Sapevo di avere gli occhi puntati di tutte le persone presenti. Ero nel mio mondo, ero dove volevo essere. Avevo quasi dimenticato cosa si provasse a stare sul ghiaccio e danzare come se non ci fosse fine. Nonostante Mason non fosse con me, percepivo la sua presenza, e non solo quella.
Subito dopo aver fatto un doppio axel i miei occhi puntarono verso i suoi che mi guardavano attentamente. Aveva una sigaretta in mano e i suoi occhi erano socchiusi, come se volesse scrutare ogni mia minima parte. Una leggera musica era partita, e improvvisai una coreografia. Sorridevo, nonostante ancora sentissi un macigno sul petto, e sapevo perfettamente chi ne fosse il colpevole. Improvvisamente mi girai, e vidi accanto a me un ragazzo che cercava di stare al passo.
Ne fui contenta, e quando sentii prendere le braccia, capì cosa volesse fare. Mi sollevò senza problemi, portando le mie ginocchia all'altezza delle sue spalle.
Anche Mason lo faceva ogni tanto, ma con lui facevo anche cose molto ben più pericolose. Ricordo molto bene a ogni fine gara, le strilla del nostro allenatore. Ogni volta gli facevamo arrivare il cuore in gola, e i telecronisti dopo una lunga serie di imprecazioni, rimanevano sempre con il fiato sospeso.
Oh, si...le ricordo molto bene quelle gare. E tutti gli allenamenti che facevamo. Vivevamo per quello.
Passavamo ore e ore ad allenarci, a inventare nuove coreografie e passi.
Appena finita la musica, mi fermai insieme a questo ragazzo.
"Uao.sei fantastica" il suo sorriso è davvero contagioso, e per un attimo mi fa completamente dimenticare tutti i miei problemi.
"Grazie...anche tu sei stato molto bravo"
"Meeel" mi sento chiamare dai ragazzi e li raggiungo "E' stato un piacere, Mel" mi sorride andando via.
"Cavoli.....sei stata stupenda, eccezionale, mitica" saltella Julia mentre batte le mani come se stesse per scartare il suo regalo a Natale.
Mi siedo, e tolgo i pattini. Credevo che ne avrei sofferto una volta entrata in pista. Invece una carica di positività mi ha investita, un calore che non so spiegare. Per un attimo ho davvero pensato che Mason fosse vicino a me, e magari chissà, lo è stato davvero. Forse è stato proprio questo quello che mi ha spinta a pattinare, e in parte devo anche ringraziare questi ragazzi.
"Non posso crederci che la mia migliore amica e una delle campionesse del pattinaggio" Evy mi abbraccia entusiasta.
"Ma dì un po'...chi era quel ragazzo carino che ha pattinato con te?" mi chiede Julia interessata sull'argomento.
Rido, perché so che in fondo lo fa per provocare Andrew, e di fatti il suo volto parla chiaro.
"Veramente non lo so. Non sono riuscita neanche a chiedergli come si chiama" mi volto per cercare la sua figura, ma quel ragazzo sembra praticamente sparito.
E ora che ricordo, anche Liam era qui. Subito con gli occhi punto verso il luogo dove lo aveva visto, ma di lui nessuna traccia.
"Che ne dite se andiamo a bere qualcosa di caldo?" propone Nancy
"Si, io sto morendo di freddo"
"In effetti, potremmo andare nello stesso locale di ieri"
"Vi raggiungo tra poco ragazzi. Consegno queste al custode e sono subito da voi"
Mi avvio verso la casetta di legno posta per i pattini
"Tu devi essere Melody Prescott" mi dice il signore dietro il bancone
"Si...sono io" ogni volta che qualcuno mi riconosce mi sento alquanto a disagio. Nonostante io sia abituata ai riflettori, la parte timida che è in me emerge.
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Light blue
Roman d'amourQuando la vita ti pone davanti a delle scelte, non puoi farci nulla. Devi chiudere gli occhi e affrontare la realtà. A volte è facile, a volte ci sono degli ostacoli da superare. E tra tutti gli ostacoli che Melody si è ritrovata ad affrontare, non...