<<Ripeti quello che hai appena detto, Amy. Ripetilo!>> esclamó in tono ancora più alto.
<<Ho detto che... non avremmo mai dovuto decidere quella scelta... non avremmo mai dovuto passare dalla semplice amicizia ad andare a letto assieme.>> ripetei mentre sentivo come una lama che mi perforava il cuore.
<<Quindi ti penti di tutto quello che c'è stato fra me e te?>> mi domandó per cercare la mia approvazione.
<<Non c'è stato niente di niente fra noi due, non é esistito nemmeno lontanamente il "noi due". Si, siamo stati qualche volta a letto assieme ma niente di più.>> risposi cercando di sembrare forte ai suoi occhi.<<Bene. Perfetto. Aspettavo solamente queste parole per avere la forza di andare avanti proprio come hai fatto tu. Grazie Amy, sei stata esattamente la solita stronza come tutte le persone presenti su questo mondo di merda. E io che pensavo addirittura che fossi diversa da tutti quei discorsi così maturi per la tua etá... che coglione.>> disse infine ridendo e aprendo la portiera della sua macchina.
<<Addio Amy.>> aggiunse poi fissandomi schifato.
La sua auto si rimise di nuovo in moto.
Senza rispondergli, sfrecció via con una velocità ancora più folle di prima.I miei occhi erano lucidi e gonfi, pronti a scoppiare in un mare di lacrime ma in quel preciso momento, sentì un clacson di un'altra macchina che si era posteggiata davanti casa mia.
In un attimo, ricacciai le lacrime e sospirando pesantemente, mi voltai a fissare Theo appena arrivato che mi fissava con un sorrisone in viso che avrebbe portato il sole anche nella giornata più grigia e cupa.
Ricambiai quel sorriso e mi avviai dentro quell'auto salutandolo con due baci sulle sue guance.
<<Ciao bellissima.>> disse poi guardandomi bene e sorridendomi.
<<Ciao.>> risposi sorridendogli.
<<Andiamo?>> mi domandó poi posando le sue mani sul suo volante.
<<Si.>> gli risposi solamente.* * *
Per tutta la serata, avevo solamente in mente le parole di Vins e le sue urla rimbombavano sulla mia testa come se fossi una stanza senza niente attorno a me con solo l'eco a farmi compagnia.
<<Tutto bene Amy?>> mi domandó Theo posando una mano dietro la mia schiena in mezzo a quella folla di persone che passeggiavano per il centro della cittá dove ci trovavamo io e lui.
<<Si, scusami.>> risposi ritornando in me e sorridendogli.
<<Sei sovrappensiero da quando siamo scesi dall'auto, c'è qualcosa che ti turba?>> mi domandó lui preoccupandosi.
<<No, nulla, solo che... stamattina sono andata a correre molto preso e non ho dormito abbastanza.>> risposi mentendo spudoratamente.<<Guarda qui chi ho davanti, un'atleta!>> esclamó lui ridacchiando.
<<Si, la nuova Bolt.>> risi anch'io.
<<Se vuoi ti riporto a casa.>> mi propose lui sorridendomi tranquillamente.<<Scusami, se puoi si, sono davvero sfinita...>> risposi sospirando.
<<Nessun problema.>> mi sorrise ancora una volta quel ragazzo lasciandomi un bacio veloce sulla guancia.Ritornammo alla macchina e per tutto il viaggio di ritorno, nessuno dei due aprì bocca.
<<Eccoci arrivati.>> disse infine arrivato a destinazione.
<<Grazie ancora, sono stata bene.>> risposi sorridendogli dolcemente.
<<Quando ti rivedró?>> mi chiese dopo aver abbassato per un attimo lo sguardo e averlo posato subito su di me.<<Non ne hai avuto abbastanza per stasera?>> gli domandai ridacchiando.
<<Sento che non ne avró mai abbastanza.>> mi rispose sorridendo timidamente.<<Mi faccio sentire io.>> dissi prima di lasciargli un bacio sulla guancia destra e scendere da quell'auto per andare verso la porta di casa.
Dopo essermela chiusa alle spalle, sentì il motore dell'auto di Theo che si allontanava da casa mia e solo in quel momento, tirai un lunghissimo respiro come se fossi stata in apnea per tutto il tempo.
Dovevo assolutamente raccontare tutto a Sophia!
* * *
<<Sophia! Non hai idea di cosa é successo!>> esclamai al telefono non dandole nemmeno il tempo di aprire bocca dopo che mi accettó la chiamata in corso.
<<Nemmeno tu Amy...>> rispose lei in tono non provo esaltato come il mio.
<<Che hai?>> le domandai accorgendomi di qualcosa che non andava.<<Ecco... non so come dirtelo... intanto sono in macchina, sto per passare da casa tua... prima che tu mi dica di venire immediatamente...>> rispose lei.
<<Sophia, parla, il tuo tono non promette niente di buono.>> dissi subito seria.
<<Vins ha avuto un incidente.>>...
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L'arte di essere fragili.
RomanceSpesso, parlando di fragilità altrui ci si dice che non è nulla, che la persona in questione si preoccupa per niente, ma la verità è che siamo tutti spavaldi, con i sentimenti degli altri. La sensibilità è un'arma a doppio taglio. Essere fragili cos...