40- È finita

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<<L’inizio è dolce, assurdo, felice. L’intreccio pieno di buona volontà, forte e carico di tensioni. La fine, una lacerazione>>

Pov's Gilbert
Ieri sera ho incontrato Winifred al parco per caso e abbiamo iniziato a parlare del college, del futuro.

Le ho detto che vorrei entrare in un'università privata e prestigiosa come Harvard e lei mi ha detto che può aiutarmi perchè suo padre conosce il preside della scuola e può mettere una buona parola.

Poi mi ha chiesto di Anna e ha messo in mezzo l'argomento del bacio. Le ho detto che mi dispiace averle mentito ma anche che non è stata colpa mia e lei si è di nuovo scusata.

Quando ci siamo salutati mi ha baciato la guancia con le labbra e mi ha sorriso.
Ci sta provando con me...
Però non posso allontanarla se voglio entrare ad Harvard. Il problema è come dirlo ad Anna...

Vado come ogni mattina a casa sua ma nessuno risponde al campanello.

Dopo qualche minuto Jerry apre la porta. Ha ancora il pigiama e sembra essersi appena svegliato.

"Ehm... c'è Anna?" Chiedo.

Lui diventa ancora più triste e dice: "mi dispiace ma Anna non è qui. Ci vediamo"

Chiude la porta e rimango sconvolto.
Non capisco cosa sia successo. Si sono litigati?

Provo a chiamarla ma non mi risponde.
Inizio a preoccuparmi e riprendo la macchina. Non ho idea di dove possa essere andata ma forse la troverò a scuola.

Pov's Anna
Cole mi ha accompagnata a scuola.
Appena arriviamo ci sono dei chiacchierii perchè di solito arrivo con Gilbert, ma non ne do tanto conto.

Vado verso le mie amiche ma noto tra loro Diana e allora rimango all'ingresso con Cole fino al suono della campanella.

"Non dovresti provare almeno a parlarci?" Mi chiede Cole preoccupato.

"No" rispondo decisa.

Quando entro dentro mi dirigo subito agli armadietti prendendo le mie cose velocemente. Vedo che Gilbert si sta avvicinando e riesco in tempo a chiudere l'armadietto per poi dirigermi in classe.

Lo so, non posso sfuggirgli per sempre ma penso che sia meglio terminare le lezioni.

Quando andiamo verso la mensa mi blocca il polso.

"Possiamo parlare?" Mi domanda sussurrando.

Cole è accanto a me. Io mi libero dalla presa e dico: "non abbiamo niente di cui parlare"

Lui rimane stordito da questa mia risposta. Certo, lui non sa cosa ho sentito.

"Devo dirti una cosa" continua quando mi giro.

"La so già, so già tutto, Gilbert" mi avvicino con le lacrime agli occhi "ma avrei preferito sentirlo da te tempo fa"

Nel frattempo Cole va via e ci lascia soli.

"Io volevo..."

"Sei un bugiardo e a me i bugiardi non piacciono"

"Quindi non ti piaccio?"

"Pensavo fossi diverso, invece sei come tutti!" Esclamo.

Per fortuna gli studenti sono già alla mensa.

Pov's Gilbert
Le sue parole sono come coltelli affilati. Non posso credere che mi stia dicendo davvero queste cose.

"Non lo pensi davvero" dico triste e speranzoso. I miei occhi stanno diventando lucidi. Non ho mai pianto davanti ad una ragazza.

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