"Ecco, da qui si vede bene."
Rachel si sentì sollevata per aver trovato quei posti, dopo essersi scusata con tutti i genitori, amici e parenti seduti sugli spalti a cui passando aveva pestato involontariamente i piedi. Lei, Juliet e Jason erano venuti a fare il tifo per Claire. La sua squadra di calcio giocava un'amichevole contro un'altra squadra dell'ultimo anno, proveniente da una città vicina. Era un modo per salutarsi e divertirsi un'ultima volta prima delle vacanze estive, così aveva detto Claire. Come sempre, loro non si sarebbero persi una sua partita, perciò eccoli lì che urlavano e mangiavano nachos.
Fu quando l'arbitro fischiò un fallo che Rachel riconobbe una figura seduta pochi spalti più in basso. "Mark?"
Sentendosi chiamare il ragazzo si voltò all'istante, sorridendole non appena l'ebbe riconosciuta. "Rachel! Ehi, ciao...come va?" domandò, sembrando quasi imbarazzato di essere stato scoperto.
Rachel era confusa, che ci faceva lui lì, da solo poi?
Juliet allora intervenne, togliendo entrambi dall'imbarazzo. "Perché non ti unisci a noi? Così la smettiamo di urlare."
Lui fece per replicare, ma venne interrotto da un'altra voce. "I pop-corn al caramello erano finiti, però ti ho preso i..." Cedric si era avvicinato con gli snack e ci mise un attimo a capire che l'amico non lo stava ascoltando. Girò lo sguardo nella sua stessa direzione e riconobbe le ragazze e Jason. "Ehi, eccovi!" constatò allegro.
"Perché non raggiungi i tuoi amici e ti levi dai piedi? Mi copri la visuale!" ribatté per tutta risposta un omone grande e grosso. Al che Mark e Cedric non se lo fecero ripetere due volte e salirono i gradini che li separavano dagli altri.
L'evento era aperto a tutti, ma Rachel non poté fare a meno di sospettare che dietro la loro presenza ci fosse lo zampino di Juliet. Quello era esattamente il genere di iniziative che avrebbe preso lei. "Li hai chiamati tu?" mormorò a denti stretti per non farsi sentire, mentre i due si sistemavano sugli spalti accanto a loro.
L'amica le rivolse un'occhiata dapprima perplessa, poi sembrò illuminarsi. "Ah sì, non te l'avevo detto?" le chiese con la solita aria innocente.
Scontato. Avrebbe dovuto immaginarlo.
Quando tutti si furono seduti, tornarono a concentrarsi sulla partita, appena in tempo per vedere una bella azione di Claire. Era riuscita a smarcare un'avversaria e a portare la palla verso la porta, ma purtroppo venne intercettata nell'esatto momento in cui provava a fare goal.
"Cavolo!" esclamò Juliet amareggiata.
Cedric le rivolse un ghigno divertito. "Non ti facevo un'appassionata."
"In realtà non ci capisco molto. Claire ha provato a insegnarmi le regole, ma lo sport in generale non fa proprio per me. Però in questi anni, vedendola mentre gioca, ho capito quando sta per succedere qualcosa di importante e mi sale l'adrenalina." disse imbarazzata, facendolo ridere.
"Tu invece? Ne capisci di calcio?" lo punzecchiò Jason. I loro rapporti erano migliorati dalla festa a casa di Rachel, ma a lei sembrava ancora che Jason non lo sopportasse. Cosa che avevano in comune. Per quanto ormai si frequentassero da un po', non riusciva ancora a farsi piacere Cedric. Forse, come le aveva detto Juliet, era perché avevano dei caratteri completamente diversi e magari le serviva più tempo per conoscerlo, ma al momento faticava ad averlo intorno. Lo sopportava solo perché con lui c'era sempre Mark, che almeno era piacevole.
"Io sono cresciuto a pane e Baseball. Mio padre è un tifoso, mentre io... beh diciamo che non sono un grande appassionato, ecco."
Di lì a poco ci fu un gran fermento tra il pubblico. Claire stava correndo a gran velocità verso la porta avversaria, mentre una delle sue compagne cercava di non farsi rubare la palla dalle avversarie. A pochi metri dalla porta, gliela passò, ma era troppo alta e quando tutti ormai davano per scontato che Claire non ci sarebbe arrivata, lei li stupì buttandosi all'indietro e con una rovesciata fece goal. Il pubblico impazzì, si alzarono tutti in piedi, saltando e urlando a squarciagola, sventolando bandiere e grosse mani di gomma piuma con i colori della squadra. Intanto, in campo le compagne di Claire corsero ad abbracciarla e a darle pacche sulla schiena.
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Bloody Castle - All'ombra della luna
Vampire- Primo capitolo della saga Bloody Castle - "...Potevamo passare una normalissima serata in tutta tranquillità e invece mi sono dovuta impuntare. Per cosa poi? Non lo so nemmeno io. E adesso che forse sto per morire ho un solo pensiero che mi rimba...