Pov's Anna
Sono in camera mia sdraiata sul letto con il computer. Oggi è sabato perciò niente scuola. Al lavoro ci vado più tardi. Mentre sto navigando su internet mi arriva un messaggio da parte di Diana."Ciao Anna"
"Ciao Diana"
"Allora... hai deciso cosa indossare alla festa?"
"Sinceramente no"
"Come no? Anna, è stasera. Si tiene in discoteca e staranno tantissimi ragazzi. Beh, certo, tu sei impegnata con Gilbert. Però vestiti bene; mi raccomando"
"Diana io in realtà non ho un vestito che possa andare bene"
"Ah... Beh, nessun problema. Vieni a casa mia. Ho due armadi colmi di vestiti. Ti aspetto"Mi alzo dal letto, prendo la borsa e corro giù dove trovo Jerry intento a cucinare.
"Jerry!" lo chiamo.
Lui si gira e mi chiede "dove stai andando?"
"A lavoro. Poi devo andare da Diana per la festa di stasera"
"Ah, già... me ne ero dimenticato..."
"Ti stai dimenticando anche di togliere i muffin dal forno" lo avviso.
Lui si gira e apre subito il forno.
"Menomale che mi hai avvisato, Anna"
"Niente. Ti voglio bene. Ciao!"
Esco di casa e mi dirigo al bar dove lavoro fino alle 20. La festa è alle 22. Ho due ore per fare tutto. Devo correre da Diana.
Uscita dal bar vado da Diana arrivando col fiatone.
"Anna che è successo?" Mi chiede quando apre la porta.
"Scusami Diana, vengo dal lavoro ed era tardi quindi..."
"Ho capito, dai, entra"
Entro in casa sua. È davvero bella. Deve essere molto ricca.
"Mi stavo preparando. Vieni di sopra. Tu nel frattempo puoi scegliere il vestito"
"Va bene, grazie Diana" la abbraccio e lei ricambia.
"Figurati Anna. A cosa servono le amiche altrimenti?"
Ridiamo ed andiamo nella sua camera. Sembra quella di una principessa. Mi incanto a guardarla. Apro gli armadi e trovo tantissimi abiti.
"Sono tutti tuoi?" Le domando spalancando gli occhi.
"Già" risponde annuendo.
"Sono bellissimi"
"Mi fa piacere che ti piacciano. Puoi provarli anche tutti se vuoi"
Diana si siede su una sedia ed io ne provo molti. Alla fine riesco a trovare quello giusto per me.
"Sei fantastica Anna, Gilbert impazzirebbe e sarebbe anche geloso degli altri ragazzi che ti verranno dietro"
Io arrossisco e lei continua "dai, un po' di gelosia non fa male, anzi. Voglio proprio stare a guardare"
Diana successivamente mi trucca e poi indosso i tacchi.
"Oddio, ho paura di cadere, Diana"
"Ahahah. Non preoccuparti. Ora ti ci abitui"
"Non posso cambiare scarpe?"
"Non se ne parla assolutamente. Un bell'abito richiede delle belle scarpe"
"E va bene..."
Lei mi si avvicina mettendomi le mani sulle spalle "Dai dai, che Gilbert non riuscirà a toglierti gli occhi di dosso"
"Smettila" rido.
Quando anche Diana è pronta scendiamo di giù. Anche lei non scherza con l'abbigliamento. Le sta a meraviglia.
"Gilbert deve passarti a prendere?" Mi chiede Diana.
"L'ho avvisato che ero da te. Ha detto che passa da qui e porta anche te"
Infatti in questo preciso istante suonano al campanello. Io e Diana usciamo e troviamo Gilbert fuori dalla macchina ad aspettarci. Lui è davvero bello con quei jeans e quella camicia bianca. Quella camicia è perfetta su di lui.
Gilbert mi guarda incantato, anzi, incantato è a dir poco. Diana si sente leggermente in imbarazzo agli sguardi tra noi due. Si sente la terza incomoda.
"Possiamo entrare?" Chiedo al mio ragazzo.
Gilbert si riprende e in fretta dice "certo. Ciao Diana"
Diana lo saluta sorridendo ed io mi siedo davanti accanto a lui.
Per tutto il tragitto nessuno parla. Arrivati là la prima a scendere è Diana che ci vuole lasciare soli. Gilbert esce e mi apre lo sportello porgendomi la mano.
"Grazie" lo ringrazio rivolgendogli un sorriso.
Quando esco dalla macchina Gilbert mi guarda ancora e non posso che arrossire.
"Sei bellissima" mi sussurra incastrando i suoi occhi nei miei.
Quando entriamo dentro sentiamo la musica e anche puzza di alcool.
Diana nel frattempo ha raggiunto i nostri compagni di classe e si è seduta accanto a Charlie.Dopo aver bevuto un po' ci sediamo al tavolo con gli altri dove Gilbert mi si siede accanto portandomi vicino a sè e cingendomi il fianco con un braccio.
L'unica persona che non vedo tra noi è Billy. Mi sembra strano perché pensavo che ad un tipo come lui le feste piacessero, ma forse mi sbaglio.Al tavolo ci si annoia così Gilbert, notandolo, mi chiede di ballare ed io accetto volentieri. Quando andiamo sulla pista balliamo in sintonia. Sento le sue mani sui miei fianchi. Ci divertiamo molto. Il suo profumo mi inebria, è un buon odore. Gilbert mi bacia ed io ricambio. Spero ovviamente di non essere in mostra perché non vorrei essere il centro dell'attenzione. Arrossisco un po' quando ci stacchiamo e decidiamo di andare a bere ancora un po'.
"Te l'ho già detto che sei bellissima?" Mi chiede mettendomi una mano sulla coscia e sorridendomi.
Io rimango sorpresa ma annuisco arrossendo. Purtroppo dopo aver bevuto dei drink mi inizia a girare la testa.
Torniamo sulla pista a ballare e questa volta Gilbert mi vede molto spontanea. All'inizio mi sorride ma quando vede i movimenti che faccio mi ferma guardandomi.
"Sei ubriaca, Anna?" Mi domanda preoccupato.
"Ma che dici. Abbiamo bevuto giusto un po'"
Lui ovviamente non ci crede e si allontana per prendere la giacca e portarmi fuori, ma una figura mi si avvicina.
Ha un odore diverso dal mio Gilbert. Ha i capelli più biondi e un sorriso strafottente. I nostri corpi sono a stretto contatto. Io non riesco ad essere molto cosciente della realtà e perciò non faccio niente per impedirlo.
"Però... non sapevo fossi così brava" si complimenta Billy ghignando.
Solo in questo momento l'ho riconosciuto. Un pugno lo stende e un braccio mi afferra portandomi via.
"Lasciami" ordino dimenandomi. Ormai non capisco più niente.
Quella figura mi porta con sè in una macchina. Non riesco più a ribellarmi perché la testa ha iniziato a girarmi e mi sono addormentata. Non riesco a capire con chi io sia ma mi sento al sicuro.
STAI LEGGENDO
Sei sempre stata tu
FanficFanfiction sulla serie "Chiamatemi Anna" Trama: La vita di Gilbert Blythe, liceale diciottenne, sembra scorrere tranquillamente come sempre tra amici, scuola e divertimento. È il più conteso tra le ragazze della classe. Ha una ragazza ed è convinto...