Capitolo 23 - Evasione

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Erano trascorsi un paio di giorni dalla convocazione nella sala del trono e, dopo un lungo meditare, finalmente si era deciso ad andare da Nickolaij

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Erano trascorsi un paio di giorni dalla convocazione nella sala del trono e, dopo un lungo meditare, finalmente si era deciso ad andare da Nickolaij. La notizia che la cerimonia sarebbe stata anticipata aveva accelerato i tempi e agire al più presto era d'obbligo, se non voleva che succedesse l'inevitabile.

Il suo piano era quello di estorcergli con una scusa il luogo esatto dove teneva rinchiusa Claire. Gli avrebbe raccontato che gli uomini di guardia alle celle si lamentavano a causa dell'insistenza dei prigionieri, che continuavano a chiedere della loro compagna, e che magari una risposta al riguardo li avrebbe messi definitivamente a tacere. In questo modo sperava di indurlo a parlare, conservando nel contempo la sua apparente buona fede. Era consapevole di correre un grosso rischio esponendosi direttamente con Nickolaij, ma proprio per questo gli era sembrata l'unica strategia possibile. A lungo andare, infatti, gli altri vampiri avrebbero potuto insospettirsi delle sue domande.

Mentre rifletteva su questo, Dean si trovava già nel corridoio e in breve aveva raggiunto la porta dello studio, stranamente socchiusa. Stava per bussare, ma due voci all'interno lo avevano dissuaso. Una era chiaramente di Byron e l'altra era quella concitata di Nickolaij.

Chissà perché, l'istinto gli aveva suggerito che quanto avrebbe ascoltato si sarebbe rivelato molto utile, quindi era rimasto immobile dov'era, prestando la massima attenzione. A giudicare dai toni, non sembrava una conversazione piacevole.

"Come sarebbe a dire?"

Alla domanda di Nickolaij era seguito un attimo di esitazione, poi Byron aveva risposto: "Il novilunio ci sarà fra tre giorni e l'esperimento non ha speranza di riuscire senza di esso."

-Esperimento? -

Quella spiegazione non doveva aver incontrato il favore di Nickolaij che, sempre più adirato, aveva battuto con violenza il pugno sul tavolo, che scricchiolò pericolosamente. "Dovrò attendere ancora, dunque?"

"Sono addolorato, mio Signore." si era scusato l'altro, in tono contrito. "Ma secondo i miei calcoli la luna dovrà essere perfettamente allineata con il sole, affinché possa avvenire il trasferimento. In assenza di tale condizione, tutti i nostri sforzi andranno in fumo."

A quel punto, dopo una breve pausa di riflessione, Nickolaij gli aveva chiesto: "E una volta effettuato lo scambio, che ne sarà della ragazza?"

"Quando la duchessa avrà preso il suo posto, di lei non resterà neanche il ricordo."

Dean camminava a passo svelto lungo il corridoio con Claire alle calcagna, senza che quella frase smettesse di rimbombargli nella testa. Nel momento esatto in cui aveva sentito Byron pronunciarla, si era defilato senza pensarci un secondo e la sera stessa aveva messo in atto il suo piano di fuga.

Ora capiva il motivo dell'insolito interesse che Nickolaij nutriva per Claire. Fin dal primo momento che l'aveva vista a Greenwood gli aveva chiesto di tenerla d'occhio e, quando si era palesata per difendere i suoi amici, aveva pensato a un bel colpo di fortuna. Meno male che le cose erano andate diversamente. Sia per loro che per lui.

Bloody Castle - All'ombra della lunaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora