Capitolo {28}

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Era ormai piena mattina e io non sapevo assolutamente cosa fare.
Theo stava pure lavorando quindi non poteva tenermi compagnia o almeno distrarmi e a me non andava di cercare le mie amiche.

Desideravo stare con chi non sapesse niente di niente di ció che mi stesse succedendo cosicché di conseguenza non potesse farmene ricordare o guardarmi con occhi di compassione.

Theo era l'unico a cui non avevo detto nulla dell'incidente di Vins e credo che nemmeno volesse saperlo dato che i due, si, erano stati migliori amici, ma dopo una forte e pesante lite avevano tagliato i rapporti.

Cosa poteva mai interessargli del fatto che il suo ex migliore amico stesse lottando per la vita?

Quindi decisi di non dirgli nulla.

Ma nonostante Theo, non ne fosse al corrente, sapeva che mi era successo qualcosa perché mi comportavo strana da ieri quando mi scrisse "Voglio rivederti" e io gli risposi con "Buonanotte".

Di quei messaggi me ne resi conto solamente quella stessa mattina, quando ormai il mio cervello era collegato quasi del tutto e mi volevo ancora di più prendere a schiaffi per aver ignorato completamente il suo messaggio.

Ma almeno a quello, potevo rimediare.

Me :
Oddio scusami per averti ignorato, me ne sono resa conto solo adesso... ieri notte ero sfinita e non ho fatto caso a nulla.

Theo :
Tranquilla, non fa nulla.
Adesso peró me la potresti dare una risposta?

Esitai un po' a rispondere a quella sua domanda, rimasi imbambolata come una stupida a fissare quelle parole sul display del mio telefono.

Me :
Va bene, ma a patto che andiamo molto lontano, ho bisogno di staccare la spina da qui per alcune orette...

Theo :
Ogni tuo desiderio é un ordine.
Ti passo a prendere appena stacco da lavoro.

Me :
Okay.

Così, dopo essermi calmata un po' pensando che forse, avrei potuto distrarmi per un po', mi preparai un modesto pranzo dato che ormai era mezzogiorno passato di qualche minuto, e cercai di fare, per il resto della giornata, tutto ció che rientrava nella "quotidiana normalitá" di una qualsiasi persona.

Era tipico delle persone fragili, lessi da qualche parte, scappare dai problemi che fanno troppa paura.
Era tipico di Amy, avrei preferito leggere, scappare dai problemi da lei stessa creati, aggiungerei pure.

* * *

Sophia :
Come stai?

Me :
Non lo so, forse rispetto a stanotte mi sono un po' calmata...
Tu?

Sophia :
Io tutto sommato sto bene, mi sto facendo forte perché Jó é praticamente morto e quindi mi sento in dovere di esserlo, per tirarlo su un po'.

Me :
Mi dispiace che Jó si senta così, anzi, mi dispiace che tutti voi siate scossi... per colpa mia.

Sophia :
Amy, smettila, non é colpa tua, ho parlato con Sharon e mi ha detto che stai facendo il Cristo in croce per una cosa di cui non centri.

Me :
Sophia, é così invece! So che voi ribadite perché siete mie amiche, ma la realtà dei fatti é un'altra e bisogna solo accettarla : Io avevo litigato pesantemente con Vins e lui era sfrecciato via incazzato nero dalla rabbia e sempre dalla rabbia si é schiantato contro un albero e ha perso i sensi.
Rabbia causata da me.
Punto.

Sophia :
Invece é il destino che si é messo in mezzo fra voi due ancora una volta.
Nessuna rabbia di mezzo, tantomeno tu.
Calmati e pensa positivo invece.
Magari fai qualcosa per distrarti.

Me :
Esco con Theo per distrarmi.

Sophia :
...
Ah...
Beh, sai che non sono stata perfettamente d'accordo sulle tue uscite con lui, ma in questa invece credo di essere d'accordo... ti fará bene allontanarti un po' dai problemi.

Me :
L'ho pensato anch'io... adesso mi devo dare una sistemata, mi passa a prendere fra pochi minuti.

Sophia :
Va bene, cerca di non pensare.

Me :
Beh, la vedo molto difficile...

Con quell'ultimo messaggio alla mia amica, bloccai il mio telefono e andai sotto la doccia provando a rilassarmi e a distendere i miei nervi con il getto caldo dell'acqua che picchiettava ripetutamente sulla mia pelle nuda.

Dopodiché, uscì, mi vestì con un semplice paio di jeans strappati e una t-shirt bianca a maniche corte infilata dentro ai pantaloni.
Infilai le mie sneakers preferite e tanto per sembrare più femminile, provai a truccarmi con del mascara e un filo di rossetto rosso sangue.

Nell'attimo in cui posai il rossetto sulla mia scrivania, il mio telefono si illuminó per l'arrivo di un messaggio.

Theo :
Sono giù, ti sto aspettando.

...

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