Mai visto una casa così enorme. Totalmente nera, il bianco appare raramente. Thomas sembra conoscere perfettamente questa casa, infatti i suoi passi sono decisi e non so dove mi sta portando. Non so neanche dove siamo, in realtà. Giro la testa e trovo un salone a dir poco enorme, con un divano gigantesco. Giro il capo nella direzione opposta e trovo tutt'altro, ovvero una grande libreria antica. Accanto ad essa, sul muro, ci sono dei premi, e sono molti.
Miglior cacciatore del 1998
Miglior pivello d'Italia
Miglior creatura catturata
Non avrei dovuto leggerli. Sono nella casa di un cacciatore? Mi impunto nel terreno e cammino velocemente verso quella libreria. Devo essere sincera, sono così vecchi, così antichi, che li prenderei in mano tutti insieme e me li mangerei con gli occhi. Ma sono più interessata ad altro. Quei riconoscimenti sono decorati in modo impeccabile. Ma non la scritta, come quelli normali, bensì le figure che vi sono state levigate. Oro, oro e una argento. Raffigurano animali, armi e qualche pianta, tutte cose a me sconosciute. Sono in casa del nemico. Perchè mi hanno portata qui? Perchè Thomas mi ha mentito? Dovrei avere paura, ma sono più che altro arrabbiata con me stessa. Guardo i libri, studiandoli attentamente.
Leggende greche: volume 1.
Leggende del passato oscuro
Mitologia europea.
Terra di Mezzo.
Prendo tra le mani l'ultimo e subito l'odore delle pagine invade le mie narici. Passo la mano sulla copertina, di un colore appariscente: un blu elettrico che ha visto passare davanti a se tanti anni. Le rifiniture in bianco lo rendono più elegante. Inizio a sfogliarlo delicatamente, con la paura di rovinarlo. In alcune pagine ci sono dei disegni, alcuni sono elfi, altri fate, altre ancora...sirene. Inizio a capire che cosa significhi il titolo, anche se non ne ho mai sentito parlare.
- Affascinante, non è vero? -
Salto sul posto, rischiando di far cadere il libro. Indietreggio il più possibile, tenendo l'oggetto attaccato al petto, come per proteggermi. Ma è inutile. L'uomo sorride leggermente e si avvicina in modo bizzarro, come se io fossi un'animale che cerca di tranquillizzare.
- Le leggende mi hanno sempre affascinato. Creature che la maggior parte delle persone non hanno mai visto e che se possono, pagherebbero tutto ciò che hanno di prezioso per poterle incontrare. – continua, osservando i vari libri incastonati. - Per vederti – e sposta lo sguardo su di me.
- Piacere, Robert Still -, tende la mano e si avvicina pericolosamente. Non so che cosa mi spinge a farlo, se l'istinto o la paura, ma stringendo i pugni gli oggetti iniziano a muoversi. Perché penso che sia io la causa? Semplice, perché io l'ho pensato, io l'ho ordinato alla mia mente di farlo ed è successo o perché ho schiuso i pugni e le cose si sono fermate. L'uomo non si scompone e non sembra neanche meravigliato.
- Crystal! Dove diav....-, Thomas si blocca appena ci vede. Non lo guardo, ma so che tutta la casa ha iniziato a muoversi.
- Hai portato una vera e autentica Banshee, ragazzo. Complimenti -.
Quando mi sono avvicinata alla libreria ho visto un mobile, che ora è dietro di me, dove vi erano dei coltelli con i manici decorati. Avranno sicuramente moltissimo valore, ma io non mi fido abbastanza. Non ancora. E se Thomas mi ha portata qui per...non oso immaginare neanche per cosa, finirà male questa storia e non permetterò che finisca bene per loro. Lascio cadere il libro, in un battito di ciglia mi giro e spacco il vetro dello sportello con il gomito, afferrando un coltello a caso. Passo sotto alle braccia della persona che si era avvicinata dietro di me, colpisco con un calcio il retro delle ginocchia, facendolo cadere. Poi, infilzo la lama nella schiena, creando un rumore che rimbomba per tutta la sala, accompagnato dal verso straziante della persona. Il mio corpo si è mosso automaticamente, volevo solo uscire illesa. Non ricordo neanche di aver fatto queste mosse. Mi allontano, ma delle braccia mi afferrano i fianchi e mi sbattono al muro, bloccandomi le vie d'uscita.
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| Darkness in the Light | (Completa)
FantasyCrystal non sa cosa vuol dire essere libera. In passato, l'aveva vissuta, ma era troppo piccola per comprenderla. Tuttavia, ora brama la libertà, come un pirata brama la ricchezza. La desidera. La sogna. Ma vivere dentro a quella che lei chiama "pri...