Capitolo 14 - A te il primo assaggio Beth

18 0 0
                                    

Juliet avanzava a fatica dietro agli altri, cercando di non inciampare e nello stesso tempo tenendoli d'occhio

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Juliet avanzava a fatica dietro agli altri, cercando di non inciampare e nello stesso tempo tenendoli d'occhio. Davanti a sé riusciva ancora a scorgere Cedric e Claire, anche se ormai erano quasi scomparsi alla vista. Come al solito, per lei era impossibile tenere il passo e a rallentarla ulteriormente ci si era messo anche il caldo atroce di quel pomeriggio. Si sentiva zuppa di sudore, con il fiatone e le gambe doloranti quasi da non reggersi in piedi. Nonostante ciò, sembrava essere l'unica a stare così male.

Come se non bastasse, non riusciva a rimuovere dalla mente l'immagine di Rachel attaccata a Dean neanche fosse cosparso di colla. Era felice che fosse viva... Anzi felicissima, ma era stato proprio necessario restare abbracciata a lui tutto quel tempo?

In realtà, non aveva voluto dormire insieme la sera prima per timore che parlassero di quella storia. Non voleva sentire niente al riguardo. Era consapevole che il suo fosse un atteggiamento egoista e maligno, e inoltre detestava di non essere ancora riuscita a ringraziare Dean per aver salvato la vita della sua migliore amica, ma non poteva farci nulla.

Mentre arrancava, si accorse di avere una scarpa slacciata e si fermò. Già rischiava di cadere da sola, figurarsi così. "Aspettate!" li avvertì, sfilandosi lo zaino per potersi chinare ad allacciarla.

Il tempo di fare il nodo e quando si rialzò non vide più nessuno di fronte a sé, nemmeno in lontananza. Tutto intorno il silenzio.

"Ragazzi..." Tentò di farsi sentire, ma le uscì solo un fil di voce. Presa dal panico, si rinfilò in fretta lo zaino e corse nella direzione verso cui le sembrava fossero andati gli altri. Per quanto cercasse di sbrigarsi, però, non riusciva a raggiungerli. Sembravano spariti.

A un certo punto, il sentiero si biforcò in due verso cui la foresta si faceva più fitta. Non aveva idea di quale strada prendere e sentì il panico aumentare. "Ragazzi!" chiamò ancora, sperando che fossero abbastanza vicini da sentirla. Possibile che avessero già fatto tutta quella strada?

Allora imboccò d'istinto a sinistra, pregando che fosse la scelta giusta. Andò avanti in quella direzione per un bel po', ma continuava a non vedere nessuno e ad ogni passo si convinceva sempre più di aver sbagliato strada.

Stava per tornare indietro, quando avvertì dei fruscii poco distanti da lei e pensò fiduciosa di aver recuperato lo stacco.

"Claire!"

Chiamò l'amica, sicura che le avrebbe risposto, ma non fu così.

"Ced!" tentò ancora, ma niente. Allora pensò che qualcuno le stesse facendo uno scherzo. Magari Cedric. Sì, era una cosa da lui. Probabilmente aveva coinvolto tutti, dicendo di non rispondere per metterle ansia. Continuò a guardarsi intorno spaesata.

"Okay, se volevate spaventarmi ci siete riusciti." li avvertì. "Adesso basta, però."

Nessuno rispose, né uscì dai cespugli ridendo, e la sua agitazione non fece che aumentare. Tra l'altro, ora le sembrava che i fruscii non provenissero dal sentiero, bensì dai cespugli circostanti.

Bloody Castle - All'ombra della lunaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora