Capitolo {23}

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Me :
Theo mi ha chiesto di vederci domani sera.

Sophia :
Ti prego dimmi che hai rifiutato...

Me :
Invece ho accettato, mi passa a prendere alle otto.

Sophia :
Ma che...
Ma cos'hai in quella testa?!

Me :
Sophia non posso stare più legata al passato, Vins é stato uno come tutti gli altri.

Sophia :
Lo sai che non ci credo dalla prima parola all'ultima di questo messaggio, vero?

Me :
Fai come ti pare.

Sophia :
Ma ti ci vuoi impegnare seriamente con questo Theo?

Me :
Si, lui si vede che é interessato a me, perché non devo dargli una possibilitá?

Sophia :
Ma... quindi per te ormai é tutto come se non fosse successo niente con Vins? Seriamente Amy?

Me :
Seriamente Sophia.

Sophia :
Ma... eravate perfetti assieme... cerca di ragionare...

Me :
Ho giá ragionato abbastanza, é meglio così, fidati Soph.

Sophia :
Ma lui ti piace veramente?

Amy :
Mi intriga, domani usciremo per la prima volta assieme e vedró cosa sentiró...
Adesso sto morendo di sonno, notte.

Sophia :
Buonanotte...

In realtá i miei occhi erano spalancati a fissare il soffito della mia stanza silenziosa con l'unico suono lí dentro di Billie Eilish con "When the party's over" che partiva lievemente dal mio telefono.

Non erano ancora nemmeno le undici di sera e il sonno non voleva proprio arrivare.
Quale modo per passare il tempo se non quello di torturarsi la testa di pensieri?

Non riuscivo ancora a crederci che con Vins era davvero tutto finito.
Eppure sembrava che niente e nessuno ci avrebbe divisi, e invece, proprio io fui a rovinare tutto.

Dormi Amy, che forse é meglio così per ora.

* * *

L'indomani mattina, mi svegliai davvero molto presto senza un preciso motivo e addosso avevo una specie di nervosismo indescrivibile, mi dava fastidio qualsiasi cosa attorno a me così per scaricare un po', decisi che forse era meglio farsi una corsa alle cinque di mattina.

Dopo essermi fatta una coda alta e aver indossato un top a croce nero con dei leggins dello stesso colore, scesi le scale di casa e dopo aver richiuso la porta dietro di me, infilai le cuffie con "Pieces" dei Sum41 a tutto volume e iniziai a correre come una forsennata dritto senza voltarmi o fermarmi.

Il fresco della mattina mi tagliava le guance e il mio sguardo era incazzato con il mondo intero.
Mi muovevo come un ghepardo con la musica al massimo volume per le strade semi vuote della mia cittá.

Ma capì che correre non mi avrebbe risolto tutti i problemi e che sopratutto Vins non sarebbe ritornato con una semplice corsa di sfogo.

Vins.
C'era sempre lui nella mia testa ed era assurdo che una comune persona potesse occuparti il cuore, la testa e qualsiasi tuo pensiero.

Arrivata fin troppo lontano, decisi di tornare indietro correndo e arrivai, incosciamente, proprio davanti casa sua.

Quel muro bianco esterno che ricopriva l'intera casa dove scapparono milioni di baci e poi quella finestra semi aperta dove lui sgattaiolava fuori per entrare nella mia e stare assieme a me per poche ore e quel tetto di legno a triangolo dove si nascondeva sopra quando il mondo gli faceva paura e non voleva ammetterlo.

Maledetti ricordi.
Maledetti.

Scappa Amy, scappa prima che tu stia davvero troppo male.
Scappa, disgraziata.

Di nuovo quindi, scelsi stavolta dalla mia playlist "Numb" dei Linkin Park e ritornai a correre come una matta verso casa mia.

Arrivata dentro, mi feci una lunga doccia e mi resi conto che il nervosismo non se n'era andato per niente e che quindi la corsa non mi era servita a niente se non a farmi dell'autolesionismo andando in una casa dove i ricordi mi divorarono completamente.

...

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