I giorni passavano, stavo perfino recuperando le ultime materie a scuola, Vins passava qualche volta, le uscite non mancavano ma io cominciavo a sentirmi in trappola, come se fossi dentro ad una gabbia.
Percepivo attorno a me che il mondo che mi circondava iniziava a starmi troppo stretto e non era di certo perché stessi ingrassando magari.
Solamente con la presenza di Vins nei paraggi riuscivo a stare tranquilla in quell'ambiente, ma non appena lui non c'era, ecco allora che per poco non mi partiva un attacco di panico dallo stomaco fino al mio naso che mi impediva perfino di respirare.
La sensazione era esattamente come quando ad una persona che necessita di ossigeno, la si viene privata e quindi comincia a soffocare per la mancanza di aria.
Ecco, mi sembrava di soffocare senza di lui.
Il mondo attorno a me faceva schifo a prescindere, ma la presenza di lui lo rendeva tollerabile quel mondo che mi circondava.Vins, peró, credo che non si era accorto dell'effetto che mi creava.
<<La prossima settimana ritorna mia sorella dall'università.>> disse mentre si accendeva una sigaretta nella sua stanza dove ci trovavamo.
<<Ah si? Che bello, la mia dovrebbe tornare il mese prossimo.>> risposi sedendomi sopra la sedia girevole accanto alla sua scrivania.<<E dopo parto...>> continuó lui editando quasi a dirmelo.
Un minuto di silenzio si creó, i miei occhi erano puntati di colpo su di lui e lui viceversa su di me.
<<Per dove?>> domandai poi io cercando di risultare indifferente davanti a quella sua frase di prima.<<Budapest.>> rispose lui deglutendo nervosamente.
Io magari ero brava a nascondere le mie emozioni ma forse lui non lo era per niente dato che era totalmente nervoso e impacciato nel spiegarmi bene dove sarebbe andato.
<<Figo.>> dissi io prendendo una sigaretta dalla mia tasca dei jeans.
<<E per quanto?>> risposi facendo un po' fatica a parlare dato che mi ero portata la sigaretta alle labbra e avevo parlato con quella sulla bocca.<<Due settimane.>> fece poi lui.
Cazzo.
Per due settimane non ci saremmo visti.<<Bene.>> dissi poi solamente e facendo un tiro subito dopo.
<<Parto domani.>> aggiunse ancora.<<Oh...>> stavolta non riuscì a far finta di niente, mi spiazzai ancora di più.
<<Quindi per due settimane dovremmo fare astinenza da sesso.>> rise lui."Ma cosa ridi coglione che per due settimane non ti vedró più" volevo quasi rispondergli ma decisi che era meglio mantenere la calma.
<<Beh, mi troveró un tuo supplente in caso, come a scuola.>> dissi ridacchiando provando a tenergli il gioco.
Improvvisamente, il corpo di Vins sembró perdere ogni capacità motoria, sembró diventare un pezzo di marmo rigido.Lo guardai di sbieco e aggrottando non troppo la mia fronte dato che era una reazione che non mi aspettavo avesse.
Poi si alzó lentamente e venne di fronte a me che continuavo a fumare non capendo cosa gli fosse preso.
Lentamente allungó la sua mano sulla mia sigaretta che si trovava alle mie labbra, la afferró e si fece un tiro davvero lento per poi fissarmi intensamente come se volesse scavare la mia anima con i suoi semplici occhi castano chiaro.<<Amy.>> disse poi avvicinandosi ancora minacciosamente facendo combaciare perfettamente il sio petto con il mio.
Sussultai a quel contatto.
<<Non ti azzardare nemmeno per scherzo a dire una cosa simile.>> concluse restituendomi la sigaretta fra le mie dita.
Rimasi senza parole, non sapevo cosa dire dopo quella sua reazione, non aveva mai fatto così prima d'ora.<<A... Adesso, devo andare.>> fu solo ció che uscì dalla mia bocca subito dopo.
<<Ti accompagno?>> mi chiese poi.
<<No, faccio due passi.>> risposi subito buttando oltre la finestra aperta la sigaretta che avevo ormai finito.<<Va bene.>> disse solamente lui.
Dal tragitto che feci da quella stanza da letto fino al corridoio che mi portó all'ingresso di quella casa, ero totalmente perplessa da quello che era appena successo in quella maledetta camera da letto.Si, facevamo di peggio io e lui, ma era solo un andare a letto insieme occasionalmente, non c'eravamo mai stuzzicati e avvicinati così tanto fuori dal letto e, lo ammetto, non c'ero completamente abituata a quel suo atteggiamento quando non si trovava sopra di me in un letto nudo esattamente come me.
Non sapevo se fosse stata una cosa sicura comportarsi così anche fuori dalle lenzuola.
...
SPAZIO AUTRICE :
Vi ringrazio per l'andamento della storia, non me lo sarei nemmeno aspettato dato che per la prima volta, questa storia non si tratta della solita fanfiction e questa storia è molto importante per me, più di tutte le altre presenti sul mio profilo❤️
Non so se avrete notato ma tra il capitolo 11 e il 14, l'ordine di pubblicazione è sparpagliato perché ho combinato un pasticcio durante la scrittura di quei capitoli, fate attenzione quindi quando leggete e controllate la numerazione dei capitoli, altrimenti non credo capiate granchè hahaha❤️Ve saluto e ve ringrazio.
-Clelia☀️
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L'arte di essere fragili.
RomanceSpesso, parlando di fragilità altrui ci si dice che non è nulla, che la persona in questione si preoccupa per niente, ma la verità è che siamo tutti spavaldi, con i sentimenti degli altri. La sensibilità è un'arma a doppio taglio. Essere fragili cos...