11- Incidente

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Pov's Anna
Perchè Billy sia stato sospeso è diventato l'argomento di cui tutti hanno parlato a scuola il giorno dopo l'accaduto.

Il legame tra me e Gilbert si è rafforzato di più in queste settimane. Dopo ciò che aveva tentato Billy sembra che Gilbert non si stacchi più da me.

Questo mi fa sentire bene e protetta.

Mi accompagna sempre a lavoro e mi viene a prendere portandomi a casa.

Ha conosciuto il proprietario del bar: Bash. Da subito sono diventati amici.

Anche tra me e Bash è nata un'amicizia e spesso non mi rimprovera se lascio il mio lavoro 5 minuti per sedermi con il mio ragazzo. Ha notato il legame tra di noi. Io e Gilbert in effetti siamo come una calamita, forze opposte che si attraggono.

Non fa altro che riempirmi di complimenti e mi guarda negli occhi in un modo che solo lui sa fare. Il suo sorriso poi è bellissimo, ed è ancor più bello quando lo dedica solo a me.

I suoi occhi mentre studia dietro gli occhiali sono brillanti ed è bello anche con un' espressione accigliata o le mani tra i capelli quando non capisce qualcosa.

Nel rugby è il più forte e ogni volta che lo guardo dagli spalti mi innamoro sempre di più, soprattutto quando segna per me e mi guarda felice. Sa che io ci sono. E so che lui ci sarà per sempre. Ciò mi basta.

Ora sono nel bar a lavorare. Stasera giocheranno le squadre di Rugby ed io devo creare la coreografia con le cheerleader. Ci siamo allenate molto e faticosamente.

Nel locale entra una donna. Noto Bash puntare subito l'occhio su di lei.

Ha la pelle scura, occhi grandi e labbra abbastanza carnose. Sembra proprio carina.

Bash è praticamente incantato dalla sua figura e la donna si avvicina al bancone, così mi dileguo per farla conoscere a Bash.

"Bash, oggi c'è la partita di Gilbert e devo fare da Cheerleader. Posso lasciarti 20 minuti prima?"

Bash mi guarda con uno sguardo un po' di rimprovero ma poi i lineamenti si addolciscono e acconsente.

Felice lo ringrazio e torno a casa per farmi la doccia e prepararmi.

Gli spalti del campo sono pieni di studenti che tifano sia per una squadra che per l'altra.

Mi dirigo verso Diana e le ragazze un po' agitata.

"Ehi tutto bene? Stai tremando" mi chiede con aria preoccupata la mia amica.

"Tutto bene Diana, grazie. Sono solo un po' agitata"

"Andrà bene, vedrai" mi sorride sincera.

"Non ti sei mai esibita davanti a tutta questa gente?" domanda Josie con una nota di superiorità.

Io scuoto la testa e lei dice "non so come sia possibile che tu sarai la principale..."

Diana le lancia un'occhiata di rimprovero ma Josie sembra non farci caso. Io non reagisco perché ormai sono abituata.

In realtà Josie Pie è cambiata da quando l'ho incontrata. Sembra quasi più gentile a volte.

Noto Cole in lontananza sugli spalti vicini a me scuotere la mano ed io lo saluto compiendo lo stesso gesto.

Lui alza i pollici come per rassicurarmi ed io gli sorrido facendo lo stesso. Ora mi sento più sicura.
Mi giro e vedo Josie Pye che guarda i gesti che ci scambiamo.

Cerco di vedere i giocatori delle due squadre. In una squadra il capitano è Gilbert nell'altra Billy. Spero solo che non si uccidino.

Il biondo sembra notarmi ma non riesce a dire niente perchè ha sul viso ancora un'espressione dispiaciuta.

Mi chiedo come sia possibile che dopo la sospensione l'abbiano ancora accettato come capitano. È assurdo.

La partita sta per cominciare ed intanto io tremo come una foglia.

Gilbert si gira verso me e mi sorride; io ricambio cercando di sembrare più rilassata possibile.

Dai, ce la puoi fare.

Appena la partita incomincia inizio a calmarmi eseguendo la coreografia con le altre.

Vedo Josie Pye ancora invidiosa per il mio posto principale e perchè mi sto muovendo bene.

Nell'ultimo minuto di partita eseguiamo una piramide. Io devo essere in alto.

Con alcune ruote salgo sulle altre e riesco a mantenermi.

Ho provato così tanto questo passo che era impossibile lo sbagliassi.

Vedo il mio ragazzo in lontananza segnare il punto e dopo averlo fatto volta lo sguardo verso me.

Sento però che qualcosa non va perchè sto per perdere l'equilibrio.

Cerco di restare in equilibrio ma cado di schiena. Il colpo ricevuto non mi consente di muovermi.

Intorno a me sento tutto ovattato: la voce delle mie compagne, le persone sugli spalti, il fischio dell'arbitro, e poi Gilbert. Riconosco la sua voce.

Ma non faccio in tempo a dire niente poiché poi diventa tutto buio.

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