Capitolo 2 - Il piano (parte 1)

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"E dai, non fare quella faccia

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"E dai, non fare quella faccia." la rimbeccò Rachel, mentre girava il volante e imboccava il vialetto sotto casa di Jason. "Almeno ti distrai un po'."

Claire non si voltò, continuando a guardare fuori dal finestrino. Quella sera le amiche l'avevano praticamente costretta a uscire, per andare a bere qualcosa in quel nuovo locale di cui parlava il volantino. Oltre a non averne nessuna voglia, aveva paura di incontrare Cedric e dovercisi confrontare ancora una volta. Lui la metteva a disagio, forse perché si era accorta che ci stava provando oppure perché il trauma emotivo della sua precedente relazione le faceva provare diffidenza verso tutti i ragazzi che incontrava. Tra l'altro, per l'occasione si era dovuta mettere addosso qualcosa di decente e perfino truccarsi. Cosa che non faceva da settimane.

Juliet si sporse dal sedile posteriore. "Smettila di fare la musona e cerca di divertirti stasera."

"Hai notato il trucco?" Rachel ammiccò verso Claire. "E non voleva neanche venire..."

Lei sbuffò. "Non potevo presentarmi con le occhiaie che mi arrivavano alle ginocchia, vi pare?"

Rachel ridacchiò e finse di crederci, mentre Juliet faceva uno squillo a Jason per dirgli di scendere.

Non attesero molto, prima di vederlo aprire il cancello e raggiungerle sorridente.

"Salve!" le salutò, montando in macchina accanto a Juliet. "Pronte per la baldoria?"

"Altroché!" rispose Juliet raggiante. "Non è vero, Claire?"

Senza nemmeno un briciolo della sua euforia, lei ricambiò con una smorfia annoiata. "Oh, sì..."

"Wow, trattieni l'entusiasmo." ironizzò Jason, facendo ridere le altre.

Secondo l'indirizzo sul volantino, il locale si trovava fuori dal centro della città, quindi Rachel seguì le indicazioni date dai cartelli e uscì dalla zona residenziale.

Trovarlo non fu tanto difficile, anche perché l'insegna con scritto Golden Caddy era piuttosto appariscente, tuttavia si divertirono lo stesso a prendere in giro Claire, insistendo perché chiamasse Cedric per farsi indicare la strada. Ovviamente, lei rifiutò, fingendosi anche un po' seccata.

Una volta imboccata l'entrata, lasciarono l'auto nello spiazzo adibito a parcheggio e si diressero al giardino davanti al locale, dove si stava svolgendo il party vero e proprio. Per l'occasione era stato addobbato con tavolini stile moderno e lanterne fatte con barattoli di vetro, appese ai rami degli alberi. Lo attraversarono in cerca di un posto libero, ma era già pieno di gente, così dovettero entrare dentro.

L'interno aveva il pavimento in parquet e tavolini di legno dello stesso colore. Ai lati delle pareti c'erano dei divanetti in pelle nera e con la testiera alta, mentre degli sgabelli foderati giravano tutti intorno al bancone. 

Sia dentro che fuori la musica risuonava a tutto volume e la gente ballava ovunque ci fosse spazio.

Dopo aver girato un po', trovarono un tavolo e si accomodarono, aspettando che qualcuno venisse a prendere le ordinazioni. Nel frattempo, riconobbero e salutarono un sacco di gente, visto che l'intera scuola sembrava aver letto il volantino di Cedric.

Bloody Castle - All'ombra della lunaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora