Dopo aver mangiato qualche pancake, mi alzo e metto a posto il piatto e il barattolo di nutella, guardando Thomas. Non si sente neanche il ronzio di una mosca. Silenzio totale. E non afferro il motivo. Guardo i due ragazzi, intenti ad ignorarmi. Ryan evita il mio sguardo, al contrario di Thomas, ma entrambi hanno una faccia...strana.
- Ehm-, mi giro, - Paige....dorme non so se ti....bè sai-, si gratta la nuca, in difficoltà. Ah, ora ho capito. Sorrido e annuisco, afferrando il concetto.
- Grazie, ma non andrò da lei. -, esco dalla cucina e vado nella stanza di Thomas. Sin dal principio non avevo la benché minima intenzione di andare da lei. Avevo pensato alla valigia, piena zeppa di abiti stretti, neri e cose del genere. Volevo vedere se cera anche una tuta o qualcosa di simile. Salgo le scale e corro in camera. Chiudo la porta e mi fiondo dietro il letto, afferrando la valigia. La metto sopra il letto e la apro. Vedo solo nero, davvero. Neanche un. grigio. Alzo le sopracciglia e sbuffo, mettendomi alla ricerca di qualcosa di decente. Trovo molte canotte, qualche paio di guanti bucati sulle dita, jeans neri, una giacca di pelle. Tiro fuori tutte le canotte che trovo, vedendo quale siano le più sobrie e quali no. Sono tutte uguali, semplici canotte. Sono di Paige e quindi sul petto mi staranno un po' strette e chissà cosa faremo in palestra.....No, no, no. Continuo a cercare. Scavo, scavo in mezzo a quel nero ma continuo a non trovare nulla. Alla fine, mi arrendo e mi siedo nel letto, sbuffando. Non so dove altro cercare, se non nellarmadio di Paige.
- Ti sei arresa? - una voce attira la mia attenzione e mi spaventa allo stesso tempo. Alzo la testa e vedo una figura snella appoggiata sullo stipite della porta. Paige. Sorpresa mi alzo, guardando la valigia e lei.
- Scusa è che...stavi dormendo e non volevo svegliarti- mi scuso, mortificata. Lei ride, divertita.
- Mi hanno detto che devi andare in palestra -. Annuisco. - Vieni -, sparisce dalla mia vista, così io la seguo. Entra nella sua stanza e apre l'armadio, cercando qualcosa. Posa sul letto un corsetto nero, con una cerniera che lo divide, non ha maniche. Al suo fianco appoggia dei pantaloni neri, aderenti, semplici. Mi immagino solo come possa essere la mia faccia in questo momento. Ai piedi del letto mette un paio di stivaletti
- No, aspetta, tu hai gli stivali alti...quelli grigi, giusto? - domanda, pensierosa.
- Ehm, si -. Rimette a posto gli stivaletti e i pantaloni e, al posto di questultimi mi passa dei pantaloncini neri.
- Qualunque cosa tu farai avrai comunque caldo, credimi - mi dice. Spero di sì, non voglio congelarmi. - Fila in camera a prepararti -, afferro tutto e corro in camera. Mi cambio in fretta e furia, mettendomi anche quei cosi vertiginosi. Grazie a Dio il tacco non è a spillo. Ma solo dopo aver infilato l'ultimo stivale mi spunta una domanda. Devo andare in palestra, no? Allora perché diavolo ho degli stivali invece di un paio di scarpe da ginnastica e un corsetto al posto di una semplice maglia? Con una faccia confusa esco, ritrovandomi lei davanti, già pronta a studiarmi. Dopo avermi squadrata se ne esce con un'espressione soddisfatta. Mi sorride e io ricambio.
- Ehm, Paigemi dispi...-
- No. Tranquilla, la colpa è mia non tua, tu non ti devi scusare, okay? -, in risposta annuisco.
- Ma perché mi hai fatto mettere gli stivali e il corpetto? Non dovrei andare in palestra? - domando, attendendo una risposta.
- Ben presto dovrai imparare a usare alla perfezione il tacco. Dopo aver imparato, userai sempre scarpe col tacco, di ogni genere - mi risponde.
- Perché? -
- Perché ti sarà utile -
Anche se non è la risposta che mi aspettavo di sentire, annuisco. Mi fa spazio e io scendo, pregando qualcuno nella mia testa nella speranza che mi senta e che non mi faccia cadere. Dietro di me sento la presenza della ragazza, come unombra. - La palestra è di la -, gira a destra e io la seguo. In lontananza si vede una porta di legno scuro, tendente al nero. Paige gli va di fronte e automaticamente si apre. Ma, con meraviglia, scopro che è solo un ascensore.
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| Darkness in the Light | (Completa)
FantasyCrystal non sa cosa vuol dire essere libera. In passato, l'aveva vissuta, ma era troppo piccola per comprenderla. Tuttavia, ora brama la libertà, come un pirata brama la ricchezza. La desidera. La sogna. Ma vivere dentro a quella che lei chiama "pri...