capitolo ventiquattro
«jungkook»6 novembre.
martedì.l'amico di cui aveva parlato seokjin quel giorno a pranzo sembrava avere all'incirca la stessa età di park jimin. aveva il viso pulito e abbastanza curato, un'espressione a prima vista simpatica e si poteva dire molto di bell'aspetto. i capelli castani chiari ricadevano leggeri sulla fronte di egli, mentre se ne stava in piedi a qualche metro dall'ingresso della scuola. quando yoongi lo incontrò con lo sguardo si sentì la gola stretta da un filo pieno di punte.
il suo corpo si fece leggermente più rigido e le sue gambe sembrarono bloccarsi da sole, e quasi sul punto di indietreggiare. a fermarlo dallo scappare via fu probabilmente seokjin, che lo teneva allegramente a braccetto mentre raccontava - o meglio, fingeva che fosse vero quello di cui parlava- per l'ottava volta in quel giorno come si sentisse bene senza namjoon. meno di un secondo dopo anche seokjin si accorse del ragazzo.
« che sorpresa, » disse il maggiore, mentre si trascinava dietro l'amico per raggiungere il ragazzo dai capelli castani. yoongi teneva lo sguardo puntato in basso e con la mano libera si spostava i capelli più che poteva di fronte agli occhi. « non mi aspettavo di vederti all'uscita. » continuò seokjin con stupore, alzando un angolo delle labbra.
si chiamava taehyung, yoongi lo sapeva. conosceva il suo nome ancor prima che il ragazzo piegasse la testa di lato mentre osservava la figura del corvino che, a sua volta, evitava più che poteva la figura del ragazzo. allungò una mano per presentarsi: le buone maniere prima di tutto, era ciò che pensava, anche se questa sua solo apparente educazione dava sui nervi a seokjin. « sono kim taehyung. » si presentò, con una semplicità che fece stupire del tutto yoongi. quest'ultimo alzò lo sguardo, leggermente incredulo. possibile che riuscisse ad essere così rilassato? si sentì uno sciocco per tutta la tensione che provava nel corpo. « seokjin mi ha parlato molto di te. »
il tono di voce era amichevole e leggermente emozionato. yoongi si chiese se non avesse sbagliato persona, ma dopo aver sentito il suo nome non c'era più spazio per alcun dubbio. era lui. ma allora perché comportarsi così? « uhm, min yoongi » si presentò il corvino, tentando di avere anch'egli un modo di fare amichevole ma sentiva ancora i muscoli rigidi. allungò una mano per ricambiare la stretta dell'altro, e si ritrovò con una leggera fitta all'arto e sgranò gli occhi. alzando lo sguardo si leggeva nello sguardo del ragazzo che era stato volontario. yoongi ci mise pochi istanti a capire che, se anche all'apparenza taehyung poteva mostrarsi amichevole, quella del ragazzo era solo una recita. anche lui lo aveva riconosciuto. riportò velocemente la mano ferita nella tasca della felpa, mordendosi il labbro per il dolore.
per tornare alla tranquillità taehyung ci mise appena un secondo. il volto gentile, il sorriso angelico. « mi hanno fatto uscire prima da scuola, mancavano alcuni professori, così ho pensato fosse meglio passare. » riprese a parlare, dondolandosi innocentemente su un piede e poi sull'altro come un bambino delle elementari. seokjin annuiva mentre lo ascoltava. « spero non sia stato un problema per te. »
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a voce bassa. ✓
Fanfictionyoonseok - pleasxntville | « si può sapere che cazzo ti ho fatto? » dove un ragazzo continua ad ignorare yoongi e a quest'ultimo la cosa non riesce ad andar giù. ☼| yoonseok, namjin, yoonkook,... ♡ | playlist - " a voce bassa " su spotify iniz...