SCENE INEDITE - Casa Weaver 02

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Rachel correva a perdifiato nel fango, la pioggia scrosciante che batteva sopra l'ombrello dei Weaver. Era stata così stupida! Come aveva fatto a non accorgersi di quello che stava succedendo? Lei e Dean...per cortesia! Neanche tra un milione di anni. E poi il loro era giusto un rapporto di amicizia, se così poteva definirsi. Ora che ci pensava però, già Mark aveva avuto dei sospetti che tra loro ci fosse qualcosa. Ma perché? Insomma, lei non aveva fatto niente di male. Avevano solo parlato e scambiato qualche battuta ogni tanto e ora per uno stupido malinteso rischiava di perdere la sua migliore amica. Comunque, il danno era fatto. Adesso doveva solo trovare Juliet e chiarire questa storia una volta per tutte.

Finalmente arrivò al fienile dove l'aveva vista scomparire. Era fradicia dalla testa ai piedi e cominciava ad avere freddo, ma questo non la fermò. Lasciò l'ombrello in un angolo e si inoltrò nel locale, buio e reso ancora più inquietante dal rumore del temporale.

"Juls!" la chiamò, ma come risposta ricevette solo l'eco della propria voce.

Un lampo improvviso, seguito poi dal fragore di un tuono, la fece sobbalzare. Rachel iniziò a tremare, non solo per il freddo, ma anche per l'ansia. Quel posto le metteva i brividi. Dove diavolo si era cacciata?

"Juls sono io! Ti prego, voglio solo parlare." La chiamò ancora e ancora nessuna risposta.

Un altro lampo illuminò il fienile a giorno e questa volta notò una cosa che prima non aveva visto. Un corpo a terra, poco distante da lei.

Rachel sentiva il cuore battere a mille e la paura farsi sempre più spazio dentro di lei

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Rachel sentiva il cuore battere a mille e la paura farsi sempre più spazio dentro di lei. "Juliet?" mormorò allarmata. Provò ad avvicinarsi, ma non fece che solo pochi passi prima che un'altra figura sbucasse da dietro un covone. Era buio e portava un cappuccio, perciò non riuscì a distinguerne bene il viso, ma intuì che si trattasse di una donna. Ne ebbe la conferma quando un altro lampo illuminò l'ambiente, mettendo in risalto il biondo dei suoi capelli.

"Chi diavolo sei? Cosa hai fatt..." stava per affrontarla, ma un dolore acuto alla nuca le mozzò il fiato e perse i sensi.

La figura misteriosa si avvicinò lentamente al corpo esanime di Rachel, osservandola da sotto il cappuccio. Poi con un gesto secco se lo tirò giù, liberando i morbidi riccioli d'oro. I suoi occhi scuri saettarono dalla ragazza al suo scagnozzo. "Ho un altro compito per te."

Lui chinò subito il capo, pronto a ricevere l'ordine.

"Andrai in casa e distrarrai Dean." Dispose pratica, mentre si frugava nelle tasche alla ricerca di qualcosa. Dopo un momento tirò fuori un pezzo di carta e una penna. "Ci occorre un vantaggio se vogliamo arrivare a Bran prima di lui."

"Sì, Milady." Annuì, pronto ad andare.

" Annuì, pronto ad andare

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"Connor." Lo richiamò prima che uscisse dal fienile. "Non fargli troppo male."

Per tutta risposta il vampiro ghignò, tirandosi sulla testa il cappuccio del mantello e uscendo sotto il diluvio.

Bloody Castle - All'ombra della lunaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora