Pov's Anna
"Dove vai?" Chiedo a Jerry curiosa."Bash mi ha chiesto di tornare al locale"
"Uno straordinario?"
"Diciamo un aiuto"
"Ti stanca il lavoro?" Domando alzandomi dal divano.
"No no, mi trovo bene"
"Ora però scusa ma devo andare" continua guardando l'orario sullo smartphone.
Annuisco, mi bacia sulla fronte ed esce.
Mi annoio da sola qui. È meglio se chiami Gilbert.
Pov's Jerry
Mi dispiace mentire ad Anna ma Diana mi ha pregato di non dirlo ad anima viva e gliel'ho promesso.Arrivo con la macchina al posto stabilito.
Ho comprato un mezzo di fiori e ho portato con me del cibo.
Spero di non deluderla.Quando la vedo avvicinarsi esco dalla macchina e le apro la porta come un galantuomo. Ha un abito corto aderente rosso senza spalline e una borsa di marca abbinata a dei semplici tacchi neri.
"Buonasera principessa. Stasera è particolarmente splendida" la saluto sorridendo.
Lei ricambia e mi saluta a sua volta.
"Dove mi porta stasera?" Chiede sostenendo il "gioco".
"Lo vedrà presto"
Avvio il motore e guido per la città fino ad una piccola collina da cui è possibile ammirare la città.
"Eccoci arrivati" le dico aprendo lo sportello.
Lei esce e si guarda intorno.
"Wow, che bel posto!"
"Tieni, questi sono per te" le offro il mazzo di fiori che ho comprato.
"Non dovevi..." dice sentendone il profumo.
"Non sono molto esperto in appuntamenti come questi ma cerco di fare del mio meglio" confesso imbarazzato.
"Sei carino, davvero" mi sorride.
Non resisto. La mia attenzione viene catturata da quelle sue labbra morbide messe in risalto dal rossetto.
Le metto le mani sui fianchi e la bacio prima delicatamente e poi sempre più appassionatamente.
Lei dischiude la bocca permettendo l'accesso alla lingua.
Non riesco a fermarmi. È troppo bella e mi piace troppo.
"Ti amo" mi lascio sfuggire tra un bacio e l'altro.
Lei si ferma facendomi rimanere perplesso.
La sua mano è sul mio petto. I suoi occhi sono incastrati nei miei.
"Io... io devo parlarti"
"Mi fai preoccupare così. Di cosa si tratta?" Le chiedo curioso.
Mi prende la mano e ci sediamo su un asciugamano da spiaggia che ho portato.
"Ecco..." inizia torturandosi le mani "mi vergogno così tanto!"
Si porta le mani alla faccia nascondendola.
"Di cosa? Che stiamo insieme?"
Lei subito mi guarda e domanda:" no, come lo puoi pensare?"
"Scusa..."
"Sono i miei genitori" dice infine "sono così antichi... non accetterebbero la nostra relazione"
"Perchè no?"
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Sei sempre stata tu
FanfictionFanfiction sulla serie "Chiamatemi Anna" Trama: La vita di Gilbert Blythe, liceale diciottenne, sembra scorrere tranquillamente come sempre tra amici, scuola e divertimento. È il più conteso tra le ragazze della classe. Ha una ragazza ed è convinto...