Capitolo {3}

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Dopo essermi organizzata con le altre mie amiche, si ritrovarono tutte a casa mia a prepararsi per andare dietro ai laghetti dai ragazzi.

<<Di chi è questo pacco di sigarette?>> domandó d'un tratto Sophia fermandosi di fronte al davanzale della finestra.
Mi avvicinai a vedere e mi accorsi che non erano le mie Marlboro gold.

<<Sono di Vins, se le sará dimenticate qui.>> spiegai ritornando a sedermi sul mio letto per rollare un paio di canne per stasera.

<<C'è stato Vins? E com'è stato? Hai goduto? Vi siete baciati?>> sbucó velocemente Sharon.
<<Parla piano! Alyssa e Angie sono in bagno e possono
sentire!>> la sgridai.

<<Racconta!>> disse entusiasta Sophia.
<<Non c'è niente da raccontare, al solito è stato qui e... il resto, lascio a voi la libera immaginazione.>> spiegai con molta non-chalance.

Entrambe le mie migliori amiche esultarono con qualche gridolino di felicità e io risi vedendole impazzire.

Ma qualche attimo dopo, un velo di malinconia scese nei miei pensieri perché mi sarebbe piaciuto confidare queste piccolezze anche ad Angie e ad Alyssa prima che si allontanassero da noi.

Eravamo un gruppo si, ma non più omogeneo, in realtá ormai eravamo rimaste solamente io, Sophia e Sharon.

Non c'era nemmeno un motivo specifico per il distacco in questione, solo che ad un certo punto, loro non si fidarono più così tanto di noi e noi nemmeno di loro.

Condividevamo ormai solamente la classe e i banchi a scuola, qualche uscita e anche la cerchia di amici.

Ma ci andava bene così.
Era meglio così.

<<Andiamo?>> chiese poi Alyssa entrando in stanza.
<<Si, io sono pronta.>> rispose Sophia.
<<Andiamo, dai.>> dissi alzandomi dal mio letto e recuperando sigarette, chiavi e canne.

<<Angie è con noi o la passa a prendere poi Sal?>> chiesi prima di aprire la porta di casa.
<<No, no, Sal è giá con gli altri, viene con noi.>> mi spiegó Alyssa camminando verso l'ingresso.
<<Ti sto fregando un po' di profumo, Amy.>> urló Sharon con la sua solita voce leggiadra dalla mia stanza.

<<Come sempre, ma muoviti!>> ridacchiai io aprendo la porta d'ingresso.
Dopo ancora qualche minuto, finalmente eravamo giá in cammino per le strade buie della cittá a raggiungere i laghetti.

Era un posto davvero bello che trovammo io e Sharon qualche anno fa, quando ancora eravamo solamente un duo.
Era quasi all'uscita della cittá, vicino casa mia, mentre camminavamo per esplorare, ci imbattermo in una boscaglia nè troppo fitta ma nemmeno troppo spoglia.

Così, da brave esploratrici, ci immergemmo dentro quel bosco e poco dopo spuntammo in un grande laghetto con un panorama mozzafiato di colline e piccole montagne in lontananza.

Ci affezionammo in poco tempo a quel posto e così iniziammo a passarci gran parte del nostro tempo.
Stavamo così bene lì, sigarette, alcol, playlist soundtrack di American Horror Story, a volte pure Bob Marley sbucava, ed eravamo nel nostro mondo.

Poi arrivarono pure Sophia, Alyssa e Angie, ancora più tempo dopo tutto il resto del gruppo che siamo adesso.

Non dicevo peró a nessuno che in quei laghetti, vi ci passavo pure gran parte delle nottate da sola, con "Special Death" di Mirah in sottofondo e giocavo ad essere Violet Harmon.

...

L'arte di essere fragili.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora