"Lo sapevo. Ci siamo persi." commentò Claire, seguendo Mark e Rachel per i cunicoli di quello che aveva tutto l'aspetto di un sotterraneo freddo e umido.
Dopo aver lasciato Juliet e Cedric di sopra, erano scesi di nuovo in salone, nella speranza di trovare qualcuno che li aiutasse con Dean. Sembrava però che durante la loro assenza il castello fosse stato evacuato, perché non c'era anima viva in giro. Alla fine, senza sapere come, si erano ritrovati lì sotto a girovagare a vuoto e Claire aveva sempre più l'impressione di essere finita in un labirinto.
"Sempre ottimista, eh?" ironizzò Rachel. "Non ci siamo persi. Dobbiamo solo capire da che parte andare..."
Claire sbuffò alle sue spalle. "Secondo me stiamo scendendo troppo. Ve l'ho fatto notare già tre corridoi fa."
"Non potevi sapere quale fosse la strada giusta."
"E tu non potevi sapere che questa lo fosse. E infatti non lo è."
"Potreste smetterla?" le rimbeccò Mark infastidito. "C'è qualcuno laggiù." Indicò un tizio che camminava da solo in fondo al corridoio, vestito elegante e con il volto coperto per metà da una maschera. Sembrava avere molta fretta.
"Era ora." disse Claire sollevata.
Aumentarono il passo per raggiungerlo e soprattutto per non lasciarselo scappare.
"Ehi!" lo chiamò Mark, sicuro che si sarebbe voltato. Invece, il tizio continuò per la sua strada, senza degnarli di attenzione.
Più loro guadagnavano terreno più lui si allontanava, così dovettero mettersi a correre, continuando a scendere e passando per corridoi angusti che puzzavano di muffa.
Rachel sollevò l'orlo del vestito per non inciampare. "Perché non si ferma?" ansimò allarmata, i capelli ormai completamente sciolti.
Erano a pochi metri da lui e proprio quando pensavano di aver a che fare con un sordo o con un matto, il tizio si bloccò di colpo e per poco non gli finirono addosso. Lui comunque non fece una piega, né si voltò per capire chi avesse dietro, continuando a guardare fisso davanti a sé. Ben presto si accorsero che non era l'unico ad avere quell'espressione vuota, ma anche tutta la folla degli invitati che si ritrovarono davanti. Gran parte non portava la maschera, quindi fu facile incrociare qualche volto familiare. Nessuno di loro, però, diede segno di riconoscerli. Sembravano tutti immersi in una sorta di trance.
Mark picchiettò sulla spalla dell'uomo, provando nuovamente a richiamarne l'attenzione. Non ricevendo risposta, si voltò verso le ragazze, che ricambiarono l'occhiata perplesse.
In testa alla processione c'erano alcuni addetti alla sicurezza vestiti di nero, così Claire fece per chiamarli, ma Rachel glielo impedì, tappandole la bocca con una mano. Lei mugugnò qualcosa in segno di protesta, ma poi si lasciò convincere a rimanere in silenzio. In effetti, la situazione era a dir poco strana e forse non era il caso di attirare l'attenzione.
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Bloody Castle - All'ombra della luna
Vampire- Primo capitolo della saga Bloody Castle - "...Potevamo passare una normalissima serata in tutta tranquillità e invece mi sono dovuta impuntare. Per cosa poi? Non lo so nemmeno io. E adesso che forse sto per morire ho un solo pensiero che mi rimba...