quattro - vi conoscete?

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capitolo quattro
«vi conoscete?»

capitolo quattro«vi conoscete?»

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26 settembre.
mercoledì.

al termine del tempo disponibile per gli studenti per pranzare i ragazzi si alzarono dai propri posti e recuperarono i loro zaini. namjoon sbadigliò, e chiese a seokjin quale lezioni dovesse ancora seguire, dicendogli che l'avrebbe accompagnato in classe. yoongi alzò le sopracciglia, colto da quel gesto di namjoon e si voltò verso hoseok, intenzionato a voler fare lo stesso. gli propose di camminare fino alla sua classe, e il rosso - sorpreso dalla richiesta, in un primo istante confuso - accettò volentieri, sorridendogli.

yoongi gli camminò affianco nei corridoi. attendeva di tanto in tanto che il minore scrivesse le frasi che voleva dirgli sul quaderno che teneva sempre tra le mani, e si fermavano su un lato della stanza. il corvino osservava il profilo di hoseok, e mordicchiandosi l'interno guancia continuava a chiedersi se non avesse già visto quel volto.

quella vista, quei tratti che componevano il grazioso viso di hoseok provocavano in yoongi una insolita sensazione di deja-, dalla quale non riusciva a liberarsi neanche sforzandosi, continuando ad incontrare gli occhi accesi e vivaci del minore. si sentiva come se, dentro di sè, avesse l'assoluta certezza di conoscerlo già. e si credeva decisamente stupido a seguire un pensiero del genere, dal momento che non aveva la minima idea di che persona fosse hoseok. ai suoi occhi era un completo sconosciuto, non avrebbe potuto dire i suoi interessi neanche tirando ad indovinare. più di tutto, non ricordava che nel suo passato ci fosse qualcuno con le sue particolarità. non che il suo passato avesse molto peso, yoongi non poteva affidarsi molto ad esso, ma pensava che una situazione come quella di quel ragazzo l'avrebbe dovuta ricordare per la sua unicità.

si mordicchiò il labbro inferiore, mentre continuava a camminare e a guardare - a momenti alterni - il corpo del ragazzo al suo fianco. si sentiva frustrato a non riuscire a mettere d'accordo neanche i propri pensieri, e hoseok lo rendeva così tremendamente confuso. ogni momento che credeva di aver trovato la risposta ecco che essa gli sfuggiva ancora una volta. si sentiva così patetico, aveva forse cominciato a prendersi in giro da solo? non si sarebbe sorpreso neanche di questo.

la mia classe è questa,
grazie per avermi accompagnato :)

scrisse con la sua tondeggiante e graziosa grafia hosek sul quaderno, voltandolo nella direzione di yoongi e dedicandogli un sincero sorriso, alzando gli angoli delle labbra che regalavano a yoongi un'emozione di tenerezza. era certo che quell'espressione sarebbe stata capace di sciogliere anche la più seria delle persone. yoongi si limitò ad annuire e, passandosi la lingua sulle labbra per inumidirle, si mise le mani nelle tasche dei propri jeans. si sentiva ancora non contento. « di nulla, nessun problema » rispose, ormai allenato a parlare in modo chiaro così che hoseok non avesse problemi a leggergli le labbra. voleva farsi capire bene, così che per l'altro non fosse faticoso restargli vicino. si sentì un po' in imbarazzo a dovergli chiedere l'altra proposta che aveva per quel giorno. « ti va di vederci dopo la scuola? » domandò.

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