27- La chat

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"Oggi hai il progetto?" Mi domandò Fabián subito dopo gli allenamenti mattutini.
"Sì dalle quattro in poi. Perché?"
"Tornai di Fifa da me, appena finisci, vieni. Poi ordiniamo la pizza e mangiamo"
"Va bene" annuii e ci salutammo andando verso le nostre auto. Appena misi in moto mi arrivò una notifica di Instagram. Avevo le notifiche attivate solo per le persone che seguivo o persone da loro seguite, quindi doveva essere qualcuno che anche solo di vista, conoscevo. Pensai a guidare fino a casa per non distrarmi ma appena scesi dall'auto vidi di chi si trattava.

RobertaRaucci vuole mandarti un messaggio.

Entrando nel profilo capii subito chi era: la compagna di classe di Carolina. Aprii la chat e lessi.

Ciao Piotr!
Come stai?

Ciao😁 bene

Stasera vorrei uscire ma non c'è nessuno che può venire a prendermi 😭

chiedi ai tuoi amici

Non possono.. tu puoi aiutarmi?

Non rispondo nemmeno

Dai che ti costa🙄

Non rispondo

Quanti anni hai?

Cerca su Wikipedia

Quasi 25.. e io quasi 19😁

Ciao Roberta, buona serata

Daiiii Piooootr, giuro che non lo dico a nessuno
Dai🙄 per piacere
Solo un drink..
Daiiiiiiiii
😢
👁 visualizzato

Chiusi la chat e disattivai le notifiche.  Credeva davvero che sarei uscita insieme a lei? Eppure non mi sembra di averle fatto capire una cosa del genere, non le ho mai dato confidenza. Misi da parte quella stupidata e pranzai, il pomeriggio venne Carolina e poi andai da Fabián.
"La piccirella non l'hai portata?" Domandò Insigne mentre aspettavamo il nostro turno.
"Non ci vediamo al di fuori del progetto"
"Ah no? E da quando?"
"Da qualche settimana, abbiamo deciso che è meglio così"
"Perché nun ce piaciuto o' finocchio?"
"Ancora con questo finocchio?" Risi ma lui rimase serio.
"Non l'ha voluto? Non mi dire che.." iniziò a fare gesti senza senso, si capiva solo lui come al solito.
"Cosa non ti devo dire?"
"Maro non capisci mai nient o polà" sbuffò e mi sussurrò nell'orecchio "nun ce piace o capitone?"
"Il capitone?" Risposi e lui mi zittì subito.
"Nun alluccà! Ce piace o capitone.." si indicò tra le gambe e capii "oppure chellata cos?" Terminò con un'espressione preoccupata.
"È eterosessuale se è questo che mi stai chiedendo, però non siamo stati insieme"
"No?"
"No. Lavoriamo insieme e basta"
"Mh.. io non ci credo"
"Fai come vuoi" gli diedi una scoppola dietro la testa ma lui non si mosse minimamente anzi, mise ancora di più il dito nella piaga.
"Però ess te piace?"
"È minorenne"
"Rispondi alla mia domanda"
"È una bella ragazza"
"Sì questo lo so ma.. ti piace ti piace? Capisci a me.." mi fece l'occhiolino e altri gesti con le mani per me sempre incomprensibili.
"Sì e non mi succedeva da due anni ma è meglio se non ci penso"
"Perché scusa? Gliel'hai detto?"
"Abbiamo deciso che non è opportuno provarci, sarebbe troppo complicato sotto tutti i punti di vista.."
"Però poi la sera quando ti metti rint o' liett, pensi a lei.."
"Ogni tanto"
"Sempre o polà, ti ho capito. Quando li fa diciotto anni?"
"A novembre"
"A novembre ne riparlate allora"
"Vediamo, non lo so.. lei ha anche il ragazzo"
"Storia seria?"
"Non lo vuole nemmeno"
"Allora non lo pensare proprio" mi tirò a lui dandomi delle pacche sulle spalle "se vuoi una persona, fai di tutto per prendertela" mi disse.
"Sì lo so, più in là vediamo. Grazie dei consigli"
"E di che fra, quando vuoi qua sto lo sai" mi sorrise e poi toccò a noi giocare alla Play.
Giocammo tutta la serata e mangiammo la pizza poi me ne tornai a casa. Forse Lorenzo aveva ragione, dovevo solo aspettare che il tempo passasse e nel frattempo vivere alla giornata al meglio che potevo.

Atelophobia ❆ Piotr ZielińskiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora