SCENE INEDITE - Boschi del Montana

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Rachel fu la prima a ritirarsi nella sua tenda. La giornata era stata lunga e pesante, e tutto quello che desiderava era andarsene a letto e dimenticare.

Ancora non riusciva a credere a quello che era successo. Automaticamente i suoi pensieri ritornarono ai momenti vissuti su quel dannato ponte, a come le sue gambe si fossero immobilizzate, impedendole di salvarsi la vita. Una paura come quella non l'aveva mai provata prima, talmente forte da paralizzarla completamente. Avrebbe potuto morire. Anzi, se non fosse stato per Dean, sarebbe successo di sicuro. Solo ora cominciava a rendersene conto.

D'improvviso si sentì pervadere da un senso di angoscia. Le mani che stringevano il suo pigiama cominciarono a tremarle e anche respirare sembrava difficile. La consapevolezza di quello che aveva passato le stava facendo venire un attacco di panico, così inspirò in profondità, cercando di darsi una calmata.

Un fruscio fuori dalla tenda la fece trasalire. Non voleva che qualcuno la vedesse in quello stato.

"Rachel?"

La voce di Mark. Era parecchio tardi, cosa voleva a quell'ora? Prese un bel respiro prima di rispondergli. "Sì?"

"Oh bene, sei ancora sveglia. Posso entrare? Sei...presentabile?" domandò in tono prudente.

Quell'ultima domanda la fece sorridere; poi si infilò al volo la maglietta, che ormai era tutta stropicciata tanto l'aveva stretta, e lo invitò ad entrare.

Il viso di Mark fece capolino, salutandola con un gran sorriso. La tenda era troppo bassa perché potesse starci dritto, così assunse una posizione un po' storta, che la fece sorridere di nuovo. Si rese conto che l'angoscia di poco prima stava lentamente scemando.

Rimasero per qualche secondo a guardarsi, poi lui si schiarì la gola e interruppe quel silenzio imbarazzante.

"Allora, mi stavo chiedendo come stessi...Insomma dopo quello che è successo. Non deve essere stato facile per te." tentennò imbarazzato, aggiustandosi gli occhiali sul naso.

Rachel adorava quel suo modo di fare, così goffo e dolce allo stesso tempo. "Sì, è stata una bella avventura." minimizzò. "Ma ora sto bene. Grazie per avermelo chiesto." Ovviamente stava mentendo, ma non voleva fare la piagnucolosa. Soprattutto davanti a lui.

Il suo corpo però non era della stessa opinione. Le mani le tremavano ancora e, per quanto cercasse di nasconderlo, a Mark non sfuggì. Il suo sguardo, infatti, passò dalle mani al suo viso e fu più che eloquente.

Rachel si maledì. "Okay, non mi è ancora passata va bene? Ho appena realizzato che sarei potuta morire e non è una cosa facile da mandare giù." La voce le tremò e gli occhi le si stavano riempiendo di lacrime, così si voltò per nascondere il viso. "Ho solo bisogno di un momento..."

Lui nel frattempo le si era avvicinato e le poggiò una mano su una spalla. "Ehi..." le mormorò, facendola voltare con gentilezza. "È normale che tu ti senta così, è...umano." Scherzò, per poi tornare subito serio. "Hai passato dei momenti terribili, ma adesso è finita. Stai bene, per fortuna, e di qualsiasi cosa tu abbia bisogno io ci sono." disse in tono amorevole.

A Rachel mancò di nuovo il respiro, questa volta non era un attacco di panico però. Lo sguardo risoluto e dolce di Mark le mozzò il fiato e in quel momento le sembrò quasi di vederlo per la prima volta. Una sensazione di vuoto allo stomaco la colse e d'istinto arrossì.

Anche lui si rese conto dell'atmosfera che si era creata e imbarazzato tolse la mano dalla sua spalla, spostando lo sguardo altrove

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Anche lui si rese conto dell'atmosfera che si era creata e imbarazzato tolse la mano dalla sua spalla, spostando lo sguardo altrove. "S-sì, beh volevo che lo sapessi. Ora sarà meglio che...che vada. Vorrai riposare." Balbettò, allontanandosi per uscire dalla tenda. "Ci vediamo domani." Abbozzò un sorriso e la lasciò sola.

Rachel rimase per un po' a fissare confusa il punto in cui prima c'era Mark. Il cuore le batteva forte e la faccia le andava a fuoco. Cos'era appena successo?

Bloody Castle - All'ombra della lunaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora