tre - te lo avevo detto.

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capitolo tre
« te lo avevo detto »

capitolo tre« te lo avevo detto »

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26 settembre.
mercoledì.

seppur gli sembrò che qualcosa fosse cambiato, in seguito a quello che definiva il più strano degli incontri che gli era capitato di fare, ben presto intorno a sé gli sembrò di rivivere la solita vita monotona che per anni yoongi portava avanti senza troppe domande. seguiva le lezioni, si vedeva fuori da scuola coi pochi amici che aveva e, nonostante ogni momento sembrava ottimo per la sua testa per fargli ricordare chiaramente i tratti del volto di hoseok, le sue guance morbide, gli occhi allegri, i capelli accattivanti, di questo non riusciva a intravederne nemmeno l'ombra per caso nei corridoi.
questo da una parte lo stupì non poco, dal momento che fino a qualche giorno prima sembrava quasi non potesse evitarlo dato il numero di incontri.

e adesso era come se scomparso nel nulla, e dentro di sé yoongi tentava di ignorare con tutto sé stesso quella serie di domande che gli nascevano in modo quasi spontaneo. se stesse bene, cosa stesse facendo. il suo volto si faceva ancora rosso ogni volta che ritornava al pensiero di ciò che aveva fatto quel giorno nei bagni, chiedendosi se non si fosse sparsa la voce.

a interrompere quella stagione di pensieri spaventati e colmi di ansia e insicurezza, una mano lo colpì sulla spalla facendolo risvegliare con forza. sussultò per lo spavento e namjoon si fece scappare dalle labbra una debole risata mentre prendeva posto al tavolo libero della mensa di fronte a loro. « hai la tipica faccia da cucciolo bastonato » lo prese in giro, tirava fuori dallo zainetto una borraccia dell'acqua e ne prendeva un sorso « cos'è successo, quel ragazzino ti ha ignorato ancora una volta? »

il tempo di pronunciare la frase e una terza figura raggiunse il tavolo. seokjin, nelle sue condizioni migliori come era ogni giorno. « ragazzino? quale ragazzino? » esclamò, confuso, senza nemmeno fermarsi per dare il buongiorno o un qualsiasi altro tipo di saluto. prese posto nella sedia accanto a namjoon e porse a quest'ultimo un contenitore per il pranzo e ne prese uno anche per sé. « yoongi, hai un figlio? »

namjoon scoppiò ancora una votla a ridere, sbattendosi la mano sulla coscia per il divertimento, mentre il corvino di fronte a loro alzava gli occhi al cielo chiedendosi ancora come ci era finito a chiamarli i suoi due migliori amici. « seokjin, sai per avere un figlio prima dovrebbe trovarsi una ragazza » intervenne namjoon tentando di trattenere altre risate, prendendo in giro la vita amorosa di yoongi che negli ultimi anni - o direttamente in tutta la sua vita - non sembrava esser particolarmente decollata. yoongi rivolse un'occhiataccia all'amico e gli intimò di smetterla. namjoon si fece più serio e si schiarì la voce « è solo un ragazzino che ogni volta che yoongi prova a parlarci se ne va come se nulla fosse, senza nemmeno ascoltare che dice. »

« ehi » lo riprese con innaturale durezza di voce yoongi, « non chiamarlo ragazzino. » gli era venuto quasi naturale ribattere in quel modo, non trovando soprattutto molto cordiale l'atteggiamento che namjoon assumeva ogni volta che c'era da tirare in mezzo al discorso la figura di hoseok. l'amico alzò un sopracciglio, sorpreso dalla reazione improvvisa e dai toni alti di yoongi, e quest'ultimo si ricompose in fretta facendosi piccolo sulla propria sedia. « è più grande di te di qualche mese, dovreti portargli rispetto... » tentò di giustificarsi imbarazzato.

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