22- Un bacio indimenticabile

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Pov's Anna
Una nuova giornata è iniziata. Mi sento bene più che mai!

Quando faccio colazione controllo i messaggi al cellulare. Sono da parte di Gilbert.

Ti vengo a prendere io con la moto stamattina❤. Non scappare via, eh

Gli rispondo che non lo farò e riferisco tutto a mio fratello.

"Sono contento che siate tornati insieme tu e Gilbert"

Ho ancora il sorriso stampato in faccia e lui non può che notarlo e scuotere la testa ridendo.

"Si vede così tanto che lo amo?" Chiedo.

"Solo un pochino" mente ridendo.

Quando finisco la colazione gli domando: "e tu? Vuoi parlarmi di Diana?"

Diventa rosso all'improvviso. Sapevo di provocargli questa reazione.

"Che cosa dovrei dirti su lei, scusa?"

"Che ti piace e che ogni volta che la guardi diventi rosso e balbetti"

"Ma smettila. Fantastichi troppo. Torna con i piedi per terra"

"Che cosa ti spaventa?" Continuo a chiedergli curiosa.

"Nulla..." si ferma e poi continua "non la conosco bene e poi è così dolce e gentile... ed è così bella"

Alzo gli occhi al cielo ridendo.

"Ne sei innamorato, questo è poco ma sicuro. Dai, ammettilo. Sono tua sorella!"

"E va bene. Lo ammetto, mi piace. Ma non provare a dirglielo, ti avverto"

Porto una mano alla fronte come un soldato: "agli ordini, capo"

Ridiamo quando sentiamo il campanello suonare.

Saltello emozionata come una bambina e mi precipito alla porta dopo aver preso la giacca.

"Gil!" Esclamo felice mettendogli le braccia al collo.

"Wow, anche io sono felice piccola, ma non ti avevo mai vista così!" Dice sorridendo.

"E non ti piace?"

"Ma certo che sì. È bello sapere che stai bene"

Il mio cuore perde un battito e lo bacio.

Il sapore delle sue labbra è qualcosa di straordinario; soprattutto come ricambia il bacio e come mi abbraccia.

Mi sento bene con lui. Posso sembrare pazza ma sono sicura che è la mia anima gemella e l'amore della mia vita.

Vorrei che il tempo si fermasse ora ma purtroppo ferma il tutto mio fratello che esce dalla porta.

Ci guarda e noi ci scostiamo imbarazzati.

Anche lui è in imbarazzo ma poi dice scherzando: "e dai ragazzi. Non sono nato ieri. Non dico niente"

Gli sorridiamo e poi Gilbert mi porge il casco.

"Ti fidi di me?"

Mi ricorda la prima volta che mi diede il passaggio in moto. Gli sorrido e annuisco salendo sul motore.

Lui infila la chiave e accende il motore.

Sono un po' agitata ma non tanto perchè mi fido completamente di lui. Gli circondo il busto e posso sentire il suo fisico forte e scolpito.

Per un secondo l'ho immaginato senza maglia ma subito sono arrossita e ho distolto quel pensiero dalla mia testa. Da quando sono così? Che imbarazzo.

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