cinquanta - nuovo hoseok.

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capitolo cinquanta
« nuovo hoseok »

22 febbraio.
venerdì

« pensi che namjoon ci metterà ancora molto ad arrivare? » domandò yoongi, tenendo le braccia sui braccioli in ferro della sedia su cui era seduto. faceva decisamente ancora troppo freddo per sedere ai tavoli esterni ma sfortunatamente non aveva scelto lui il posto e non aveva voglia di prendere a lamentarsi per spostarsi. alla fine, non erano lì per restarci a lungo, da un momento all'altro sperava di alzarsi e di andare dove erano davvero diretti.

seokjin sospirò, a disagio, e abbassò lo sguardo sul suo cellulare. era seccato, ma non voleva darlo troppo a vedere perché non gli piaceva che gli altri notassero i suoi difetti e i suoi punti deboli. e namjoon era un punto debole dalle dimensioni immense. « quell'idiota starà sicuramente dormendo. e io mi ero raccomandato, eh! glielo avevo detto di non mettersi a dormire perché poi la sveglia non la sentiva! » e come solo lui sapeva fare così bene, prese a lamentarsi perché la rabbia era sempre il modo perfetto per coprire i suoi sensi di colpa. si voltò verso di hoseok, infreddolito e rannicchiato nella sedia. « scusa, hoseok, ti stiamo facendo perdere un sacco di tempo. »

il rosso scosse piano la testa, quest'ultima avvolta dal cappuccio circondato da pelliccia della giacca. non gli importava di aspettare, ma comunque fu felice quando seokjin decise comunque di alzarsi, anche senza che namjoon fosse arrivato, ma lo pensò solo perché stava davvero congelando all'esterno. voleva sbrigarsi ed arrivare alla sala da ballo, dove avrebbe potuto scaldarsi e iniziare a provare. lì sicuro sarebbe stato bene.

yoongi gli si avvicinò, prendendogli una mano e portandosela vicino al viso, nel tentativo di scaldargliela un po'. quando lo toccò, però, si accorse che lui stesso era ancora più freddo di hoseok e sperò di non produrre invece l'effetto contrario, ovvero fargli avere ancora più freddo. non capì se andò in un caso o nell'altro, ma hoseok gli sorrise comunque.

si era deciso ad accettare la richiesta di seokjin e di partecipare con una sua esibizione al festival che il gruppo dei rappresentanti stava già organizzando da qualche settimana. aveva passato molto tempo a rifletterci, nonostante l'emozione gridasse a gran voce di salire immediatamente sul palco, e più di una volta aveva pensato di rifiutare. apprezzava che yoongi, al suo fianco, lo avesse sempre spronato a mettersi alla prova, eppure non credeva ancora che fosse abbastanza capace per fare un passo simile. aveva paura di sbagliare, e che la gente potesse guardarlo male. aveva paura di un sacco di cose, in effetti, e elencarle tutte lo spaventava ancora di più.

alla fine, aveva chiuso gli occhi e si era tappato le orecchie - come se davvero fosse stato in grado di sentire qualche voce acuta che gli gridava che era un fallimento, ma nella sua testa diciamo che c'era qualcosa di simile -, e così aveva deciso di farlo e basta. sarebbe salito su quel palco e avrebbe mostrato a tutti che lui era capace.

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