Capitolo 17 - Ancora guai

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"Non potremmo fermarci da qualche parte?" gridò Cedric a Dean dal fondo della fila

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"Non potremmo fermarci da qualche parte?" gridò Cedric a Dean dal fondo della fila. "È pericoloso andare avanti con questo vento!" Una raffica lo investì, costringendolo a coprirsi gli occhi con la mano.

Quel giorno il tempo non era decisamente a loro favore. Il cielo minacciava tempesta e l'aria fredda e sferzante non dava tregua. Quando si erano alzati la situazione non era ancora così brutta e si erano rimessi in marcia senza farsi troppi problemi, ma adesso ne stavano pagando le conseguenze.

"Concordo, ma non possiamo fermarci qui. Dobbiamo aspettare che la strada torni in piano!" gli gridò Dean di rimando.

Stavano camminando in salita, su una strada sterrata da cui spuntavano a ogni passo le radici degli alberi aggrappate tenacemente al pendio sottostante, molto più ripido del precedente e così nascosto dalla vegetazione che non se ne indovinava la fine. Se qualcuno fosse caduto, stavolta non avrebbe avuto speranze. Visto che tornare indietro era fuori discussione, l'unica soluzione rimasta era di proseguire finché non fossero arrivati a valle.

Juliet stavolta camminava tra Claire e Rachel, per non rischiare di fare passi falsi e magari precipitare di nuovo. Con la stanchezza che si sentiva addosso non era da escludere. Arrancava a fatica da due ore, con i piedi che le facevano un male cane e intanto l'astio nei confronti di Dean aumentava. Non gliene importava niente se dietro di lui qualcuno crollava a terra, continuava ad andare avanti come se nulla fosse. Che nervi!

Claire le si affiancò per parlarle senza farsi sentire dagli altri. "Come va?"

"Per niente bene." rispose col fiato corto. "Non so quanto potrò reggere ancora."

Lei sorrise, scuotendo la testa. "Sì, questo lo vedo. Mi riferivo a..." Evitò di concludere la frase, indicando con un cenno della testa la diretta interessata.

Juliet afferrò al volo, anche senza girarsi verso Rachel, pochi metri dietro di loro con Mark al seguito per precauzione. "Ci ho pensato tutta la notte e ho capito che forse è tutta una mia fantasia." Dall'espressione scettica dell'amica intuì che fosse pronta a replicare, ma la precedette. "Lasciami finire. Se non ci ha ancora detto niente è perché magari non c'è niente da dire..." mormorò. "Perciò ho deciso di aspettare che la situazione si evolva da sola."

"Quindi non ti arrendi?"

Su due piedi non seppe cosa rispondere. Il suo discorso della sera prima l'aveva aiutata a fare chiarezza sulla realtà della situazione: non aveva prove che tra quei due ci fosse davvero qualcosa e, anche ammesso ci fosse stato, valeva la pena rovinare il suo rapporto con Rachel per uno come Dean che non perdeva occasione per umiliarla? No. Era vero, ogni volta che finiva nei guai era il primo ad accorrere, come se si preoccupasse della sua incolumità, ma puntualmente trovava il modo di farglielo pesare, quindi aveva deciso di dire basta. Non sarebbe diventata matta cercando di capire cosa gli passasse per la testa. "Vedremo." concluse con un sorrisetto, preferendo restare sul vago. "Okay, ho davvero bisogno di una pausa." sospirò poi, mentre sentiva le forze abbandonarla. Si appoggiò di schiena al tronco di un albero per mandar giù una considerevole quantità d'acqua. Era disidratata e non c'era una sola parte del corpo che non le facesse male.

Bloody Castle - All'ombra della lunaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora