<<Oddio, oddio, forza, parcheggia, veloce, svelta, per favore!>> invogliavo Sophia a velocizzare il parcheggio in corso della sua auto.
<<Fatto, fatto, rilassati.>> disse lei sospirando e spegnendo la macchina.Come un fulmine, scesi, entrai nell'ospedale e mi ritrovai Mayron e Sal davanti ad una porta socchiusa.
I due si girarono e mi guardarono, subito dopo entró pure Sophia.<<Quindi?>> domandó Sophia guardando i due ragazzi che fissavano noi.
<<Stiamo aspettando che esca l'infermiera.>> ci spiegó Sal indicando la porta socchiusa con la figura dell'infermiera che si intravedeva.Finalmente dopo alcuni minuti, la camera di Vins si liberó e con le solite raccomandazioni del tipo "Non affaticatelo troppo, uno alla volta, non alzategli la voce, ancora non é del tutto stabile" , iniziammo ad entrare nella sua stanza.
Prima Sal, poi Jó, Mayron ed infine Sly.
Nessuno di noi ragazze entró dopo i ragazzi, forse perché Angie, Alyssa, Sharon e Sophia non avevano così tanta confidenza, tranne io.Difatti, esattamente dopo aver fatto quel pensiero, tutti quanti si voltarono su di me.
<<Amy... tocca a te.>> disse poi Sal vedendomi immobile assieme a tutte le altre.<<Ecco... non so se... non penso sia una buona idea.>> risposi timidamente e in imbarazzo.
<<Andiamo a fumarci una sigaretta fuori, dai.>> disse Sophia prendendomi immediatamente sotto al braccio e andando subito fuori quasi trascindandomi.<<Ma tu non fumi.>> dissi io velocemente.
<<Amy, che diamine ti salta in mente di dire? "Non penso sia una buona idea", ti ricorod che per poco ci schiantavamo con la mia macchina perché tu mi invogliavi ad accelerare per arrivare più velocemente qui, e adesso non vuoi nemmeno vedere che ha gli occhi aperti?>> quasi mi sgridó Sophia una volta arrivate fuori da quell'ospedale.<<Lo so Sophia, solo che, prima volevo vederlo... ma adesso non credo che lui voglia vedermi... forse é ancora arrabbiato...>> risposi sbuffando e abbassando lo sguardo per non incrociarlo con quello della mia amica di fronte a me.
<<Ma che stai dicendo! Ormai é acqua passata per lui, insomma, ci ha rimesso letteralmente la vita.>> disse Sophia sospirando.
<<Non lo so... credo sia meglio che lo riveda quando ritorna a casa e lo dimetteranno.>> risposi sbuffando.Dopo aver detto quelle ultime parole, una macchina si posteggió proprio accanto a quella di Sophia.
Era una macchina di seconda mano, lo si poteva capire da alcune ammaccature provate ad essere riparate, dalla vernice più e più volte passata per nascondere la vecchiaia di quell'auto e dalle luci fioche dei faretti di fronte.Poi, una ragazza piuttosto bassina, con dei fianchi larghissimi e un petto davvero prosperoso che camminava verso l'entrata dell'ospedale dove ci trovavamo io e Sophia a fissarla.
I capelli a caschetto color nero acceso, il naso lungo e sporgente, la bocca piccola e il viso a punta, ci fissava pure lei vedendo che non fosse passata inosservata.
<<Scusate, Vins é ricoverato
qui?>> chiese poi facendoci quasi sobbalzare dato che sia io, sia Sophia, eravamo convinte che sarebbe entrata senza dire niente.<<Si, siamo suoi grandi amici, tu chi sei?>> rispose subito Sophia.
<<Vanessa.>> si presentó la ragazza accennando mezzo sorriso,oserei addirittura, forzato.
<<E sei una sua parente o...>> feci io continuando a gettarle i miei occhi addosso.<<Sono la sua ragazza.>> rispose lei inarcando un sopracciglio e fissandomi come se l'avessi insultata.
Cosa?
La sua ragazza?I miei occhi si spalancarono leggermente e mi sentì come se mi avessero gettato addosso un secchio pieno di acqua ghiacciata sulle spalle e sul cuore.
Non era possibile...
Vins non mi aveva mai parlato di un' altra ragazza nella sua vita oltre che a me....
SPAZIO AUTRICE :
Pata traaaack!!
E adesso chi diamine é sta Vanessa?😱😱🤷🏻♀️🤷🏻♀️
Siete scioccati? 😂 Bene, ancora questo é solo l'inizio di tutto hahahah.
Fatemi sapere cone vi é sembrato questo capitolo e nullaaa.
Ve saluto e ve ringrazio.
-Clelia☀️ps : c'è troppo caldo, si non lo avevate notato, lo so❤️
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L'arte di essere fragili.
RomanceSpesso, parlando di fragilità altrui ci si dice che non è nulla, che la persona in questione si preoccupa per niente, ma la verità è che siamo tutti spavaldi, con i sentimenti degli altri. La sensibilità è un'arma a doppio taglio. Essere fragili cos...