Una delle tante cose che più odiavo del mio carattere, era l'incapacità di dire un semplice e secco "No".
Cosa c'era di così tanto difficile nel dire "No, ragazzi, non ci saró stasera."
Ed invece, l'unica cosa che seppi dire fu solamente un incerto "Non lo so" e poi essere fregata completamente dalle convinzioni dei miei amici.
Finalmente, durante la tortura nella mia testa e le maledizioni da me medesima lanciate, rientrai in casa e mi buttai a peso morto sul mio letto dopo esser entrata nella mia camera.
Il mio viso sprofondava nel cuscino bianco soffice di piume e di tanto in tanto, nella camera vi era un sottofondo di miei versi di disapprovazione e di sforzo contrariato.
Perché ero così debole in quelle semplici situazioni?
Forse perché, in cuor mio, volevo andarci veramente a quella maledettissima festa.
In ogni caso, ormai il danno era stato fatto e non aveva alcun senso piangere sul latte versato.
Forza Amy, fatti carina per stasera.
* * *
Dopo aver preso ancora un attimo di consapevolezza della mia stupidità e fragilitá, andai quasi trascinandomi con i miei piedi nel mio bagno, mi ci chiusi a chiave, azionai la valvola della doccia sulla sezione dell'acqua calda, e nel mentre si creava la solita kappa di calore che mi piaceva sempre tanto, presi il mio cellulare e selezionai la mia playlist preferita per cercare di tirarmi un po' su.
Mentre i "The Neighborhood" stavano debuttando sul mio bagno a tutto volume, iniziai a struccarmi con i soliti dischetti di cotone e del prodotto struccante.
Eliminai tracce di mascara, eyeliner e fondotinta che avevano troneggiato sul mio viso per mezza giornata.
Dopo aver tolto pure quel filo di tinta labbra che colorava le mie labbra e le aveva fatte sentire più "vive", iniziai a togliermi ogni tipo di indumento.Feci cadere sul pavimento leggermente umido, per via del vapore, la maglia leggera bianca a maniche corte che portavo, i miei jeans neri strappati un po' ovunque e infine il mio intimo.
Dopo esser completamente nuda, mi infilai dentro la doccia e lo ammisi, mi sentì immediatamente meglio.
Fu come riprendere un po' il respiro.Mi resi conto, peró, che, perfino sotto il getto rilassante del tepore caldo dell'acqua che toccava la mia pelle, non riuscivo ugualmente a togliermi l'unico pensiero che mi rendeva più che mai nervosa.
Vins.
C'era sempre lui nella mia testa ed ero sicura che una sedia elettrica sarebbe stata più facile da sopportare piuttosto che sopportare il fatto che non ci sarebbe stata nessuna cosa a legarci perché oramai lui era legato ad un'altra.
E ora cosa avrei fatto?
Cosa avrei potuto fare?
Cosa sarebbe successo?
Come avrei potuto guardarlo, adesso, come guardavo tutti i miei amici?
Dovevo considerarlo per forza come un semplice amico. Non c'era altra cosa che avrei potuto fare, era questa la cruda e amara verità.Tutto ciò che c'era stato, tutta la magia che avevo sentito, che solamente io avevo sentito naturalmente, era ormai passata.
Ero stata solamente un ammazza tempo per lui.
Ma era da sempre stato così il nostro rapporto, l'avevamo deciso insieme.Insieme.
Io e lui.
Non c'era mai stato un "noi" e stupida io ad averlo immaginato.Lui non sarebbe stato mai assieme a me, magari per tutta la mia inutile vita che adesso, era diventata ancor più monotona di prima.
Non avrei ricevuto mai più un suo "Sto arrivando" per messaggio.
Non avrei più potuto sentirlo dentro di me e toccare il cielo con un dito.
Nessun piacere carnale.
Nessun respiro affannoso sulla sua pelle.
Nessuna lentiggine sul suo viso che avrei potuto contare.
Niente di niente.Non ci sarebbe stato più niente di tutto ciò.
...
Ammetto che non sono stata molto costante con gli aggiornamenti, non so nemmeno se qualcuno ancora stia seguendo la storia o l'abbia tolta dal suo elenco di letture, mi dispiace davvero molto.
Non avete idea di tutto quello che mi è capitato in questi mesi di assenza.
La scuola, io, tutto...
ma sto bene, tranquilli.Spero, se qualcuno almeno é rimasto, che continui a seguire la storia perché ho intenzione di concluderla in pochi altri capitoli che ci saranno e poi potró dirvi alcune cose abbastanza importanti.
Vi abbraccio forte ❤️
-Clelia❤️
STAI LEGGENDO
L'arte di essere fragili.
RomanceSpesso, parlando di fragilità altrui ci si dice che non è nulla, che la persona in questione si preoccupa per niente, ma la verità è che siamo tutti spavaldi, con i sentimenti degli altri. La sensibilità è un'arma a doppio taglio. Essere fragili cos...