Capitolo 4 - Il ballo (parte 2)

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Si guardarono attoniti, senza sapere come comportarsi, poi Rachel ebbe un'idea

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Si guardarono attoniti, senza sapere come comportarsi, poi Rachel ebbe un'idea.

"Okay, manteniamo la calma." li tranquillizzò, prendendo in mano la situazione.

Così, quando arrivò il loro turno, si inventò che erano amici di una certa Jacqueline Foster, figlia del sindaco, e che anche se non comparivano nella lista avevano i biglietti. Il tizio li squadrò assorto, indeciso sul da farsi. Per un attimo temettero che facesse chiamare Jacqueline per verificare che fosse la verità, ma poi si limitò a controllare i biglietti e a lasciarli passare.

"Tuo fratello è davvero un genio." mormorò Claire a Juliet una volta varcata la soglia.

Superato un grande arco di pietra, davanti a loro si aprì uno spettacolo che li lasciò a bocca aperta. Le decorazioni dell'interno erano molto eleganti e rievocavano atmosfere d'altri tempi.

Il loro sguardo fu subito catturato dai due colossali lampadari in bronzo dorato riempiti da un gran numero di candele, che illuminavano soffusamente l'intero salone, sul quale si affacciava un balcone decorato con drappi di velluto. Ad accompagnare il tutto, l'orchestra posizionata su un palchetto in alto suonava una leggera sinfonia di sottofondo.

Su un lato della sala, c'era un lungo tavolo con un ricco buffet di cibi e bevande, mentre tavolini rotondi e divanetti in pelle già tutti occupati circondavano la pista da ballo.

In effetti, c'era molta più gente di quello che si aspettavano. Greenwood era una piccola città e il numero di personalità di spicco piuttosto limitato. Che ci fossero invitati provenienti anche dalle cittadine limitrofe? Una cosa era certa: alcuni avevano decisamente osato quanto ad abbigliamento.

"Cosa dicevi dei guanti?" mormorò Rachel all'orecchio di Claire.

A quel punto, si guardarono intorno per trovare un tavolo libero e, mentre passavano tra la folla, videro vestiti esagerati, ricchi di strass e tanto luccicanti da abbagliare. Alcuni invitati dovevano aver frainteso e pensato bene di anticipare Halloween, perché c'era una ragazza vestita da cigno e più in là ne videro una con un costume pieno di piume di pavone.

Dopo aver girato per un po' e preso in giro certi soggetti, trovarono un tavolo e si accomodarono.

"Che strazio quest'affare." Claire sollevò leggermente la maschera per far prendere aria al viso, rosso e accaldato.

"Almeno voi ragazze non dovete portare la cravatta." ribatté Cedric, infilandosi un dito nel colletto della camicia per allargarlo.

Concordando con lui, Mark si sfilò la giacca e la appoggiò sullo schienale della sedia. "Dai, andiamo a prendere qualcosa da bere." lo invitò poi, lasciando che lo seguisse al tavolo degli aperitivi.

Al sicuro dietro la sua maschera, Rachel si guardò intorno, cercando con gli occhi le cheerleader. Da quando erano entrati non era riuscita a individuarle e non sapeva se questo fosse un bene o un male. D'altra parte, era inutile illudersi che all'ultimo momento avessero deciso di non venire, anzi, c'era da aspettarsi che saltassero fuori da un momento all'altro. La sua paura era che potessero riconoscerle, quindi preferiva sapere dove fossero in modo da non correre rischi.

Bloody Castle - All'ombra della lunaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora