"Juls, ma che fai?" Claire si alzò di scatto dalla poltrona e le venne incontro, chinandosi subito per raccoglierli. Il pavimento era bagnato tutto intorno e dovette fare attenzione a non metterci i piedi sopra.
La signora Weaver accorse dalla cucina, allertata dal rumore. "Oh cielo, vi siete fatte male?"
"No, non si preoccupi." la rassicurò Rachel con un mezzo sorriso, mentre si chinava a sua volta. "Si è solo rotta una tazza. Ci dispiace."
Lei minimizzò. "Figurati, cose che capitano. Vado a prendere uno straccio per asciugare."
Mentre la aiutava, Rachel guardò l'amica con aria preoccupata. "Si può sapere che ti prende?"
Juliet, però, non diede segno di risposta. Sembrava concentrata solo sul disastro che aveva combinato, come se loro non esistessero.
"Va tutto bene?" Ritentò, ma la vide irrigidirsi e intuì che avesse un problema con lei. Ne ebbe la conferma nel momento in cui le loro dita si sfiorarono per raccogliere un frammento e Juliet ritrasse la mano, come se il solo toccarla la ripugnasse. Subito dopo lasciò perdere tutto, si alzò e a passo spedito uscì di casa.
Claire e Rachel si lanciarono un'occhiata confusa, poi lei non perse tempo e le corse dietro. Questa volta non aveva nessuna intenzione di lasciar perdere.
Trovò Juliet appoggiata alla balaustra con lo sguardo torvo fisso davanti a sé, incurante del vento che le sferzava i capelli sul viso. Intanto era iniziato a piovere e il cielo talmente scuro che sembrava rispecchiare il suo umore.
"Okay, mi spieghi qual è il tuo problema?" le chiese irritata.
Lei però non si disturbò nemmeno a girarsi.
"Ehi, sto parlando con te!"
Quando finalmente si degnò di guardarla, l'espressione che aveva la spiazzò. Era a dir poco glaciale.
"Ho sentito, non sono sorda." ribatté secca. "Stavo solo cercando di ignorarti."
"Direi che ti riesce piuttosto bene, visto che non fai altro da giorni. Potrei sapere cosa ti ho fatto?" Per quanto si scervellasse sulla risposta, non ne trovava neanche una. Al contrario, sentiva di avere la coscienza pulita.
"Il punto è che sono io la stupida! Mi faccio sempre troppe illusioni, vedo cose che non esistono e puntualmente non sono mai come le avevo immaginate."
Quel discorso non aveva minimamente senso per Rachel. "Ma di che stai parlando?"
Juliet alzò gli occhi al cielo, frustrata. "Lo sai benissimo, vi ho sentite prima."
Forse si riferiva al fatto che avesse aspettato tanto a dir loro di Mark e adesso si era offesa. Era l'unica spiegazione che riuscì a darsi, anche se le sembrava insolito che Juliet potesse risentirsi per certe cose. "Scusa, vi ho già detto che mi dispiace di non avervene parlato subito. Adesso cosa devo fare, buttarmi a terra e implorare il tuo perdono? Non pensavo che la cosa ti sconvolgesse tanto."
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Bloody Castle - All'ombra della luna
Vampire- Primo capitolo della saga Bloody Castle - "...Potevamo passare una normalissima serata in tutta tranquillità e invece mi sono dovuta impuntare. Per cosa poi? Non lo so nemmeno io. E adesso che forse sto per morire ho un solo pensiero che mi rimba...