Capitolo {9}

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Rientrai in casa dalla finestra di casa mia dato che non era proprio opportuno rientrare dalla porta di casa alle tre del mattino.
Una volta entrata in stanza, mi struccai e mi vestì più comoda per andare a letto.
Dopo essermi messa sotto le coperte, afferrai il mio telefono per capire se fosse successo qualcosa durante le mie ore di collasso.

Non riuscì a trovare nulla in particolare se non qualche messaggio stupido inviato a persone casuali nella mia rubrica.
Mentre continuavo ancora a cercare, mi accorsi che verso l'una di notte, Vins mi aveva scritto un messaggio e mi decisi ad aprire la chat.

Vins :
Dove sei?

Gli risposi solamente dopo ben due ore.

Me :
A casa adesso.

Dopo qualche minuto, mi arrivó un altro messaggio da parte sua.

Vins :
Ma che è successo? Jó mi ha detto che ti sei sentita male.

Me :
Ho alzato troppo il gomito e mi dicono che sono collassata o una cosa del genere.

Vins :
Perchè ti devi ridurre sempre così alle feste?

Me :
Se devi farmi la morale me ne vado volentieri a dormire dato che è pure tardi.

Vins :
Ti sto solo dicendo di fare attenzione la prossima volta...

Me :
Tu dov'eri invece? Non ti ho visto per niente.

Vins :
Ero lí.

Me :
Ah si? E io dov'ero invece? Non eravamo chissá quante persone.

Vins :
Invece c'ero, solo che sono rimasto poco.

Me :
Mh, va bene.
Adesso vado a dormire, sto morendo di sonno e mi sta scoppiando la testa.

Vins :
Okay, buonanotte.

Me :
Notte.

In realtá, nonostante la sbronza, non avevo per niente sonno.
D'un tratto mi alzai dal letto, mi sedetti sul davanzale della finestra semi aperta e mi accesi una sigaretta mentre in lieve sottofondo, c'era "Nocturne" di Blanco White.

Quella canzone mi riportava nel mio perfetto mondo e mi provocava un senso di tranquillitá mista a malinconia e a piacevole tristezza.

Insomma, stavo bene.

Dopotutto, tutta la musica che ascoltavo mi faceva stare bene.
Era ormai tanto tempo che solamente la musica riusciva a salvarmi e a farmi felice e a me questa cosa non dispiaceva per niente.

Amavo poi quel silenzio perfetto di notte, per me era il momento azzeccato per andare nel mio mondo con la mia musica.
La mia Winston blu si stava per finire e con essa, anche la canzone e solo in quel momento, se qualcuno mi avesse chiesto come stessi, avrei risposto un sincero "Sto bene."

Ero per fortuna, o forse no, quel tipo di persona che quando stava male, preferiva isolarsi e aspettare da sola in silenzio che il brutto momento passasse, senza influenzare la compagnia di altre persone tantomeno condizionarle con il mio sottotono.

Era tipico del mio carattere, riconoscere il proprio male e isolarsi abbattendo da sola con le proprie forze,me l'avevano da sempre insegnato, anche perché nessuno mai ti avrebbe potuto aiutare fino in fondo perché il male c'e l'hai tu in quel momento e solo tu puoi capire in che modo affrontarlo e con quanta intensità abbatterlo.

Nessun'altro.
Solo tu e i tuoi demoni.
Tu e le tue fragilitá.

.

SPAZIO AUTRICE :
Vi volevo ringraziare perché la storia sta andando abbastanza bene e non mi aspettavo di certo una cosa simile, dato che, per la prima volta, non si tratta di una fanfiction!
Ma spero ugualmente che possa appassionarvi come se lo fosse, continuate così che mi fa solo un gran piacere ❤️
Ne stanno per arrivare delle belle comunque, non aggiungo altro! State a leggere!

Adesso ve saluto e ve ringrazio!
-Clelia🌞

L'arte di essere fragili.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora