capitolo ventitré
«una condizione»6 novembre.
martedì.non poteva di certo negare a sé stesso che quel rifiuto gli bruciava sulla pelle come una ferita ancora aperta, ma di certo il dolore si era fatto più sopportabile dopo aver notato che anche hoseok fosse contento della proposta. tentando di non far crollare il proprio umore, yoongi attraversò l'entrata della mensa a passi veloci cominciando a guardarsi attorno alla ricerca di seokjin. quest'ultimo, una volta letto dell'incontro con hoseok, gli aveva risposto dicendo che l'aspettava per pranzo, così appena terminata l'ultima lezione yoongi si precipitò da lui. odiava aspettare, nonostante invece apprezzasse il farsi desiderare.
riuscì a scorgere la sua figura snella qualche istante più tardi, tra le tante teste che popolavano la grande sala, e camminò tra i tavoli e le persone in piedi per farsi spazio e raggiungere il suo tavolo. seokjin sedeva da solo: la posizione elegante, le gambe accavallate e la schiena dritta. sulla superficie del tavolo il suo pranzo, ancora intatto. dalla sua espressione non sembrava avere molta fame.
« grazie di avermi aspettato » disse yoongi, facendo un cenno al pranzo. non voleva pensare che l'altro avesse intensione di digiunare, negli ultimi giorni lo vedeva più pallido e senza forze. si accomodò di fronte a lui e appoggiò il proprio zaino sulla sedia alla sua sinistra. seokjin non lo guardava, aveva lo sguardo distante e lontano, poteva apparire perso, e yoongi pensava questo finché non si voltò per notare che invece i suoi occhi erano fermi su - tanto per cambiare - namjoon, seduto in un tavolo in fondo alla sala con altri ragazzi - proabilmente altri membri del gruppo di rappresentanza.
« se non fossi venuto avrei saltato il pranzo. » borbottò seokjin, e la serietà con cui lo ammise fu come una freccia scoccata nel petto di yoongi. in tutti gli anni che lo conosceva, non aveva mai sentito un tono tanto malinconico quanto arrabbiato. era geloso, lo si percepiva in un secondo, ma più di questo gli bruciava il fatto che namjoon appariva stare così bene. prese con malavoglia uno dei due panini che si era preparato e si liberò dell'involucro di plastica che lo ricopriva. « è deprimente mangiare da solo. » continuò, dando un primo morso. yoongi restò a guardarlo con le labbra arricciate, non dicendo niente. o meglio, è deprimente mangiare non con namjoon, ma visto che non posso stare più insieme a lui e voglio dimostrare quanto sono forte devo accontentarmi di te.
fece finta di niente e il minore prese il proprio zaino per aprirlo, tirandone successivamente fuori il proprio pranzo. « ho pensato molto a quello che mi hai detto l'altra mattina. » disse, cercando di spezzare il silenzio che si era andato a creare. non guardava seokjin in viso, i suoi occhi erano bassi sulle proprie mani che provavano ad aprire il contenitore del cibo. « e ho deciso che voglio davvero capie cosa provo per hoseok, così gli ho chiesto di uscire. »
alzò di poco lo sguardo, di nascosto, pronto a vedere una di quelle reazioni esagerate e teatrali di seokjin. se lo immeginava già, un pezzo di panino che gli sfuggiva dalle labbra, un sorso d'acqua di traverso che lo faceva tossire. il biondo rimase completamente immobile, fermo nella sua delicata e composta posa, portandosi solo una salvietta alle labbra per pulirsi. sembrava essere fermo nel tempo, facendo così spegnere tutte le aspettative di yoongi. « hai sentito quello che ho detto? » chiese incerto, credendo che tutta quella calma fosse dovuta al fatto che l'altro non aveva sicuramente capito cosa aveva appena affermato.
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a voce bassa. ✓
Fanficyoonseok - pleasxntville | « si può sapere che cazzo ti ho fatto? » dove un ragazzo continua ad ignorare yoongi e a quest'ultimo la cosa non riesce ad andar giù. ☼| yoonseok, namjin, yoonkook,... ♡ | playlist - " a voce bassa " su spotify iniz...