Nei capitoli a seguire, potreste trovare una sottospecie di bug dei capitoli, ossia, un non gradito disordire dei capitoli precisamente giá fra i capitoli a seguire dal 2 fino al 4 e dal 10 fino al 14.
Controllare quindi sempre a che punto siete arrivati nel leggere la storia per seguire l'ordine numerato corretto dei capitolo, grazie e scusate per il disagio.
-Clelia❤️-
[...] l'arte da imparare in questa vita non é quella di essere invincibili e perfetti, ma quella di saper essere come si é, invincibilmente fragili e imperfetti, ma solamente insieme.
-L'arte di essere fragili..
Due cose mi hanno sempre stupito della vita : il suo iniziare e il suo finire, a volte in un batter d'occhio, a volte totalmente il contrario.
Stavo ore e ore a torturarmi la testa e il mio povero cervello pensando a come la vita potesse essere così strana, così imprevedibile e mozzafiato.Iniziai a pensarci ancora più frequentemente dopo un grave lutto in famiglia.
Nulla di che, per fortuna, solo un lontano cugino mai visto e mai sentito; d'altronde tutti hanno parenti nascosti che sbucano fuori solamente il giorno della loro morte.Mio cugino aveva poco più la mia etá, mia madre non mi aveva mai detto esattamente la sua etá ma dalla foto del suo viso sorridente accanto alla sua tomba il giorno del suo funerale, giurai che avesse sedici anni se non qualche annetto in meno di me.
<<Me lo ricordo ancora quando era piccolo, non riusciva ad arrivare a prendere la macchinina che lo zio metteva sempre sopra alla televisione, si avvicinava a me e mi indicava con il suo ditino quella macchinina da cui non si separava mai.>> singhiozzava mia madre in chiesa aspettando che cominciasse il funerale.
<<Perchè io non ne ho mai saputo della sua esistenza?>> domandai io totalmente indifferente senza capire nemmemo il motivo per cui mi trovassi in quella chiesa ad un funerale di una persona totalmente sconosciuta.
<<Beh...>> fece mia madre continuando a singhiozzare e cercando un fazzoletto di carta bella sua borsa di pelle firmata.
<<Non ne ho mai avuto tempo di parlartene...>> concluse qualche attimo dopo soffiandosi poi il naso.<<Come si chiamava?>> domandai ancora.
<<Chester.>> rispose solamente lei con la voce spezzata.
Subito dopo che la chiesa si riempì di tutti i miei parenti e altre persone mai viste, il funerale cominció.Tutti parlavano così bene di questo Chester, sempre sorridente, disponibile con tutti, solare con chiunque, amico di tutti, nessun nemico, bravissima persona con la voglia di vivere.
Le solite cazzate sulla gente morta.
Chissá perché quando sei vivo nessuno mai ti dice tutte queste cose, poi quand'è che qualcuno ti elogia? Quando sei schiattato dentro ad una tomba e non puoi sentire niente di niente finalmente.
***
<<Che caldo, non ne posso più.>> sbuffai sventolandomi con la mia mano mentre il caldo asfissiante di maggio mi torturava all'ingresso di quella chiesa per salutare coloro che se ne andavano una volta finito il funerale.
<<Amy!>> mi riprese a bassa voce mia mamma guardandomi di sbieco.
Sbuffai solamente senza controbattere perché sapevo benissimo, conoscendo il carattere di mia madre (che era identico al mio), che avremo potuto continuare all'infinito in un botta e risposta.***
Solo dopo due ore snervanti in piedi sotto al sole di maggio, riuscì a toccare il mio letto buttandomici come un sacco di patate.
<<Amy, per un paio d'ore saró fuori casa...>> disse mia madre entrando nella mia stanza e fissandomi attentamente mentre stava cercando di indossare un paio di orecchini neri a goccia.<<Okay.>> risposi solamente.
<<Tu... non aprire a nessuno chiunque suoni il campanello.>> mi allarmó mia madre quasi nemmeno convinta di ció che mi avesse appena detto.Percepivo una specie di stranezza in lei dopo che tornammo dal funerale.
Pensai peró che fosse solamente il dispiacere per la perdita a renderla titubante.<<Mamma, non ho sei anni.>> la informai sbuffando e sposando i miei occhi al soffitto della mia stanza.
Lei sospiró e si allontanó dalla mia stanza sentendo i suoi passi che si avvicinavano alla porta di ingresso, difatti, dopo qualche attimo, quest'ultima si aprì e si richiuse subito dopo....
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L'arte di essere fragili.
RomanceSpesso, parlando di fragilità altrui ci si dice che non è nulla, che la persona in questione si preoccupa per niente, ma la verità è che siamo tutti spavaldi, con i sentimenti degli altri. La sensibilità è un'arma a doppio taglio. Essere fragili cos...