<<La vita mi sembra troppo breve per spenderla ad odiare e a tener conto dei torti altrui>>
Pov's Anna
Apro piano gli occhi e mi accorgo che è già mattina.Sono assonnata e a fatica riesco a mettere a fuoco dove mi trovo e che sto facendo.
Sento qualcosa che mi cinge il fianco e un petto forte sotto le mie mani.
Appena risveglio la mia mente spalanco gli occhi e alzo leggermente il busto per guardare Gilbert mentre dorme.
Sono arrossita a notare che eravamo ancora senza maglia.
Gli tocco la mano. Com'è grande.
Continuo ad accarezzargli il braccio fino ad arrivare alle guance morbide.
Lui inizia a muoversi un po' e quando apre gli occhi ritraggo la mano velocemente.
"Anna" dice piacevolmente sorpreso.
"Girati!" Dico tirando la coperta per coprirmi.
"Cosa?" Mi chiede lui perplesso "ma ieri..."
"Sì lo so" mi affretto a dire imbarazzata spostando una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
Sorride divertito e si alza per poi prendere la sua maglia.
Anche se cerco di non guardarlo non posso. È troppo bello.
Sembra accorgersi del mio sguardo e mi sorride avvicinandosi al mio viso.
"Scusa io..." tento di dire ma mi ferma con un bacio.
"Buongiorno Anna"
Si comporta come se non abbia detto niente. Meglio così. Sono una tale imbranata in queste cose. È meglio se mi vesto anche io.
"Jerry non ha fatto altro che chiamarmi" informo Gilbert prendendo lo zaino.
"Già. Ti sei scordata di chiamarlo"
"Mi ucciderà"
"Gli spiegherai tutto" afferma Gilbert accarezzandomi la guancia.
Gli sorrido e saliamo sul motore.
Provo le stesse sensazioni di ieri ma oggi posso ricordare ciò che stavamo per fare la sera precedente.
D'istinto appoggio la guancia sulla schiena di Gilbert come per nascondermi.
Ma una domanda mi ronza nella testa: se Billy non mi avesse chiamata io sarei riuscita ad andare avanti o avrei avuto paura?
Ci penso un po' ma quando arriviamo a scuola scaccio quelle domande e mi tolgo il casco.
Gilbert mi mette un braccio intorno alla spalla e all'ingresso incontriamo come sempre le ragazze intente a parlare. Josie non sembra esserci nemmeno oggi.
"Ciao ragazze" le saluto.
"Ciao Anna" mi salutano a loro volta.
"Josie non viene neanche oggi?" Chiedo.
"Dovrebbe venire... almeno così mi aveva detto" spiega Jane.
Annuisco piano e saluto Cole da lontano sorridendo quando lo vedo.
Gilbert rimane a parlare un po' con le ragazze per poi andare dai suoi amici ed io vado da Cole.
Lo abbraccio e mi chiede: "pronta per oggi? Incominciano le prove di teatro!"
"Sì! Non vedo l'ora!"
"Posso accompagnarti in classe ora?" mi domanda "sempre se a Gilbert non dispiace"
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Sei sempre stata tu
FanfictionFanfiction sulla serie "Chiamatemi Anna" Trama: La vita di Gilbert Blythe, liceale diciottenne, sembra scorrere tranquillamente come sempre tra amici, scuola e divertimento. È il più conteso tra le ragazze della classe. Ha una ragazza ed è convinto...