Pov's Anna
È passata una settimana da quando Gilbert ha lasciato Ruby. Ovviamente le ragazze non mi degnano di uno sguardo. L'avevo immaginato...
Ho avuto modo di conoscere meglio Gilbert. Mi piace la sua presenza. È rassicurante. Passo il tempo anche con Cole. Jerry si è trovato degli amici quindi non stiamo più tanto insieme. Gilbert comunque non sopporta più di tanto Cole.Ora sto nel mio letto. Sto dormendo ma un incubo mi si fa spazio nella mente. Vedo due figure e una macchina venire incontro.
"No!" Urlo inconsciamente nel sonno iniziando ad agitarmi.
Mi sveglio di scatto e vedo Jerry accanto a me.
"Anna..." mi chiama.
Io sto ancora agitata, lo guardo e lo abbraccio.
"Jerry" mi fiondo tra le sue braccia e piango.
"È solo un incubo Anna. È finito"
"Jerry... era un incubo sui nostri genitori. Potrebbero stare in pericolo"
"Anna forse è perchè senti molto la loro mancanza"
"Ma io ho paura"
"Non averne, per favore" mi abbraccia "Resto qui"
Io mi sdraio e lui fa lo stesso; tenendoci per mano ci addormentiamo.
Il mattino seguente mi sveglio controvoglia e vado a scuola poco motivata.
Incontro Gilbert al solito armadietto e ci salutiamo.
Lui sembra accorgersi della mia malinconia e infatti mi chiede: "Anna, stai bene?"
"Sì" rispondo io cercando di sorridere.
Il pensiero dei miei genitori non riesce ad andare via dalla testa. Lui è perplesso ma non dice nulla. Forse è meglio così...
Andiamo insieme in classe e saluto Cole per poi prendere posto. La lezione incomincia ma oggi non mi sento di rispondere alle domande del professore e neanche di essere in competizione con Gilbert.
Sento lo sguardo di quest'ultimo fisso su di me ma non riesco a guardarlo e faccio finta di ascoltare il professore alla lavagna.
Finite le lezioni andiamo in sala pranzo. Sento sempre lo sguardo di Gilbert puntato su di me ed io faccio finta di niente. Lui si è riconciliato in un certo senso con Ruby e le ragazze dicendo di rimanere amici come prima. Io però noto la tristezza di Ruby e la rabbia di Josie nei miei confronti. Diana sembra rassicurarmi con lo sguardo.
Oggi mi sono seduta con loro. È una giornata molto silenziosa. Infatti nessuno parla al tavolo, persi nei propri pensieri.
Ad un certo punto vicino a noi passa Cole e Josie Pye lo ferma: "Vuoi sederti con noi al tavolo?"
Come? Josie Pye gli ha chiesto di unirsi a noi? Forse non è davvero gentile e ha qualcosa in mente...
Cole non sa che rispondere e balbetta: "Oh, ehm... io..."
Mi guarda e poi accetta sedendosi accanto a Josie con il vassoio in mano. Ovviamente le ragazze, come hanno fatto per me, hanno iniziato a fare domande di continuo anche a Cole e alla fine Diana interrompe quel discorso con una richiesta: "Ragazzi volete venire a casa mia stasera? Organizziamo un piccolo party tra di noi. Non ditelo a nessuno, ok? Non si sa mai si presenta tutta la scuola"
Tornata a casa vado in cucina e dico a Jerry che vado a casa di Diana.
"Ah, da Diana?" Mi chiede sorpreso.
"Sì, perché?" Domando perplessa.
"No, niente..." cerca di deviare il discorso ma non sono intenzionata a farglielo deviare.
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Sei sempre stata tu
FanfictionFanfiction sulla serie "Chiamatemi Anna" Trama: La vita di Gilbert Blythe, liceale diciottenne, sembra scorrere tranquillamente come sempre tra amici, scuola e divertimento. È il più conteso tra le ragazze della classe. Ha una ragazza ed è convinto...