Sophia :
Sei pronta?Me :
Si, ti aspetto.
Sophia :
Sai se vengono gli altri?Me :
Si, ci saranno, Vins stesso mi aveva chiesto se io ci sarei stata.Sophia :
Uuh, notte focosa prevedo.Me :
Ma smettila, voglio bere fino a diventare io stessa un drink.Sophia :
A chi lo dici, anch'io. Joseph sta facendo lo stronzo e ho bisogno di dimenticare.Me :
Quest'altro poi... un altro scemo del villaggio.Sophia :
Hahahaha, apri la porta, dai, sono arrivata.Me :
Arrivo.Mi diedi un ultimo sguardo allo specchio per vedere se fosse tutto apposto e dopo aver preso il mio telefono ed essermi spruzzata del profumo alla lavanda, uscì di casa e in effetti, trovai Sophia in macchina con suo padre che mi aspettava.
<<Buonasera.>> dissi salutando il padre entrando in auto.Subito dopo, con le note di ''Just you and I'' di Tom Walker, arrivammo al molo e nonostante la scuola ancora dovesse finire, quel posto era abbastanza pieno di giovani.
<<Li vedi per caso?>> mi chiese Sophia mentre sembrava fosse una giraffa in quel momento dato che il suo collo si allungava per vedere quelle facce note maschili.
<<No, dai, andiamo a bere, se arriveranno li vedremo sicuramente.>> risposi sbuffando e portando la mia amica al chiosco Bandoleros per due Sambuca e Bayles e altrettanti shot di vodka alla pesca.<<Cazzo Amy, non capisco un niente oddio!>> strillava Sophia mentre rideva come una matta.
<<Attenta che cadiamo.>> risposi io trattenendo una risata mentre cercavamo di camminare in posizione eretta.
<<Ma dove sono i boys!>> si lamentava lei.
<<Forse sono in Spagna!>> esclamai io.<<Bandoleros! Ahi caramba!>> rise a squarciagola lei seguita da me.
<<Aspetta, aspetta, li vedo! Sono ritornati dalla Spagna!>> dissi indicando un gruppo di ragazzi seduti ai piedi del molo.
Ci avvicinammo ridendo e mentre camminavamo, ci rendemmo conto che fossero Joseph, Sly e Vins.<<Eilà!>> salutammo energicamente io e Sophia.
<<Oh, ma chi abbiamo qui!>> disse subito Sly salutandoci assieme a Joseph.
Arrivata a salutare Vins, gli risi in faccia e subito dopo lo salutai mentre lui mi fissava leggermente stranito dai miei atteggiamenti fin troppo esaltati.<<Quanto avete bevuto? Siete completamente zuppe.>> rise Sly guardandoci dalla testa ai piedi.
<<Abbastanza.>> disse Sophia continuando a ridere come una matta.
<<Con chi tornate a casa?>> chiese quasi preoccupato Joseph.
<<Con il super papà di Sophia, grandissimo il grande Daniel!>> risposi io imitando una voce teatrale.<<Se le vede combinate così, non penso sarà felice.>> disse Sly ridacchiando divertito.
<<A Sophia la porto io.>> si offrì Joseph.
<<E ad Amy io, tanto abito lì vicino.>> finalmente aprì bocca Vins.
<<Ah, ma allora parla questo qui.>> dissi io ridendo come se mi avessero la battuta più esilarante del mondo.<<Sophia, chiama tuo padre e digli che ritornate con Amy.>> gli disse poi Joseph prendendo la mia amica per le spalle per un contatto estremi visivo.
<<Dopo, papà!>> si lamentò lei come una bambina.
<<Sophia, vieni accanto a me, mi manchi, sei troppo lontana!>> esclamai rivolgendomi a lei che si trovava di fronte a me..
<<Arrivo amore!>> rispose lei saltellando e sedendosi di fianco a me.<<Cazzo, perché si devono ridurre così ogni sera che escono!>> sentì la voce di Joseph.
In un attimo, la testa cominciò a girarmi ancora più del solito, i suoni erano terribilmente troppo alti al punto che sembrava mi stessero per scoppiare le orecchie e tutto sembrò alzarsi di livello.
<<Oh, cazzo, Amy! Amy! Guardami! Guardami ho detto!>> sentì qualcuno urlare mentre avvertivo alcuni colpi sul mio viso.
Lentamente, tutto sembrò ritornare normale e dopo aver messo bene a fuoco, mi resi conto che di fronte a me ci fosse Vins con i suoi occhi spalancati fissi su di me e le mie mani strette fortemente alle sue.<<Cosa è successo?>> domandai con un filo di voce.
<<Stava per andare in coma etilico, portiamole via da qui.>> rispose Sly alzandosi dal molo.
<<Sophia, Sophia, manda un messaggio a tuo padre, digli che torniamo con me.>> chiamai la mia amica mezza accasciata su Joseph.
<<Si, aspetta.>> rispose lei con la voce strozzata mentre con una mano si teneva la testa.<<Fatto.>> disse buttando quasi il suo telefono a terra.
<<Adesso andiamo, Vins, te la porti tu quindi?>> sentì poi la voce di Joseph.
<<Si, si, tranquillo, ho pure la macchina qui vicino.>> rispose lui mentre provava a farmi alzare dal molo.***
<<Sali.>> sentì poi la voce di Vins richiamarmi.
Misi a fuoco i miei occhi e mi accorsi che eravamo già arrivati alla sua macchina.
<<Aspetta, aspetta, mi gira troppo la testa.>> risposi quasi cadendo e sorreggendomi sul finestrino piccolo dell'auto.
Sentì Vins imprecare e girare attorno al suo veicolo per venire verso di me e sorreggermi per i fianchi aspettando che mi passasse quel capogiro.<<Amy, perché ti sei ridotta così stasera?>> mi chiese mentre mi teneva stretta.
Non gli risposi, mi girava e mi faceva troppo male la testa per poter formulare una singola risposta, ma nonostante questo, quella sera pregai che quelle delicate mani non si togliessero mai più sui miei fianchi....
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L'arte di essere fragili.
RomanceSpesso, parlando di fragilità altrui ci si dice che non è nulla, che la persona in questione si preoccupa per niente, ma la verità è che siamo tutti spavaldi, con i sentimenti degli altri. La sensibilità è un'arma a doppio taglio. Essere fragili cos...