Capitolo {37}

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<<Finalmente siete arrivati.>> disse Sophia venendomi incontro assieme a Sharon.
<<S... Si.>> risposi trascinandomi incerta quell'affermazione dato che tutto mi sembrava così strano.

Che male c'era se Alex mi aveva portato alla festa?
Okay, sembrava strano anche a me dato che io e lui non eravamo amici intimi, ma era pur sempre un mio amico.

Non capivo gli occhi addosso pure su di me ma capivo invece quelli su di lui dato che nessuno si aspettava un suo ritorno così vicino.

<<Dai andiamo dentro.>> dissi poi sospirando sperando che la festa potesse finire il più presto possibile.
<<Ehm, aspetta, facciamoci le foto sul prato, dai!>> rispose Sophia fermandomi immediatamente bloccandomi con le sue mani.

Sapevo bene perché Sophia e Sharon non volessero che entrassi dentro. Ci vedevo ancora bene, fin troppo aggiungerei.

Là fuori a rimanere sbalorditi del mio arrivo con Alex furono tutti. 
Eccetto Vins e la ''sua ragazza''.
Non volevo crederci fin quando non li avrei visti con i miei occhi, ma stavo già iniziando a rendermene conto dato che mancavano solamente loro due all'appello lì fuori, in quella fredda sera, all'aperto. 

Ma andava bene così.

Forse le persone attorno a me si sarebbero aspettate a questo punto, che mi fossi mostrata debole e avrebbero voluto, magari, provare pena e compassione per me.

Di solito era sempre stato così dato che mi ero sempre mostrata al cento per cento di me stessa, senza filtri, senza maschere, solo la vera me.

Ma adesso, invece, no. 
Adesso il mio dolore sarebbe stato solo per me; nessuno avrebbe osato mai avvicinarsi per sfiorarlo con un solo dito.

E d'altronde, volevo che fosse proprio così

Volevo che nessuno toccasse il mio cuore rotto e la mia anima ancora più fragile di prima oramai.

Nessuno avrebbe saputo quanto avessi sofferto e quando stessi soffrendo in quel momento.
Sarei rimasta nella mia solita quiete dopo ogni pianto di rabbia e i miei ricordi, apparentemente felici, non sarebbero mai stati condivisi con nessuno.

Era giusto così.

Nessuno sarebbe venuto a conoscenza della mia sofferenza e tanto meno ne avrebbe percepito la pesantezza : tutto a me, solo a me.

Nessuno se ne sarebbe accorto, l'avrei nascosto come un ladro che svaligia, sotto gli occhi di tutti, una banca.

Avrei sofferto in silenzio, avrei accennato un sospiro giusto per riprendere fiato dal dolore finché non sarebbe passato tutto, perché sarebbe passato tutto.

Di tutte le sofferenze nella mia vita, questa era l'unica che avevo in pugno la piena certezza che sarebbe passata.
Non sapevo quando perché stava solo a me decidere quando tutto il male se ne sarebbe andato.

Per il momento, poteva rimanere a patto che non facesse troppo rumore come un nuovo inquilino in un palazzo.

Per adesso poteva restare a patto che pagasse l'affitto con lacrime, ma quando avrò trovato inquilini migliori, la sofferenza sarà pregata di andarsene.

<<Va bene, Sophia, è tutto okay, sento pure freddo qui fuori, voglio entrare dentro.>> affermai dopo sorridendole lentamente.
<<Hai freddo? Ho lasciato in macchina una felpa, l'avevo presa in Canada.>> s'intromise quasi timidamente Alex.

Era strano vedere lui, tanto estroverso, provare timidezza e trasmetterla addirittura.
Il viaggio gli aveva forgiato un nuovo carattere, forse più empatico di prima.

<<No, tranquillo, adesso entro.>> sorrisi anche a lui dopo essermi voltata per fissarlo.
Anche lui mi sorrise a sua volta e subito dopo si avvicinò dai ragazzi che, nel frattempo, si erano accerchiati in piccoli gruppetti a parlare di donne nude che vedevano fra i social.

<<Sophia, mi spieghi che sta succedendo ad Alex?  Non sono stupida, sai.>> dissi poi a bassa voce per non farmi sentire da nessuno, nemmeno da Sharon che si era leggermente allontanata da noi per fumare.

<<Beh, credo tu gli piaccia. Mi ha quasi minacciato di non venire a prenderti perché sarebbe passato lui.>> rispose lei ridendo di gusto.

<<Io? Piaccio ad Alex? Ma dai, ma ti pare.>> dissi ridendo.

<<Okay, non possiamo avere la piena certezza che tu gli piaccia, però credo che sia interessato a te in qualche modo.>> rispose poi lei smettendo di ridere.
<<Mi ha detto che era appena atterrato e dato che io abitavo vicino all'aeroporto, sarebbe stato di passaggio ugualmente.>> dissi trattenendo una risata.

<<L'aeroporto si trova dall'altra parte della città.>> precisai poi scoppiando a ridere non riuscendomi più a trattenermi.

<<Me lo disse anche a me spiegandomi perché non sarei dovuta passare io a prenderti.>> disse lei ridendo assieme a me.
<<Ecco perché feci due più due, secondo me gli attiri.>> aggiunse poi gettandogli un'occhiata da lontano vedendolo parlare felicemente con gli amici che gli erano mancati per mesi e mesi.

<<Non lo so, Alex mi ha sempre attirato pure lui, però... non credo che...>>
<<Amy devi andare avanti, Vins l'ha fatto, non puoi rimanere sul passato. Devi iniziare a pensare alla tua felicità.>> mi interruppe subito Sophia posando lo sguardo su di me e fissandomi attentamente nei miei occhi contornati dal trucco.

Era Vins la mia felicità,avrei tanto voluto rispondere. 

<<Amy... magari vi aiuterete a vicenda. Dopotutto tu e Alex avete passato una situazione simile. Valerie l'ha mollato dopo tre anni, addirittura tradendolo. Siete spezzati entrambi... negativo più negativo fa positivo...>> provò a dirmi Sophia guardandomi sofferente come se comprendesse che stessi nascondendo tutto il dolore.

<<Si, forse siamo spezzati entrambi, ma non credo che due pezzi mancati di un puzzle, totalmente diversi e scombinati, se uniti, combaciano perfettamente. Un tassello mancante combacia solamente con una metà ad incastro perfetto.>> risposi sospirando e abbassando leggermente lo sguardo verso il cementato di piccole pietre bianche.

<<Amy i puzzle sono solamente oggetti, voi non siete oggetti, siete due persone.>> replicò Sophia.
<<Dagli una possibilità. Valuta come si comporterà per tutta la serata, se ci starai bene lo capirai e magari ti ricrederai. Non fare come Vins : dai una possibilità a tutti.>> aggiunse poi fissandomi intensamente negli occhi quasi come se volesse scavarmi dentro l'anima.

...

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