il mio tempo libero

"Peccato. Io adesso ho lezione. Possiamo vederci per il pranzo?"

"Certo....ci vediamo più tardi"

La saluto e mi dirigo verso il giardino dietro la biblioteca. Quel posto mi mette tanta tranquillità. Mentre vago per i corridoi della Ucla diretta verso la mia meta, mi sento chiamare da lontano. Mi volto e vedo Evelyn dirigersi verso di me evitando tutte le persone che si pongono davanti.

"Mel..." è senza fiato...la guardo e mi viene da ridere nel vederla in quello stato." Ho corso come una matta. Ti ho vista uscire dall'aula di letteratura, ti ho chiamata ma non mi hai sentita"

"Scusami Evy..non ti avevo nemmeno sentita. Ho conosciuto una ragazza nuova e mi sono trattenuta a chiacchierare un attimo con lei. Ci siamo promesse di vederci durante il pranzo." le spiego con calma.

"Davvero....perfetto, così conoscerà il resto del gruppo"

" Ehilà bellezze" i ragazzi si affiancono a noi sorridenti.

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