13. Balli proibiti

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Nota importante (o quasi)
La canzone in intro è quella che ho scelto per la discoteca, anche se è uscita nel 2017 e la storia è ambientata tra il 2015 e il 2016 (quindi tecnicamente non era ancora uscita) è proprio quella che fa da sottofondo in una delle scene che leggerete tra poco. 
Buona lettura e buona domenica


"Le sigarette no e da bere sì?" sento sbraitare ad un palmo dal mio orecchio qualche minuto dopo, da quell'unica voce graffiata in grado di farmi salire il cuore in gola in un solo misero istante. Quando mi giro, Damiano non è più in mezzo alla folla a ballare, con gli sguardi famelici di due o tre ragazze piantati addosso, ma è ad un passo da me, si è chinato per farsi sentire meglio e il suo ciuffo è sceso verso il basso, prima che lo riportasse al suo posto con un gesto della mano. Dopo qualche secondo, che ho impiegato a stanare il senso della sua frase e far funzionare il mio cervello, gli spiego che le mie intenzioni erano di prendere una semplice coca cola, dato che gli alcolici non me li avrebbero sicuramente serviti, perché – come gli ho già detto una volta – siamo minorenni ed è illegale. Lui però non vuole credermi e ridendo mi obbliga a chiedere una birra al barman che qualche secondo dopo si presenta davanti a noi, pronto a prendere la nostra ordinazione. Ovviamente fallisco miseramente: dopo la mia richiesta il ragazzo oltre il banco, invece di girarsi ed estrarre la birra dal frigo, mi domanda con superiorità: "quanti anni è che hai, tesoro?" e sento sprofondare la mia autostima nel pavimento. Borbotto "non abbastanza..." e mi viene restituito il cartellino del drink omaggio, intanto che cerco il coraggio di riportare gli occhi su Damiano, che si è goduto tutta la scena ridendo divertito alle mie spalle. Vorrei solo che anche lui non dimostrasse più dei sedici anni che abbiamo, per vederlo nella mia stessa situazione. È ovvio però che non succederà, almeno non stasera, perché quando si fa avanti e chiede un gin tonic al barman, questi non esita un attimo a prepararglielo.

"Grazie eh..." bofonchio ancora rassegnata e anche un po' offesa dal fatto che si prenda gioco di me in questo modo.

"Guarda che è per te" afferma quando il bicchiere giunge nelle sue mani e così me lo mette davanti, con la cannuccia nera poco distante dalla mia bocca semiaperta. L'odore acre dell'alcol invade le mie narici e sono costretta a far finta di niente, cercando di non storcere il naso infastidita, se non voglio che lui mi punzecchi per tutta la serata, per la mia completa inadeguatezza alle feste.

"Ma a me non piacciono i super alcolici..." confesso non sapendo che altro dire, essendo rimasta un po' stupita dal suo ultimo gesto. Prima mi sfotte e poi mi offre da bere?

"Cos'è che vuoi allora, principessa?"

"Una Peroni" dichiaro io cercando di non dare troppo peso al modo in cui mi ha chiamata, con il suo solito tono ironico. È la stessa birra che mi faccio prendere sempre da Vitto quando siamo in giro, è quella che piace a lui, non ricordo di averne provate tante altre. Se il barman fosse stato un po' più intelligente, probabilmente si sarebbe fatto due conti e avrebbe capito che questo ordine era per me, che non sono invecchiata di due anni nel giro di un minuto; invece dopo che Damiano gli ha passato il cartellino del drink, che ha sfilato dalle mie dita, la birra è giunta immediatamente nelle sue mani per poi passare alle mie. Per qualche secondo aleggia il silenzio tra di noi, a parte per la musica assordante che non accenna a far smettere di tremare le casse poco più in là. Damiano sta bevendo a sorsi lunghi il gin tonic che aveva ordinato per me, avvolgendo strette le labbra intorno alla cannuccia nera e osservandomi mentre cerco di non fare danni nel bere la mia birra.

La sua camicia che all'inizio della serata era capillarmente abbottonata, fino all'ultimo bottone, ora è aperta per metà, così da farlo sembrare ancora accaldato dal ballo di poco fa. La sua solita fretta oggi sembra rallentare, ma ho ancora paura che mi sfugga, vorrei tenermelo per sempre, così decido di dire la prima cosa che mi viene in mente, sperando di trattenerlo.

Damiano | Limerenza e DissimulazioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora