Pov's Anna
Mi risveglio con la testa dolorante e impiego non poco a mettere a fuoco la realtà. Sono nella mia stanza da letto. Mi sento stordita, come se avessi un martello che continui a battere nella testa.La porta della camera si apre e Jerry appare venendomi subito incontro.
"Jerry..."
"Ti ho portato dell'acqua, Anna, e dei pancake"
Gli sorrido ancora assonnata e mangio tutto in poco tempo.
"Cosa è successo ieri sera?" gli chiedo subito curiosa.
"Ti sei ubriacata e il tuo ragazzo ha fatto in tempo a portarti via prima che commettessi qualche sciocchezza"
"Gilbert..." dico con aria sognante.
"Non c'è da scherzare Anna" mi ammonisce Jerry "poteva accaderti davvero qualcosa di brutto"
"Scusa..."
"Riposati, dai"
Lo abbraccio e si alza dal letto su cui stava seduto andando verso la porta. Prima di chiuderla, però, si gira verso me.
"Avevi ragione. Gilbert è un ragazzo che ci tiene e di cui ci si può fidare"
Sorrido a quell'affermazione e passo un po' di tempo sui social. Apro i "messaggi" e noto un sms anonimo.
Eri molto bella ieri sera.
Rabbrividisco a quella frase. Chi può avere il mio numero? Devo dirlo a Gilbert?
Mille pensieri mi confondono la testa e decido di riposarmi.
Il giorno dopo è Jerry ad accompagnarmi a scuola. Appena usciamo sento lo sguardo di molti su di me.
Spaventata chiedo a mio fratello "ho qualcosa di strano?"
"No Anna. Stai bene"
"Perchè la gente ci sta guardando?" domando sussurrandogli mentre percorriamo il viale verso l'ingresso.
"Non ne ho la più pallida idea"
Ci dirigiamo agli armadietti. Come ogni mattina Gilbert mi si affianca.
"Non ti sei fatta sentire ieri"
Io abbasso lo sguardo e dico solo" ero stanca"
Lui mi alza il mento con due dita e sono costretta ad incontrare i suoi occhi color nocciola.
Sta per dire qualcosa ma sembra cambiare pensiero."Jerry quindi ti ha raccontato?"
Annuisco e rispondo "Ora si fida di te"
"Come stai ora?" mi domanda chiudendo l'armadietto.
"Meglio, ma c'è qualcosa che può farmi stare ancora meglio" gli sorrido.
Lui ricambia e subito mi bacia. I suoi baci sono sempre gentili anche quando li approfondisce. Rispecchiano il suo animo. Gilbert è un ragazzo d'oro, davvero.
Mi viene in mente però quel messaggio del giorno precedente. Devo parlarne con lui ora? Forse è meglio rimandare ad un altro momento.
"Gilbert tu sai perché stamattina tutti mi guardano?"
"Perchè sei troppo bella che è impossibile non notarti" mi dice sorridendo.
"No, sono seria..." dico preoccupata e lui muta espressione "Quindi?"
Lui gira lo sguardo verso un punto dietro me. Mi giro e noto la figura di Billy con un livido alla mascella.
"Billy ha picchiato qualcuno?"
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Sei sempre stata tu
FanfictionFanfiction sulla serie "Chiamatemi Anna" Trama: La vita di Gilbert Blythe, liceale diciottenne, sembra scorrere tranquillamente come sempre tra amici, scuola e divertimento. È il più conteso tra le ragazze della classe. Ha una ragazza ed è convinto...